Sull'annosa questione degli aiuti di Stato, Giovanni Lolli, vice presidente della Regione Abruzzo, con delega alle politiche della ricostruzione e alle attività produttive, incontrerà questo pomeriggio alle ore 15, nell'Auditorium di Palazzo Silone all'Aquila, le imprese del cratere aquilano per affrontare la questione della restituzione delle somme percepite dalle imprese stesse quale contributo per la ripresa dell'attività produttiva post terremoto.
Scopo della riunione, alla quale sono state chiamate a parttecipare anche le associazioni di categoria, è quello di concordare una linea di condotta da tenere davanti al governo, che per conto della Commissione europea ha richiesto la documentazione contabile di aziende e privati con partita Iva relativa ai danni subiti e altre compensazioni ricevute.
Nel frattempo, sulla faccenda della zonizzazione degli aiuti di Stato - per quanto riguarda soprattutto la zona della Marsica - Nuovo Centro Destra (Ncd) della provincia dell'Aquila attacca la giunta regionale: "Accusato il colpo. Tutti consapevoli e coscienti che è impossibile portare fondi pubblici da spendere nella Marsica e quei pochi sottostanno alla restrittiva regola de minimis". Questo il commento dei rappresentanti del Nuovo Centrodestra in Provincia dell'Aquila Felicia Mazzocchi, Filippo Santilli, Pasqualino Di Cristofano e Claudio Tonelli.
"Si comprende facilmente - si legge nella nota del partito - che le grandi imprese non possono programmare investimenti a tutela del proprio mercato e dei livelli occupazionali; l'atteggiamento alla 'volemose bene' non puo' trovarci d'accordo. Si convoca un incontro per discutere di un tema e poi si distoglie la platea per non dare risposte. Pure ora il laborioso popolo marso deve dimostrare le proprie virtù della pazienza e della sopportazione? Lavorare per la crescita dell'intera regione ed arrancare in silenzio? I maestri del decisionismo e del dribbling in regione penalizzano il figlio piu' forte per rafforzare quello piu' debole e con quale risultato? Illogico autolesionismo cieco e disfattista".
"Come pure detto dal presidente della Provincia Antonio Del Corvo - continuano gli esponenti del NCD - non si può licenziare argomentazioni così rilevanti senza almeno trovare una proposta che entri nel merito della ripartizione territoriale. Con quale logica gli insediamenti produttivi fanno l'equazione con il numero degli abitanti? Che criterio è questa zonizzazione? Si è tentata la strada di parlarne con l'Europa? Quanta velocità col colpo di spugna. Almeno spendersi per riportare in alto il concetto di utilità, quella vera, quella che il popolo si aspetta, mentre si consuma un declino irrefrenabile".