Il 2012 è stato un anno fortemente negativo per l’economia abruzzese. Non contiene buone notizie il rapporto annuale della Banca d’Italia presentato questa mattina all’Aquila in un convegno al quale ha partecipato anche il vice direttore generale di palazzo Koch, Fabio Panetta.
La fotografia scattata dalla banca centrale ha certificato, una volta di più, una situazione di grande sofferenza. Un quadro critico che era già emerso, del resto, nei mesi scorsi, come testimoniano i ripetuti segnali d’allarme lanciati da sindacati e associazioni di categoria.
Dall’analisi emerge una produzione dell’industria manifatturiera in calo di oltre il 5%, flessione che ha riguardato in maniera marcata anche i settori di maggiore specializzazione – come ad esempio quello dei mezzi di trasporto e il metalmeccanico.
Male anche l’edilizia, il terziario e l’export. Qualche segnale incoraggiante, comunque di modesta entità, arriva solo dall’agro alimentare (+ 1%).
La caduta della domanda per consumi e la conseguente frenata degli investimenti, principali fattori della crisi, hanno determinato una spirale negativa che ha tolto spazio vitale anche a quelle forze di mercato abituate alla creazione di maggior valore. Le risorse destinate dalle imprese abruzzesi alle attività di ricerca e sviluppo – è scritto nel rapporto – sono state di entità contenute, pari allo 0,4% del Pil regionale, a fronte dello 0,7% registrato a livello nazionale. Parimenti, la propensione al deposito di brevetti, marchi e design industriali si è collocata bel al di sotto della media del Paese.
Dati poco incoraggianti arrivano anche dal credito: i prestiti bancari e i finanziamenti alle imprese si sono ridotti pressoché in tutti i settori di attività.
Nel suo intervento conclusivo, il vice direttore generale di Bankitalia Fabio Panetta ha detto: “Con la mia presenza qui oggi voglio testimoniare l’impegno che la banca d’italia ha dedicato all’aquila sin dall’indomani del sisma del 2009. Continuano a seguire l’evoluzione della attività relative alla ricostruzione: auspichiamo che esse possano registrare una decisa accelerazione”.