In attesa dell'avvio a pieno regime dei nuovi uffici speciali per la ricostruzione, Paolo Aielli ha emanato nella giornata di ieri un bando di selezione pubblica per 23 unità di personale tecnico che andranno a sostituire la filiera. Contratti a chiamata diretta, co.co.pro per un anno, retribuzione di 70mila euro, il compito di ingegneri, geologi e architetti assunti sarà quello di smaltire le pratiche giacenti in filiera. La notizia non è passata inosservata, anche se non è stata pubblicata con la chiarezza che richiederebbe una comunicazione di questo tipo. Difficilissimo scovarla. E' necessario navigare il sito del comune dell'Aquila, cercare il link dell'ufficio speciale della ricostruzione e, una volta cliccato, leggere con attenzione il box informativo "Newsletter dell'ufficio speciale della ricostruzione".
Tra una comunicazione e l'altra, si informa la cittadinanza dell'avviso per la selezione dei 23 collaboratori. Stiamo parlando di una spesa che supera il milione di euro. I nuovi assunti, andranno a sommarsi alle altre 50 persone già assegnate ad Aielli, di cui 25 a tempo indeterminato selezionati dal "concorsone" e gli altri assunti con il "concorsino", che rimarranno in servizio per tre anni. Stupisce la poca chiarezza con cui è stato pubblicato un avviso che scadrà tra pochi giorni, il 22 marzo. Visti i tempi stretti, sarebbe stato necessario dare maggiore risalto all'avviso, così da permettere a tutti gli interessati di avere notizia del bando e di poter partecipare. Per chi scoprisse solo ora questa interessante opportunità professionale, la domanda si può inviare esclusivamente per posta elettronica all'indirizzo
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. Difficile, certo, capire perché i nuovi tecnici per l'ufficio speciale non siano stati selezionati attraverso il "concorsone". Se solo ieri, 14 marzo, a una settimana dall'inizio della ricostruzione, ci si è accorti della necessità di altro personale, non si poteva decidere di sceglierli tra coloro che pur idonei non hanno ottenuto il posto? Non si capisce, poi, perché per la selezione contino esperienza, titoli e un colloquio che, il bando è molto chiaro, è ad assoluta discrezione del responsabile del procedimento.
Nonostante le tante parole, insomma, il Comune continua a comportarsi in modo tutt'altro che trasparente e partecipativo.