Lunedì, 27 Maggio 2013 13:29

Bollette Tarsu: pagheranno tutti al 40%. Pronti i rimborsi

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24 gennaio 2013. L’Assessore al bilancio, Lelio De Santis, prometteva che per le bollette Tarsu del 2009 e del 2010 gli aquilani avrebbero dovuto sborsare solo il 40%. "Il direttore generale del dipartimento Federalismo Fiscale, Paolo Puglisi" spiegò quel giorno l’assessore, "ci ha confermato questa linea. Adesso sarà necessario predisporre tutta una serie di atti per fare in modo che gli aquilani possano pagare solo quanto dovuto. Al momento invito tutti a non pagare e non tenere in considerazione quelle bollette".

Un invito che aveva fatto molto discutere, visto che era stato lo stesso Comune ad aver inviato a quasi 17mila cittadini le cartelle senza sconto. Dalla riunione con Puglisi era venuto fuori un fatto oggettivo: la riduzione del 60% riguardava le bollette della nettezza urbana relative al 2009-2010, a prescindere dalla data in cui erano state messe a ruolo le cartelle. E senza fare distinzioni tra chi aveva presentato le certificazioni previste dalla normativa e chi no. Il dipartimento per il Federalismo Fiscale, in sostanza, aveva riconosciuto che il Ministero aveva male interpretato il quesito posto dagli uffici del Comune.

Un’interpretazione sbagliata che ha messo fuori strada anche il dirigente del settore del Comune che ha poi disposto l’invio della cartelle senza le necessarie decurtazioni. Si era inteso, in parole povere, che soltanto chi era iscritto al ruolo aveva diritto all'abbattimento del 60%, mentre bisognava tener conto dell'anno di competenza dell'imposta e non dell'anno di emissione del ruolo.
"Certo", si era lasciato sfuggire De Santis, "gli uffici hanno avuto un po' di fretta nell'inviare quelle cartelle pazze".

Insomma, "il caso Tarsu" è stato il frutto di interpretazioni frettolose che hanno messo il Comune nella scomoda condizione di dover correre ai ripari. E in conferenza stampa, stamane, l’assessore ha confermato che la soluzione si è trovata. "Siamo stati di parola, i cittadini hanno fatto bene a non pagare e ad aspettare perché dalla prossima settimana recapiteremo le nuove bollette sui rifiuti, corrette. Ora è tutto a posto - ha comunicato l'assessore - poiché gli uffici tributari, grazie al lavoro del Sed, hanno rimodulato tutte le cartelle al 40 per cento. Si è trattato di un lavoro che ha richiesto due mesi di tempo perché le pratiche erano migliaia, fondamentale però per ristabilire l’equità. A prescindere dai ruoli al momento di quando è stata emessa la bolletta. Nei prossimi giorni inizieremo ad inviare le cartelle a scaglioni, un migliaio ogni due o tre giorni. Il pagamento si potrà rateizzare in 72 mensilità, di importo non inferiore ai 12 euro”.

E per i cittadini, un migliaio, che hanno già pagato? “Provvederemo a rimborsarli”, promette l’assessore. “E’ una assunzione di responsabilità politica. In un qualche modo, c’è stata una corresponsabilità degli uffici del Comune, che ha tratto in inganno i cittadini. Entro la prossima settimana, assumeremo una delibera di Giunta. Costerà al comune 1 milione e 755mila euro, che copriremo con l’avanzo di amministrazione già accantonato di 2 milioni. Avevamo già calcolato anche i rimborsi, una spesa che si aggira intorno ai 400mila euro”.

Insomma, la questione delle bollette pazze della Tarsu sembra risolta. Anche se l’interpretazione errata delle norme è costata al Comune quasi 20mila euro. Le famiglie aquilane, però, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Ultima modifica il Lunedì, 27 Maggio 2013 13:43

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