Torniamo su di un argomento che ci sta molto a cuore. Abbiamo raccontato l’incredibile vicenda di palazzo Del Tosto, costruito nei primi anni ’80 con procedura di “urbanistica contrattata”. In sostanza, il Comune concede ad un imprenditore di edificare su di un’area che, al momento dell’accordo, risulta agricola o comunque non edificabile in cambio della costruzione di opere pubbliche di interesse collettivo. Finché l’accordo non è pienamente rispettato, l’edificio non può ottenere l’agibilità. Nel caso del palazzo di Via Vicentini, oggetto di convenzione era anche il parcheggio che, oggi, è affittato proprio al Comune.
Che ne sarebbe proprietario. Un vero e proprio paradosso.
A L’Aquila, l’amministrazione non impone ai costruttori il rispetto degli accordi, non riscuote le fideiussioni accese a garanzia e affitta uffici negli edifici oggetto delle convenzioni mancate. Succede a palazzo Del Tosto, succede a palazzo Palmerini: per accordi intercorsi, il costruttore avrebbe dovuto realizzare per il Comune un parcheggio, una palestra e 120 mq di area direzionale. Non solo non ha rispettato la convenzione, ma dopo il terremoto ha affittato i 120 mq in oggetto proprio al Comune.
In questa città, i rapporti tra costruttori e politici sono quantomeno sospetti. Abbiamo già scritto che Berardino Del Tosto ha ceduto in comodato d’uso gratuito al “Comitato elettorale per Massimo Cialente sindaco dell'Aquila" l'immobile di Viale della Croce Rossa dove, in effetti, il primo cittadino ha organizzato il suo quartier generale in occasione delle ultime elezioni. In quei giorni, l’allora assessore all’urbanistica, Roberto Riga, aveva l'ufficio elettorale nel Rotilio Center di Via Carducci, un altro dei palazzi costruiti con “edilizia contrattata” e mai rispettata. In altre parole, l’assessore che avrebbe dovuto pretendere il rispetto delle convenzioni dal proprietario del palazzo, affittava da lui degli uffici.
Il costruttore Rotilio, tra l’altro, ha un edificio in Via Strinella: anche lì manca l’agibilità, anche lì il Comune dell’Aquila ha degli uffici, affittati a 37.852,50 euro al mese, più I.V.A. Nel contratto, tra le clausole, è scritto che “pel reperimento di sedi istituzionali sul mercato locatizio, l’Amministrazione Pubblica dispone di ampia discrezionalità, posto che non è possibile ancorare a meri dati di maggiore o minore economicità scelte che, invece, richiedono un delicato bilanciamento tra funzionalità, accessibilità da parte del pubblico, adeguata dignità degli immobili e del contesto in cui sorgono e, non da ultimo, onere economico relativo” e che “non vi è alcun profilo che denoti problemi o criticità”. Ora, lasciando da parte la questione dell’agibilità che sembra non avere grande importanza, almeno a L’Aquila, il geometra dell’ufficio convenzioni urbanistiche, Francesco Marzi, ha scritto alla Commissione Territorio per segnalare che gli uffici del Rotilio Center di Via Strinella verrebbero meno ad elementari norme di sicurezza: corridoi troppo stretti, nessuna via di fuga in caso di pericolo, mancanza della scala antincendio. La lista è lunga. Insomma, l’edificio non rispetterebbe la legge 626 che regolamenta la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Non stupisce, se è vero che il palazzo non era stato costruito per ospitare uffici pubblici. Stupisce, invece, che il Comune l’abbia affittato e che, a febbraio, proprio nel palazzo di Rotilio siano stati sistemati anche gli uffici dell’USRA, l’Ufficio speciale per la ricostruzione. La locazione avrà durata di 2 anni e il canone mensile è stabilito in 6.666,66667 euro più I.V.A: poco meno di 97mila euro l’anno. Il contratto l’ha firmato Paolo Aielli, in qualità di legale rappresentante dell’ufficio.
Sarebbe interessante chiarire la natura della struttura: nei giorni scorsi, viste le polemiche scatenate dalla decisione dell’ufficio di assumere 23 tecnici a chiamata diretta, con co.co.pro, l’amministrazione ha tenuto a precisare che l’iniziativa era del titolare della struttura stessa che non appartiene all’organigramma del Comune. Immaginiamo che ad una domanda sull’opportunità di affittare gli uffici a palazzo Rotilio, la risposta sarebbe più o meno la stessa.
Sul sito del Comune dell’Aquila è scritto che l’USRA è stato istituito dall’art.67 ter del decreto legge n.83/2012, convertito nella legge n.134/2012, per iniziativa del Ministro dell’economia e delle finanze, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, del Ministro per la coesione territoriale, del Presidente della Regione Abruzzo, del Presidente della Provincia dell’Aquila e del Sindaco del Comune dell’Aquila. La normativa, che ha previsto la costituzione anche di una analoga struttura per tutti gli altri Comuni del cratere, stabilisce i compiti dell’Ufficio che, tra le altre cose, fornirà assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata, effettuerà il monitoraggio finanziario e attuativo degli interventi e curerà l’istruttoria finalizzata all’esame delle richieste di contributo per la ricostruzione degli immobili privata. E chiarisce che la sede, l’organizzazione interna, le modalità di funzionamento dell’Ufficio sono definite con atto del Comune dell’Aquila.
Difficile credere, dunque, che la Giunta non sapesse nulla della volontà di Paolo Aielli di assumere 23 tecnici con chiamata diretta. Difficile credere che non sia intervenuta nella scelta della sede dell’ufficio, palazzo Rotilio.