"Lo scorso 17 dicembre si è svolta una conferenza stampa in Senato alla presenza di noi parlamentari eletti delle regioni interessate dal progetto Snam Metanodotto Rete Adriatica a margine del quale è stata inviata una lettera al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con la richiesta di immediata istituzione di un tavolo tecnico istituzionale che modifichi il tracciato dell'opera sulla base dell'impegno assunto dal Governo con la risoluzione approvata all'unanimità il 26 ottobre 2011 dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati".
Lo afferma la senatrice aquilana del Movimento 5 Stelle Enza Blundo, nel corso di un suo intervento in aula: "Non aver ricevuto alcun tipo di risposta ci dimostra ancora una volta la mancanza di rispetto nei confronti dei parlamentari della Repubblica italiana, i quali, diversamente dalle manovre di palazzo che l'hanno portato ad essere Presidente del Consiglio, sono stati eletti direttamente dai cittadini e ne rappresentano la volontà popolare".
"L'opposizione delle popolazioni locali alla costruzione del Metanodotto Snam e della centrale di compressione di Sulmona – aggiunge Blundo – è legittima perché gran parte del tracciato, i cui atti dell'iter autorizzativo appositamente suddiviso in cinque parti, sono stati rimessi alla Presidenza del Consiglio, si sviluppa su di un'area del paese caratterizzata da faglie ad alto rischio sismico".
"Ho chiesto per l'ennesima volta – conclude la senatrice pentastellata – con il mio intervento in aula, che il premier comunichi tempestivamente quando e se intenderà attivare un tavolo di confronto e dialogo con gli amministratori locali e i comitati di cittadini, anche abruzzesi, contrari alla realizzazione del metanodotto".