Martedì, 09 Giugno 2015 18:28

Accord Phoenix, disco verde da Invitalia. Lolli: "Ora subito le assunzioni"

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Fumata bianca per Accord Phoenix: da Invitalia è arrivato il via libera definitivo all'operazione.

A darne notizia, in un'intervista rilasciata al sito del quotidiano Il Messaggero, è l'assessore regionale alle Attività produttive e vice presidente della Giunta Giovanni Lolli, al termine di un tavolo istituzionale convocato dalla prefettura.

L'esito positivo della trattativa era stato anticipato già qualche settimana fa, in una conferenza stampa convocata da Cialente (nella foto mentre mostra un gufo portafortuna).

Oggi, spiega Lolli, l'iter si è "formalmente completato: Invitalia ha autorizzato il contributo".

Accord Phoenix riceverà dunque un finanziamento pubblico di 10,7 milioni di euro (provenienti dal plafond stanziato dalla delibera Cipe 135 per la ripresa delle attività produttive, la famosa quota 5%) e ne sborserà di tasca propria - almeno questo prevede l'accordo - 20.

Nel nuovo impianto, che sorgerà nell'ex area Italtel e si occuperà del recupero e del trattamento dei RAEE, i rifiuti elettronici, saranno ricollocati anzitutto i 128 lavoratori ex Finmek rimasti ormai senza più ammortizzatori sociali. Ma l'obiettivo annunciato più volte dal management della società è quello di far crescere nel tempo, raddippiandolo, questo organico.

"Dal punto di vista occupazionale" afferma Lolli nell'intervista al Messaggero "è l'investimento più importante fatto in Abruzzo negli ultimi 12 mesi ma direi anche negli ultimi anni".

"Trovo incomprensibile" dice Lolli "l'opposzione sistematica e insistita che una parte della politica di questa città ha fatto nei confronti di questa inizaitiva. Certo, c'è voluto molto tempo, un'attesa pesante per i lavoratori. Ma d'altra parte erano in ballo 10 milioni di denaro pubblico e ha fatto benissimo Invitalia a essere così scrupolosa nella valutazione dei requisiti dell'azienda, dal punto di vista finanziario, imprenditoriale e industriale".

"Adesso" spiega Lolli "il progetto può partire. Si tratta anzitutto di entrare in possesso dell'edificio, di proprietà per metà della Finmek, che ha già dato la disponibilità tramite il commissario Vidal, e per l'altra metà del Comune, che lo ha dato in gestione a un privato con il quale bisognerà costruire l'accordo. Bisognerà correre, perché i lavoratori hanno esaurito anche la mobilità e anche perché il contratto di Invitalia prevede il primo Sal entro 6 mesi dalla firma. Quindi se l'azienda non partirà subito e non dimostrerà di aver iniziato i lavori e una parte della produzione entro sei mesi rischierà di perdere il finanziamento".

 

Ultima modifica il Martedì, 09 Giugno 2015 19:39

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