Via alla vendita di un fabbricato dell'ex polo elettronico dell'Aquila, che sarà destinato probabilmente ad ospitare le attività produttive di Accord Phoenix. E' stato pubblicato sul sito web del Comune del capoluogo abruzzese l'avviso esplorativo per la manifestazione di interesse per il capannone all'interno dell'area, la cui gestione ventennale è detenuta da Neon srl (gruppo Palmerini), in associazione di impresa con Csa Team Srl.
Si tratta di una notizia che sindacati e lavoratori dell'ex polo elettronico (rimasti senza ammortizzatori sociali) aspettavano da tempo: Invitalia, infatti, aveva messo la proprietà dei locali tra le condizioni vincolanti al finanziamento pubblico di 10,7 milioni di euro ad Accord Phoenix. L'oggetto di vendita è costituito da un capannone industriale e da un avancorpo contenente i servizi e gli spogliatoi per il personale: in tutto 9.300 metri quadri, che saranno venduti con un importo a base di gara di 1.737.450 euro.
Tra i requisiti per l'acquisto degli immobili, ovviamente, l'interesse a insediare nuove attività produttive e la disponibilità a "progetti industriali solidi, cantierabili e sostenuti da idonee garanzie e referenze finanziarie e con prospettive di mercato a lunga scadenza", che assicurino livelli occupazionali minimi di 90 unità entro 12 mesi dall'avviamento delle attività produttive (e comunque entro 3 anni dalla stipula del contratto di compravendita), e di 150 unità a regime e a termine di tutto il processo di avviamento (e comunque entro 10 anni dalla stipula del contratto di compravendita). L'avviso, pubblicato oggi, scadrà il prossimo 30 ottobre.
Per tutto questo si rende necessaria la vendita da parte del Comune, che sottolinea nell'avviso stesso la presenza di un'offerta di acquisto da parte di Accord Phoenix. La vicenda ha rappresentato negli ultimi mesi una controversa spesso burrascosa tra l'Ente e il gruppo Palmerini, che trarrebbe uno svantaggio dall'alienazione del capannone e che per questo ha voluto avere rassicurazioni sulla gestione dell'area.
Agli attuali detentori della gestione, secondo l'avviso esplorativo, dovrà essere corrisposto - da parte dell'aggiudicatario degli immobili - 800mila euro di indennizzo quale "ristoro forfettario della perdita economica" dovuta all'alienazione del capannone. Chi acquisterà l'area, poi, dovrà anche corrispondere 38,70 euro al mq l'anno per utilizzare i servizi di housing offerti dall'attuale gestione (guardiania, sicurezza, pulizia, illuminazione, etc.).
Insomma, con l'accordo tra il Comune e gli attuali gestori dell'area, un altro piccolo passo in avanti è stato fatto per il travagliato percorso di insediamento di Accord Phoenix all'Aquila.