Martedì, 12 Maggio 2015 12:59

Accord Phoenix, via libera di Invitalia: entro fine anno, in funzione la prima linea

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Il sindaco Massimo Cialente si presenta con un gufo di plastica, "un animale eccezionale - sorride - che porta molta fortuna".

Si apre così la conferenza stampa convocata dal primo cittadino e dal vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, per annunciare che il Consiglio d'amministrazione di Invitalia ha finalmente approvato il progetto Accord Phoenix.

Come anticipato già nel tardo pomeriggio di ieri da NewsTown, è arrivato l'atteso via libera all'insediamento dell'azienda anglo-indiana che, nei locali dell'ex polo elettronico, si occuperà di riciclo di rifiuti elettronici, RAE. A giugno, inizieranno i lavori per adeguare gli spazi individuati alla produzione. I tempi sono strettissimi: Invitalia - tra le condizioni poste - vuole che l'investimento venga prodotto entro 6 mesi.

Si partirà con una prima linea di produzione di 54 lavoratori, su due turni, per 12 ore giornaliere; dopo sei mesi verrà avviata la seconda linea con l'assunzione di altre 36 maestranze e, in 18 mesi, la terza linea, a pieno regime con 115 dipendenti. Verranno assunte, inoltre, 13 unità amministrative.

Si tratta di un investimento di oltre 38milioni e 600mila euro, con un contributo garantito da Invitalia pari a 10milioni e 758mila euro, a coprire il 30% dei costi ammissibili. "E' il terzo contratto di sviluppo che firmiamo con la prima tranche da 100milioni garantiti dal 5% dei fondi per la ricostruzione", ha sottolineato Cialente. "I primi due contratti intervengono nel settore, strategico, del chimico farmaceutico, a finanziare progetti di ricerca di Sanofi e Dompé che, in futuro, avranno importanti ricadute occupazionali. Con Accord Phoenix, invece, siamo riusciti ad attrarre, qui a L'Aquila, in un momento di forte crisi occupazionale, l'investimento di una azienda estera. Non succede altrove, in Italia".

E non è un affatto casuale, rivendica il primo cittadino, con accanto gli assessori della sua Giunta: "E' una precisa strategia che abbiamo messo in campo dall'inizio della legislatura", ribadisce. "Fin dall'acquisto della sede ex Italtel, primo tassello di un disegno politico condiviso, avevamo in mente una progettualità di crescita e sviluppo che si sostanzia con questo primo importante investimento che, siamo sicuri, sarà da apripista per un fiorente indotto. D'altra parte, avevamo promesso 2500 nuovi posti di lavoro entro la fine della legislatura, nel 2017: continueremo a lavorare in questo senso".

Così, Cialente mostra di nuovo il gufo, "per condividere una riflessione politica", spiega. E sfoglia una ventina di articoli di stampa che, in questi mesi, hanno raccontato il travagliato iter burocratico del progetto Accord Phoenix. "In città, è successo di tutto. Il gruppo civico di Appello per L'Aquila ha svolto una indagine accurata sulla compagine societaria, sui soci, descritti come avventurieri. Ho sentito un sindacalista parlare di discarica al coperto. Rappresentanti del centrodestra cittadino, e non temo smentite, sono persino andati a Roma, per bloccare il progetto. Come detto, però, i gufi portano bene, ne ho avuto contezza ieri mattina: mentre De Matteis, in conferenza stampa, sparava di nuovo a zero sull'amministrazione, è arrivata la telefonata che annunciava il via libera all'investimento".

Tra l'altro, Accord Phoenix sarà main sponsor dell'Aquila Rugby Club, per la prossima stagione sportiva. 

Soddisfatto il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli. "Quando ho iniziato a fare politica - racconta - le prime attività svolte erano di volantinaggio e organizzazione eventi intorno alla grande fabbrica dell'Italtel. Se nella vita ho fatto il parlamentare e il sottosegretario, lo devo a quei lavoratori, persone cui tutta la comunità deve tantissimo. Prima dell'arrivo di Italtel, L'Aquila era un paesotto, non una città. Sappiamo tutti come è andata a finire: era per noi un dovere morale, però, fare tutto il possibile per prenderci cura dei lavoratori rimasti. E saranno loro, per primi coloro che sono rimasti senza coperture, a rientrare subito al lavoro. Ho già ricevuto parecchie telefonate, con richieste di posti di lavoro in Accord Phoenix: lasciate perdere, i posti spettano ai lavoratori dell'ex polo elettronico". 

Lolli si lascia dunque andare ad un lungo sfogo: "Contro il progetto, si è mosso un complesso di azioni ostative mai visto: telefonate ad Invitalia, lettere, interrogazioni, conferenze stampa. Vi chiedo: i contestatori, hanno mai portato una sola soluzione alternativa per salvare i posti di lavoro? Mai". Il vice presidente della Giunta regionale dipinge, quindi, il quadro attuale della situazione, a L'Aquila: "Abbiamo 270 lavoratori Edimo che rischiano il posto, senza considerare l'indotto di fornitori e subappaltatori. Ci sono in ballo altre 160 persone che lavoravano all'ex Otefal, in Technolabs sono impiegati in 35 su 140, altri 90 posti sono a rischio alla Sacci, anche qui con possibili ripercussioni sull'indotto. Insomma, parliamo di più di 1500 posti di lavoro, come se stesse chiudendo la Micron - oggi LFoundry - ad Avezzano. La differenza è che lì, in Marsica, è sceso in strada persino il Vescovo per evitare i licenziamenti: a L'Aquila, invece, a parte i sindacalisti, non frega niente a nessuno dei posti di lavoro che stanno andando in fumo. Resto sconcertato: in questa città, assisto a polemiche infinite per l'eventuale spostamento di un ufficio dell'agricoltura e nessuno dice una parola, invece, sulla crisi occupazionale".

Quindi, Giovanni Lolli torna sui fondi del 5% destinati alle attività produttive: "Per il nostro territorio, abbiamo 300milioni di euro. Vi dico soltanto che i fondi Fesr a disposizione dell'Abruzzo, per i prossimi sette anni, ammontanto a circa 135milioni. Abbiamo in mente un grande progetto di sviluppo che, lo anticipo per gli aquilani benpensanti, dovrà necessariamente coinvolgere la Marsica, in un sistema integrato con Roma che dovrà puntare sulla ricerca, lo spazio, l'agroalimentare e il chimico farmaceutico. E' su questi temi che vale la pena discutere e invito tutte le forze politiche e sociali a confrontarsi, dedicando più attenzione alle questioni che riguardano il lavoro".

Ultima modifica il Mercoledì, 13 Maggio 2015 12:55

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