L'inaugurazione del modulo di terapia intensiva "grandi emergenze", realizzato all'ospedale San Salvatore con una donazione privata di 700 mila euro, "è il principio di un salto in avanti per la Asl 1".
Parole del manager dell'azienda sanitaria della provincia dell'Aquila Ferdinando Romano, subentrato nel giugno scorso a Roberto Testa, 'silurato' dalla Giunta regionale abruzzese che ha imputato all'allora direttore generale, fortemente voluto all'Aquila dal governatore Marco Marsilio in una filiera che portava dritto alla segreteria nazionale di Fratelli d'Italia, di inerzia nell'affrontare l'emergenza pandemica.
"Oggi tagliamo il nastro della nuota terapia intensiva; di qui a poco, avremo finalmente la possibilità di vedere la futura realizzazione della centrale del 118 all'Aquila", ha assicurato Romano. Intanto, "in tempi brevi avremo il progetto tecnico esecutivo per il nuovo ospedale di Avezzano dove, tra l'altro, abbiamo realizzato 7 posti letto di terapia intensiva che, come abbiamo chiesto e ottenuto, potranno essere riconvertiti in posti di terapia sub intensiva e in posti ordinari, così come previsto dalla revisione del Dm 70: come Asl 1 abbiamo già la dotazione dello 0,04 per mille di posti di sub intensiva come impone il decreto ministeriale".
Non solo.
Romano rivendica l'impegno profuso in questi mesi sul personale: "abbiamo finalmente avviato i concorsi per primari, autorizzati tanto tempo fa; inoltre, abbiamo attivato l'articolo 22 sui facenti funzione: prima la situazione era piuttosto confusa, ora l'abbiamo regolarizzata. I reparti avranno un facente funzione, un primario temporale. E ancora: abbiamo avanzato richiesta in Regione l'autorizzazione alla copertura di tutti i posti apicali attualmente vacanti. E abbiamo attivato, infine, il reclutamente a tempo indeterminato di quei dipendenti a tempo determinato che sono in graduatoria in altre regioni, in applicazione della delibera 612 approvata ad agosto".
Insomma, si sta procedendo con le stabilizzazioni e, intanto, partono i concorsi.
Romano ha svelato, dunque, che a breve tornerà pienamente in funzione il Delta 7: "sarà un momento di riqualificazione per l'intero ospedale; parliamo di un padiglione con moltissimi posti letto che consentirà di creare aggregazioni per aree omogenee a tutto beneficio del personale che, finalmente, avrà strutture altamente qualificate e lavorerà in maniera integrata. L'impegno potrà essere maggiormente concentrato e efficientato sulle esigenze dei cittadini".