Si terrà sabato prossimo a L'Aquila a partire dalle 9:30 dalla Fontana luminosa, la manifestazione regionale dei tre sindacati confederali in vista di quella nazionale del 22 giungo a Roma. Al centro tre parole: "lavoro, sociale e ricostruzione" anche per far capire che la ricostruzione pesante dell'Aquila "ha bisogno di risorse che oggi non ci sono" ma potrebbe essere "a livello edile un modello di sviluppo che riguarda tutta la regione" in un contesto generale in cui "il drammatico aumento della disoccupazione, la riduzione dell'apparato produttivo, l'assenza di politiche industriali e per lo sviluppo, la costante riduzione delle tutele assicurate dal sistema di walfare - scrivono i sindacati - hanno aggravato la crisi ed impediscono al Paese di ripartire. E' ormai evidente che con le sole politiche di rigore il Paese non può risolvere i suoi problemi. Bisogna dunque cambiare le politiche economiche e sociali e promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale".
"In questo momento il paese ha l'urgenza di rimettere al centro il lavoro, questo è il dramma del Paese e della Regione - afferma Umberto Trasatti segretario provinciale della Cgil - Abbiamo scelto L'Aquila perché il territorio ha un triste primato sul lavoro con 14mila persone assistite tra cassa integrazione e persone che percepiscono un'indennità di disoccupazione. Dobbiamo dare la sveglia al Governo centrale, alla Regione Abruzzo e all'amministrazione che abbiamo pure invitato alla manifestazione, se vogliamo dare un a prospettiva alle nuove generazioni".
E sulla mobilitazione per la ricostruzione lanciata dai "giovani" venerdì scorso in Comune? "la Cgil c'è - risponde Trasatti - perché il sindacato è pronto ad aderire a qualsiasi iniziativa che ponga al centro le questioni di ripresa socio-economiche del territorio. Intanto abbiamo invitato loro a partecipare a questa manifestazione del primo Giugno".
Intanto, per quanto riguarda i 100milioni per il sostegno alle imprese che fanno parte dei famosi 2miliardi del Cipe sbloccati dall'ex Ministro Barca, Trasatti indica che "verranno utilizzati maggiormente nel settore farmaceutico, avionico, spaziale e delle telecomunicazioni a condizione di creare un'occupazione stabile e di qualità. 13milinoni poi, andranno a piccole e medie imprese legate al progetto Samrt City, 9milioni andranno per lo sviluppo turistico e 5milioni per un progetto legato all'università. Questi 100milioni legati a progetti innovativi e alla ricerca, ne diventeranno di più - assicura il segretario provinciale - perché ad ogni azienda verranno dati dei soldi per realizzare dei progetti per cui dovranno investire anche altri soldi di tasca loro. Il tutto con l'obiettivo principale di ottenere un'occupazione stabile".
Per Michele Lombardo della Uil la ricostruzione in provincia dell'Aquila dovrà essere un fattore trainante per tutta la regione in cui anche l'Università "anziché essere un fortino dovrà adattarsi e avere un ruolo nel mondo del lavoro" Per Lombardo al centro del mondo del lavoro provinciale "è importante far si che nella Valle Peligna i progetti finanziati dalla Regione con 16miloni e 800mila euro e la parte legata all'auto motive per la Magneti Marelli devono essere immediatamente resi cantierabili. In più le crisi che abbiamo nella vertenze delle grandi imprese a partire dalla Micron - conclude Lombardo - devono essere risolte sul tavolo nazionale del piano economico per trovare la giusta risposta".
Per Paolo Sangermano della Cisl "ormai non c'è una sola zona di tutto l'Abruzzo che non sia in crisi. L'Abruzzo anzi ha anticipato la crisi che ha pervaso poi tutto il Paese perché già perdeva punti di Pil dal 2000, quindi non c'è più crescita da 13 anni. Oggi c'è una fase di recessione che rischia di essere depressione nelle aree interne - conclude Sangermano - quindi non è un caso se abbiamo indetto una manifestazione a L'Aquila perché deve esser chiaro che da qui si parte se si vuole dare una prospettiva occupazionale ed economica all'intera Regione Abruzzo".