Venerdì, 19 Settembre 2014 10:28

Bper, direzione territoriale 'Adriatica' a Lanciano. Fondazione Carispaq: "Scelta non condivisibile"

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“Le imminenti incorporazioni di alcune banche del gruppo completano un importante processo di trasformazione attraverso il quale abbiamo voluto focalizzare maggiormente la nostra attività in linea con le evoluzioni dei mercati e con le aspettative degli stakeholders”.

Parole di Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper, che ha ufficializzato ieri una notizia che era nell'aria già da un po': il Consiglio d'amministrazione della Banca popolare dell’Emilia Romagna ha deciso che la direzione territoriale Adriatica, che comprenderà quelle che un tempo erano la Cassa di Risparmio della provincia dell’Aquila (Carispaq) e la Banca popolare di Lanciano e Sulmona (Bls), avrà sede a Lanciano e non all’Aquila.

La nuova struttura distributiva di Bper si configurerà in 9 direzioni territoriali lungo la Penisola, in un piano di riconfigurazione organizzativa che si sta attuando contestualmente alle operazioni di fusione per incorporazione di Banca della Campania, Banca Popolare del Mezzogiorno e Banca Popolare di Ravenna, in programma entro il mese di novembre.

E la direzione territoriale Adriatica sarà appunto a Lanciano. Una scelta che non mancherà di scatenare polemiche, se è vero che già le razionalizzazioni delle risorse umane avevano creato non pochi malumori. "Abbiamo scelto la zona nella quale si realizza la maggior parte dei volumi, com'era logico", ha inteso spiegare il direttore generale del gruppo, Fabrizio Togni. "Non c'è nessuna volontà di trascurare L'Aquila", ha rassicurato. "Il Capoluogo rimarrà sede di un'area territoriale e resteranno tutte le strutture commerciali esistenti, oltre a un Comitato territoriale formato da personalità locali, a cui spetterà tra l'altro di decidere le erogazioni di liberalità per l'intera area Adriatica".

La rete si comporrà di 793 filiali, con "il duplice obiettivo - ha sottolineato Vandelli - di consolidare il radicamento nei territori serviti e di ottimizzare i servizi alla clientela, perseguendo i migliori risultati di efficienza gestionale attraverso un ulteriore processo di semplificazione".

Nell'area Adriatica, le sedi territoriali saranno come detto a L'Aquila, Pescara, Campobasso e Lanciano. Non più ad Avezzano.

"Questa profonda trasformazione - prosegue Vandelli - si inquadra nelle attività già avviate per sviluppare il Piano industriale 2015-2017 e ha l’obiettivo di ottenere la massima efficienza e qualità dei servizi offerti, coniugandola ai valori espressi dalla relazione di prossimità, che consideriamo una caratteristica fondante di Bper".

"Mi sembra che la riconfigurazione approvata sia la risposta giusta per soddisfare entrambe queste esigenze", ha concluso.

 

La fondazione Carispaq: "Scelta non condivisibile"

La Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, in relazione alle iniziative intraprese dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper), volte a migliorare l’efficienza e la produttività del proprio gruppo, ritiene non condivisibile la scelta adottata circa il nuovo assetto organizzativo della propria rete distributiva, che colloca a Lanciano la sede della Direzione Territoriale Adriatica.

Tale decisione si pone in assoluto contrasto con la linea di mantenimento e di rafforzamento della banca nella città dell’Aquila, capoluogo di regione nonché sede dei più importanti enti di governo, di istituzioni finanziarie e poli produttivi di rilievo. Ciò rischia di compromettere il ruolo della stessa banca quale attore per la ripresa economica e nel processo di ricostruzione post-sisma.

La Fondazione ritiene necessario che vengano individuate soluzioni equilibrate nell’interesse comune che valorizzino e potenzino la presenza di Bper nella provincia dell’Aquila, attraverso opportune strategie di sviluppo a sostegno dell’economia locale; la Fondazione richiede, altresì, che Bper operi affinché siano tutelati i livelli occupazionali anche attraverso la localizzazione a L’Aquila di servizi di gruppo.

Le scelte annunciate rischiano di vanificare di fatto le ragioni alla base della partecipazione della Fondazione in Bper laddove le istanze provenienti dal territorio vengano completamente disattese.

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 19 Settembre 2014 13:39

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