"Il Decreto del 15 ottobre 2015 del Ministero dell'Economia (4% degli stanziamenti per ricostruzione da destinare allo Sviluppo) esclude le imprese aquilane dalla possibilità di accedere ai fondi per lo sviluppo destinati al Turismo: è questa la scelta che la Sinistra sta facendo sulla città dell'Aquila? Si parla sempre di vocazione turistica e poi si sceglie di escludere scientificamente il territorio aquilano dalla possibilità di accedere agli incentivi?".
La denuncia è del capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Guido Quintino Liris, che si dice allibito: "chiedo un immediato ravvedimento da parte di Lolli e Cialente, colpevoli, nell'incontro del 7 ottobre 2015 a Roma di avere accettato l'esclusione della nostra città dalle forme di agevolazione del 4% finalizzate al Turismo. Già nella fase delle Linee Attuative che dovranno seguire il Decreto potranno essere apportate le giuste 'correzioni'; in alternativa siamo di fronte ad un chiara volontà di penalizzare la nostra città".
Nel decreto (n.0023373 del 15/10/2015), spiega Liris, al capo II – Investimenti finalizzati a potenziare l'offerta turistica integrata -, l'articolo 9 comma 2 recita "con successivo provvedimento del direttore generale ... è stabilita la data a decorrere dalla quale è possibile presentare le domande di agevolazione... per le iniziative che si localizzano nel territorio del cratere sismico aquilano ad esclusione del Comune dell'Aquila".
"E' davvero paradossale che i fondi del 4% degli stanziamenti annuali di bilancio (ex 5% Cipe 2013), maturati in gran parte nel territorio comunale dell'Aquila, vedano il Capoluogo di Regione escluso", sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia. Che si chiede, inoltre: "Perchè i bandi devono essere gestiti da Invitalia? Non abbiamo in loco uffici e persone capaci, per esempio in Regione? Perché il Ministero dell'Economia stanzia somme per lo sviluppo del Cratere solo se è Invitalia a 'guidare il gioco'? Ricordo, ad adiuvandum, come il rapporto tra il territorio aquilano e Invitalia non sia mai stato né sereno né tantomeno 'fortunato' (vedi vicenda Aquila Sviluppo-Centro Turistico Gran Sasso). Il Decreto - conclude Liris - ha grossi presupposti di illegittimità non solo per l'esclusione della città dell'Aquila dai beneficiari (riguardando il Cratere sismico), ma anche perché esclude le imprese in regime di contabilità semplificata (art. 5 lettera c). Aspetto con fiducia un ravvedimento operoso".