Venerdì, 13 Febbraio 2015 06:41

Comune dell'Aquila, i conti non tornano: in arrivo aumenti Tasi, Tari e Imu

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Sarà un bilancio "lacrime e sangue".

L'avevamo scritto qualche giorno fa. Ed in effetti, si profila l'aumento di Tasi, Tari e Imu, dei buoni per le mense scolastiche, degli asili, dei biglietti degli autobus e di altri servizi.

L'assessore Lelio De Santis è al lavoro per preparare la bozza del bilancio che, settimana prossima, verrà portata all'attenzione del Consiglio comunale. Un lavoro complicatissimo.

Visti i tagli decisi dal governo Renzi, infatti, vanno recuperati circa 15milioni di euro. L'esecutivo ha deciso di decurtare di 7.5milioni di euro il fondo straordinario garantito al Comune dell'Aquila, fino ad oggi, per i maggiori oneri e le minori entrate legate al post terremoto: si è passati da 24.5milioni a 17milioni. Anche il fondo di solidarietà è stato tagliato di 3.5milioni. Già l'anno passato, il Fondo era stato decurtato di circa 3milioni per un errato computo dei trasferimenti statali, che aveva incluso anche quelli per la ricostruzione.

Un problema che non è stato ancora risolto.

Non solo. Potrebbe aprirsi un altro buco se non verrà risolta la questione del pagamento Tasi al 50% sulle abitazioni rese inagibili dal sisma. Il governo ha stanziato 500mila euro per coprire le minori entrate. Dunque, il Comune dell'Aquila dovrà trovare almeno 2milioni. Infine, l'amministrazione dovrà trovare altri 2milioni di euro tra le pieghe del bilancio, per coprire i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi del progetto Case, fino ad ora assicurati dal Governo.

Insomma, l'esecutivo sta procedendo alla normalizzazione della situazione: purtroppo, però, il Comune dell'Aquila continua ad avere minori entrate riferibili al post sisma e spese ingenti, per le new town così come per lo smaltimento dei rifiuti.

Come riportare in equilibrio il bilancio? Per quanto possibile, l'amministrazione taglierà le spese. Si interverrà sulle spese di rappresentanza e persino sulle spese primarie: luce, acqua, riscaldamento, forniture. Così, si potrà risparmiare un milione di euro. Almeno, è l'auspicio dell'assessore al bilancio. 

De Santis sta valutando anche la possibilità di tassare le rendite fondiarie, di valorizzare il patrimonio immobiliare con l'alienazione dei beni che non producono valore, come le circa 300 abitazioni nella disponibilità del Comune a seguito delle pratiche di sostituzione edilizia che potrebbero essere immesse a patrimonio per poi essere vendute.

Evidentemente, non basterà ad evitare l'aumento delle tasse a carico dei cittadini. Che si prefigura come una vera e propria stangata.
Verranno ritoccate al rialzo le tariffe di Tari, passerà dal 2 al 2.5 per mille con un maggiore incasso pari a quasi 3milioni di euro, Tasi, aumenterà del 15% per ulteriori 2milioni di introiti, e Imu, sui terreni e le aree bianche. Aumenterà inoltre il prezzo dei buoni per le mense scolastiche, degli asili, dei biglietti degli autobus e di altri servizi importanti per i cittadini. Come non bastasse, i proprietari di prima abitazione inagibile, assegnatari di alloggio del progetto Case e Map, oltre a pagare le utenze e le spese condominiali, saranno chiamati a contribuire anche alle spese di manutenzione degli appartamenti: la cifra dovrebbe aggirarsi sui 50 centesimi a metro quadro. 

Una mazzata. E non sembrano esserci alternative: il buco in bilancio fa tremare i polsi, e non c'è tempo da perdere. Il sindaco Cialente non ha intenzione di amministrare in dodicesimi, come accaduto l'anno passato. Dunque, la volontà dell'amministrazione è di arrivare all'approvazione del bilancio entro il 31 marzo, anche se a livello nazionale potrebbe esserci una proroga al 30 giugno. L'Aquila infatti, a differenza degli altri comuni italiani, ha bisogno di una spendibilità immediata per far fronte alle esigenze della ricostruzione.

I sindacati, però, sono già sul piede di guerra. Il segretario provinciale della Cgil, Umberto Trasatti, ha chiesto un confronto immediato per stabilire, almeno, delle fasce di esenzione. "Siamo molto preoccupati per le conseguenze che questi provvedimenti avranno sulle fasce più deboli che rappresentiamo", ha spiegato Trasatti, in una intervista a 'Il Messaggero'. "Abbiamo criticato aspramente i tagli ai trasferimenti da parte del Governo perché alla fine della fiera sono sempre i più deboli a pagare con la riduzione dei servizi e l'aumento delle aliquote". La Cgil annuncia dunque battaglia a livello locale e nazionale per "scongiurare l'ipotesi che il salasso possa colpire le migliaia di cassaintegrati della provincia, i pensionati, i disoccupati e in generale tutte le fasce più deboli".

Anche l'opposizione di centrodestra in Consiglio comunale ha già fatto sentire la propria voce: "Non consentiremo che l'incapacità amministrativa della sinistra venga pagata dai cittadini aquilani", ha incalzato il capogruppo di Forza Italia, Guido Quintino Liris. "Le dichiarazioni inerenti le difficoltà finanziarie del Comune dell'Aquila - ha sottolineato - i '15 milioni di euro da recuperare', 'i mancati trasferimenti di fondi da Roma', 'gli errori del Ministero sul patto di Stabilità' suonano come minacce se non, addirittura, come sinistri presagi".

"La Sinistra aveva annunciato più di 6 miliardi per la ricostruzione: oggi aspettiamo ancora la copertura del decimo elenco, promesse su promesse, delusioni su delusioni. I cittadini aquilani, le imprese aquilane attendono lo sblocco dei SAL (stato avanzamento lavori), le dichiarazioni di 'Inizio lavori', il rilascio del Durc (documento unico di regolarità contributiva delle aziende impegnate): tanti nostri concittadini sono ostaggio delle banche per responsabilità non proprie. Questo è inaccettabile".

Ultima modifica il Sabato, 14 Febbraio 2015 08:45

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