Tra oggi e domani anche in Italia inizia il Ramadan. Si apre il mese di digiuno per circa 1,7 milioni di fedeli musulmani residenti nel nostro Paese, quasi il 3% della popolazione. In Abruzzo sono circa 10mila gli islamici, per lo più provenienti da Albania, Macedonia e Marocco.
Il Ramadan nella religione islamica è il nono mese del calendario musulmano. Ha una durata di 29 o 30 giorni a seconda del ciclo lunare. Seguendo l’anno lunare, ogni anno la data d’inizio del Ramadan si sposta di undici giorni indietro rispetto all’anno precedente e al calendario solare gregoriano. Per questa ragione, negli ultimi anni, il mese di Ramadan è stato difficile da affrontare per i fedeli islamici, in quanto coincidente con i mesi caldi dell'anno.
La legge islamica stabilisce che per dichiarare l’inizio del mese di Ramadan ci si basa su testimoni oculari che dichiarino davanti a un giudice di aver visto la nuova luna del nono mese. Però in molti paesi nel mondo ci si affida a calcoli astronomici. Ad ogni modo, le diverse autorità del variegato panorama islamico mondiale non sempre concordano con il momento esatto. Nel caso del Ramadan di quest'anno, mancano poche ore: quelle tra questo sabato 28 e domenica 29 giugno.
Secondo la tradizione, è durante il Ramadan che l’arcangelo Gabriele dettò al profeta Maometto le sure del Corano. E l’osservanza del digiuno, sawm, praticato in questi giorni è uno dei cinque pilastri dell’Islam, insieme alla professione di fede, all’elemosina, al pellegrinaggio alla Mecca e alla preghiera quotidiana.
Dall’alba al tramonto non è prevista solo astinenza dal cibo e dall’acqua, ma anche da tabacco e rapporti sessuali. La giornata è scandita da un pasto frugale, suhur, prima dell’aurora, dalla rottura del digiuno, iftar, quando fa buio, e naturalmente dalle preghiere, compresa tarawih, recitata solo in questa occasione.
Ormai da molti anni il Ramadan si celebra anche in Italia, soprattutto nelle grandi città, dove in tanti si organizzano per celebrare insieme ogni sera la rottura del digiuno. La Grande Moschea di Roma, ad esempio, sarà aperta come sempre, ma nella Capitale ci saranno anche iniziative organizzate da varie comunità o associazioni. Dhuumcatu, ad esempio, dà appuntamento alla sera del 13 luglio per un iftar aperto a tutti, anche ai non musulmani, dove si celebrerà la fine del digiuno e si potrà anche seguire la finale dei campionati mondiali di calcio. A Milano, invece, quest’anno il Ramadan arriva dopo un lungo confronto sulla costruzione di una moschea. Il Coordinamento delle Associazioni Islamiche (Caim) punta a coinvolgere nelle celebrazioni di questo mese anche i tanti profughi arrivati in città dalla Siria.
Vivere il Ramadan, per la comunità musulmana, è sempre un’esperienza molto forte, a causa delle privazioni cui si sottopongono i fedeli durante il giorno, dall’alba al tramonto. Durante il periodo di Ramadan, l’augurio scambiato è Ramadan Mubarak ("Il Ramadan è generoso"). Ecco come si scrive Ramadan Mubarak in arabo:
رمضان مبارك
Un’altra espressione utilizzata è Ramadan Kareem, simile nel significato a Ramadan Mubarak, ma generalmente più utilizzato nei Paesi arabi. In arabo si scrive:
رمضان كريم
A Ramadam Mubarak (o Ramadan Kareem), generalmente si risponde con Allahu Akram, che significa "Anche Dio è generoso", e si scrive così:
الله أكرم