Ricostruzione privata ancora a passo di gambero.
Malgrado le novità introdotte con i vari interventi normativi dello scorso anno dovessero servire a velocizzare i tempi e a semplificare le procedure, l'approvazione dei progetti e di conseguenza l'avvio dei lavori sta procedendo ancora con troppa lentezza.
A lanciare l'allarme è il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente che, in una nota pubblicata su Facebook, ha puntato di nuovo il dito contro i progettisti, colpevoli di impiegare troppo tempo nella presentazione delle integrazioni, e, in parte, anche contro l'Usra, l'Ufficio speciale della ricostruzione, reo di non sollecitare abbastanza i tecnici ritardatari.
Scrive il primo cittadino: “Abbiamo una lentezza con l'approvazione dei progetti inaccettabile. Purtroppo c'è un problema: i progetti sono molto spesso incompleti, l'Usra richiede le integrazioni, i progettisti si prendono molto tempo”.
Una contromisura, secondo Cialente, potrebbe essere la pubblicazione, sul sito dell'Ufficio speciale, di tutte le richieste di integrazione, complete naturalmente di data, in maniera tale da dare a chiunque, e non solo a committenti e proprietari, di verificare l'operato dei progettisti: “Abbiamo deciso che daremo, nella forma più decisa ed efficace possibile, l'indicazione di cominciare a pubblicare la richiesta di integrazione con tutti i dati e la data (scusate il bisticcio) della richiesta e del termine di restituzione del progetto completo. Non ne possiamo più di rispondere a cittadini che si lamentano per la lentezza dell'Usra , dovendo dire loro di far pressioni sui loro progettisti”.
Il direttore dell'Usra, Raniero Fabrizi, non commenta direttamente le parole di Cialente, pur riconoscendo l'esistenza del problema e professandosi d'accordo con iniziative che vadano verso una maggiore trasparenza: “Quello delle integrazioni è sicuramente uno dei problemi ma ce ne sono anche altri. Le pratiche sono migliaia e sono molto complesse. Pubblicare le richieste di integrazioni? Se si può fare senza ledere la privacy di nessuno, noi siamo d'accordo. L'importante, comunque, è che a conoscere i motivi dei ritardi siano anzitutto i proprietari”.
D'accordo con la proposta del sindaco anche il presidente dell'ordine degli ingegneri della Provincia dell'Aquila Elio Masciovecchio, secondo il quale, tuttavia, non tutti i problemi sono imputabili ai progettisti: anche l'Usra ha le sue responsabilità. “Se i cittadini riscontrano dei ritardi" dichiara a NewsTown Masciovecchio "fanno bene a lamentarsi. Anzi, li invito a fare esposti e a segnalare eventuali problemi anche all'Ordine, che può intervenire con il consiglio di disciplina. La maggior parte dei ritardi, comunque, non riguarda i progettisti aquilani ma quelli di fuori. Forse committenti e proprietari dovrebbero riflettere bene a chi affidare la ricostruzione delle proprie abitazioni, un po' come succede per le ditte. Detto questo, l'Usra spesso pretende delle integrazioni in tempi brevissimi. Delle volte capita anche che i tecnici debbano rifare da capo interi progetti”.
Secondo Masciovecchio, “Qualche problema ce l'ha anche il Comune. E' facile concentrarsi sempre sulle pagliuzze altrui e non vedere mai la trave nel proprio occhio”. Masciovecchio si riferisce, in particolare, ai tempi biblici che il Comune impiega per la liquidazione dei Sal, delle fatture dei compensi che spettano ai progettisti o di quelle per le spese tecniche. Per non parlare delle cantierizzazioni per il centro storico: per ottenere tutti i permessi ci vogliono dei mesi. Forse anche il Comune dovrebbe farsi un esame di coscienza”.
Un altro problema sottolineato da Cialente è quello dei consorzi e dei condomini che, disponendo in banca già del 46% del contributo, non stanno partendo: “Abbiamo deciso” afferma il primo cittadino “che procederemo al commissariamento, perché la città, la comunità e lo Stato, che hanno messo soldi e lavoro, pretendono che la ricostruzione vada avanti. A chi non sta bene, ricorra al Tar. Ma certo ci piacerebbe che spiegassero a tutta la comunità perché non partono. Cercano qualche altra cosa?”.
“A tal proposito” conclude Cialente “informo che stiamo riaprendo il bando per la ricerca di persone che vogliano ricoprire l'incarico di commissario, che non sarebbe altro che un amministratore di condominio o presidente di consorzio nominato dal sindaco”.