Continua a non entusiasmare la maggioranza di centrosinistra e in particolar modo il Pd il progetto del ponte sulla Mausonia, inserito da D'Alfonso nell'elenco delle infrastrutture strategiche da finanziare nell'ambito del Masperplan per il Sud e appoggiato dal sindaco Massimo Cialente.
Dopo la secca bocciatura del presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, arriva la presa di distanza del capogruppo del Pd in consiglio comunale Stefano Palumbo.
"È limitativo pensare di risolvere il complesso problema della mobilità aquilana semplicemente attraverso la realizzazione del tanto discusso ponte della Mausonia" scrive Palumbo in una nota, prendendo spunto dal convegno "Oltrelaquila" svoltosi ieri all'Auditorium del Parco.
Una conferenza durante la quale si è parlato, oltre che di archeologia, anche di infrastrutture.
"Il convegno organizzato dal Rotary L'Aquila" si legge nella nota di Palumbo "sul tema delle mura e dei ponti della città, consegna al dibattito pubblico interessanti spunti di riflessione che sarebbe utile approfondire in un ragionamento di sistema capace di mettere in relazione e valorizzare gli straordinari sforzi compiuti in questi anni dall'amministrazione comunale".
"Schierarsi semplicemente a favore o contro la realizzazione di un ponte approcciando ad essa come fosse solo un'importante opera pubblica, senza considerare la mobilità come componente propedeutica ancor più che complementare alla pianificazione urbanistica e senza un orizzonte temporale rispetto alle necessità della città che sarà, rischia di vanificare tutto questo".
"In quest'ottica qualsiasi ragionamento non può che partire dalle centralità della città di domani, quelle da dove e verso cui le persone avranno necessità di muoversi; ripensare ad una mobilità che renda agevole lo spostamento tra il centro storico, i tre poli universitari (con particolare attenzione a quello di Coppito per la contestuale presenza dell'Ospedale), il polo scolastico di Acquasanta, la cittadella giudiziaria di Villa Gioia, i due poli industriali e commerciali di Pile e Bazzano, significa aver affrontato gran parte del problema. È rispetto a quest'esigenza che allora bisogna chiedersi come importanti infrastrutture quali la Mausonia e la metropolitana di superficie Scoppito - San Demetrio (che verrà realizzata sulla tratta ferroviaria esistente) possano assolvere al meglio alla loro funzione, quella di liberare le arterie interne dal traffico attuale".
"La Mausonia, nata come bypass alla SS17 nel collegamento Est - Ovest della città presenta evidenti difficoltà di accesso, sia nella parte ovest (località Centi Colella e Madonna del Ponte) che nella parte est (Porta Napoli), tali da rendere in molti casi preferibile l'attraversamento della città lungo la viabilità interna. La metro su ferro rappresenta invece ad oggi un progetto la cui riuscita molto dipenderà dalla capacità di immaginare le varie fermate in un'ottica multifunzionale a partire proprio dalla stazione centrale ridotta nel tempo ad un ruolo sempre più marginale all'interno dell'assetto urbano, nonostante l'enorme potenziale turistico e ambientale rappresentato dalla vicina fontana delle 99 cannelle, dal realizzando parco delle acque, dal Museo Nazionale d'Abruzzo (riaperto nei recuperati locali dell'ex mattatoio), dal Borgo Rivera, nonché dalle mura urbiche splendidamente recuperate e pronte per essere riconsegnate alla città".
"È limitativo allora pensare di risolvere il complesso problema della mobilità aquilana semplicemente attraverso la realizzazione del tanto discusso ponte della Mausonia; altrettanto necessario, se non di più, diventa allora collegare la Mausonia (attualmente interrotta in corrispondenza del bivio per Roio) al sito dismesso della ex Alenia, area che potrebbe divenire un nodo intermodale tra viabilità veloce (Mausonia appunto), viabilità media (bretella di via Agostino Farroni), viabilità lenta (via 25 Aprile), viabilità su ferro e viabilità ciclo-pedonale (con la realizzazione della pista ciclabile alto Aterno - valle Subequana e la pedonalizzazione in chiave turistica di via Tancredi da Pentima proseguendo il circuito della cinta muraria). Questo intervento, aggiunto allo spostamento del casello autostradale nel nucleo industriale di Pile e alla realizzazione di una bretella di collegamento tra la SS80 e l'imbocco alla Mausonia in località Centi Colella, consentirebbe di alleggerire sensibilmente il traffico lungo la viabilità locale favorendo conseguentemente un più rapido ed efficiente trasporto pubblico e al contempo la possibilità di accedere al centro storico senza auto, requisito fondamentale per l'attuazione di una auspicata pedonalizzazione".