L’intesa è stata raggiunta. Da lunedi 6 maggio, e fino alla fine del 2013, 98 lavoratori di Abruzzo Engineering, in cassa integrazione in deroga, torneranno al lavoro: 50 tra loro al Comune dell’Aquila, altri 48 al Genio civile.
Non era affatto scontato, la riunione nella sala del Consiglio provinciale tra i lavoratori, la rappresentanza sindacale e il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, lasciava presagire accordi separati e nuovi rimpalli di responsabilità tra le amministrazioni.
Ed invece, alle 14:30 il presidente Del Corvo, accompagnato da Massimo Cialente, è tornato nell’aula del consiglio, simbolicamente occupata dai lavoratori, con la firma sulla convenzione stilata da Paolo Aielli, titolare dell’Ufficio speciale della ricostruzione, il 7 marzo scorso. Sono stati risolti, evidentemente, i problemi di congruità sollevati dagli uffici tecnici della Provincia, che avevano espresso parere negativo alla firma della convenzione. Il protocollo sottoscritto prevede una spesa massima di 3 milioni di euro.
"Il sindaco e Paolo Aielli – ha detto il presidente Del Corvo - hanno recepito le piccole modifiche che hanno reso possibile l'accordo. E' solo un primo passo, l'impegno proseguirà per assicurare la tutela dei lavoratori anche in futuro. Il vero problema del cratere è la paralisi del Genio civile. Speriamo che i lavoratori di Abruzzo Engineering possano aiutarci. E, a dicembre, l'auspicio è di non arrivare alla firma all'ultimo minuto".
"Ringrazio Paolo Aielli e Antonio Del Corvo. Ringrazio anche il sindacato", la parole del sindaco Cialente. "La verità è che abbiamo sottoscritto un atto che ci fa assumere una grossa responsabilità politica. La firma richiederà, per metterci al sicuro, anche un atto del governo. Noi abbiamo fatto una scelta necessaria: l'imperativo oggi è la ricostruzione della città. Siamo in una fase emergenziale drammatica, le pratiche hanno invaso il Genio civile che non riesce a smaltirle. Ora c'è bisogno di una grande responsabilità dei lavoratori, da cui dipende il destino della ricostruzione. E' chiaro che abbiamo la copertura del Cipe solo per un anno. Poi, dovremo ragionare sul futuro di Abruzzo Engineering, che potrebbe giocare un ruolo decisivo nel progetto di Smart City".
I lavoratori della società consortile, partecipata da Regione per il 60% e Provincia per il 10%, le restanti quote sono in capo alla Selex, possono insomma tirare un sospiro di sollievo. Anche perché il licenziamento era dietro l’angolo. Resta la sensazione che dietro la mancata firma di Antonio Del Corvo ci fosse una precisa volontà politica.
Non più tardi di una settimana fa, i presidenti delle province abruzzesi aveva chiesto un incontro con l’assessore Giuliante proprio in merito alla situazione di sofferenza degli uffici del Genio civile e avevano rimesso per protesta le deleghe. "Il Genio civile non era certo organizzato per far fronte alle migliaia di pratiche della ricostruzione. Il governo Monti non ha prestato attenzione ai problemi che più volte abbiamo sollevato. Anzi, nel 2012 le scelte dell’allora ministro Barca non hanno fatto altro che peggiorare le cose. Mentre politiche clientelari permettevano che si finanziassero 128 assunzioni per il Comune, con il comma 417 dell’articolo 1, i nostri uffici venivano sistematicamente svuotati. Ogni mese – ha ribadito – abbiamo sollecitato un incontro con Fabrizio Barca. Non abbiamo mai ricevuto risposte. Anzi, anche il Comune dell’Aquila non ha fatto propria questa battaglia. Finalmente ora, con i lavoratori di Abruzzo Engineering ad un passo dal licenziamento, ci si è seduti intorno ad un tavolo e, con alcune modifiche dell’intesa, abbiamo potuto firmare la convenzione”. Che prevede, come detto, che siano 48 i lavoratori destinati al Genio civile.
Una partita politica, insomma, quella giocata da Del Corvo. Che, giusto ricordarlo, presiede l’ente che ha il 10% delle azioni della società. A differenza del Comune che, in questo caso, ha giocato un ruolo importante per risolvere la situazione di impasse. Staremo a vedere cosa succederà a dicembre. Nel frattempo, per fortuna, molti dei lavoratori potranno tornare a svolgere le loro funzioni. E speriamo che questo significhi anche sbloccare gli uffici del Genio civile.
Qui potete leggere il testo dell’intesa.
Qui il racconto della giornata, dagli inviati di NewsTown che hanno seguito la convulsa giornata.