"La Società Strada dei Parchi non ha titolo istituzionale per analizzare tali problematiche di varianti e, conseguentemente, le attività intraprese devono considerarsi iniziative unilaterali non correlate ad alcun mandato da parte di questo Ministero Concedente”.
E' uno dei passaggi della nota con cui il dirigente del ministero dei Trasporti Placido Migliorino, rispondendo a un'interrogazione avanzata dal Forum italiano dell'acqua, ha di fatto sconfessato il progetto, proposto dal gruppo Toto (e sposato anche dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso), di variante del tracciato della A25 nel tratto Cerchio-Bussi. Progetto che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di 30 km di gallerie per abbreviare i tempi di percorrenza tra Roma e Pescara.
A darne notizia è lo stesso Forum dei movimenti per l'acqua.
"La nota del Ministero" precisa in un comunicato il comitato "ricorda che la legge 228/12 (Legge di stabilità 2013) aveva previsto l’adeguamento delle autostrade A24 e A25 a causa del rischio sismico. Toto, secondo il Ministero, avrebbe avanzato proposte progettuali a più riprese, inserendo, però, varianti estranee all’ambito della Convenzione esistente e quindi non assentibili in base alla norma. Scrive infatti il Ministero sempre a firma del dirigente Migliorino: In particolare sono state ipotizzate dalla Società Concessionaria alcune varianti al tracciato autostradale che, tuttavia, non sono ricomprese nelle attività di progettazione affidatele ai sensi della convenzione vigente”
"La nota ministeriale si chiude rimandando ad eventuali e del tutto ipotetiche fasi di progettazione preliminare" spiega ancora il Forum H2O "dopo un eventuale affidamento ufficiale che comunque saranno sottoposte a dibattito pubblico".
Oltre al Forum esultano anche l'ex consigliere regionale Maurizio Acerbo e il primo cittadino di Pratola Peligna, Antonio De Crescentiis, capofila della protesta dei sindaci della Valle Peligna, secondo i quali il progetto dei Toto sarebbe oltremodo penalizzante per i propri comuni.
“Ci siamo mossi rispettando le norme e informando il Mit” replica Cesare Ramadori, ad di Strada dei Parchi.
Il Comunicato del Forum H2O: "Autostrada Pescara - Roma, per ora solo boutade"
Il Ministero dei Trasporti, a firma del Dirigente Ing. Placido Migliorino, ha risposto in modo lapidario ad una richiesta di chiarimenti del Forum Abruzzesi dei Movimenti in ordine alla proposta del gruppo Toto di variante del tracciato della A 25 Cerchio-Bussi. Nel passaggio più significativo si può leggere "Ne risulta che allo stato attuale la Società Strada dei Parchi non ha titolo istituzionale per analizzare tali problematiche di varianti e, conseguentemente, le attività intraprese devono considerarsi iniziative unilaterali non correlate ad alcun mandato da parte di questo Ministero Concedente."
Quando abbiamo visto la suddetta risposta del Ministero alla nostra istanza in cui chiedevamo di poter accedere ai progetti e che fossero pubblicati on line per poter permettere un dibattito consapevole sull'opera non credevamo ai nostri occhi.
La nota del ministero ricorda che la legge 228/12 (legge di stabilità del 2013) aveva previsto l'adeguamento delle autostrade A 24 e A25 a causa del rischio sismico e delle ordinanze di protezione civile seguenti al sisma aquilano del 6.4.2009. TOTO, secondo il Ministero, avrebbe avanzato proposte progettuali a più riprese, inserendo, però, varianti estranee all'ambito della Convenzione esistente e quindi non assentibili in base alla suddetta normativa (che consente l'adeguamento dell'autostrada nel suo attuale tracciato). Scrive infatti il Ministero "In particolare sono state ipotizzate dalla Società Concessionaria alcune varianti al tracciato autostradale che, tuttavia, non sono ricomprese nelle attività di progettazione affidatele ai sensi della convenzione vigente."
La nota ministeriale si chiude rimandando ad eventuali e del tutto ipotetiche fasi di progettazione preliminare, dopo un eventuale affidamento ufficiale (ovviamente – aggiungiamo noi – previa evidenza pubblica), che comunque saranno sottoposte a dibattito pubblico.
Dichiara Augusto De Sanctis del Forum H2O "In questi anni ne abbiamo viste tante ma qui abbiamo superato ogni immaginazione, visto che si è parlato di interventi da 5 miliardi di euro, come se la normativa e i provvedimenti lo consentissero già di per sè. Più che progetti che avrebbero impattato sul ciclo idrico si potrebbe chiosare che erano proposte scritte sull'acqua! Questa storia surreale deve servire per accendere e tenere acceso un riflettore sulle modalità di gestione dell'Autostrada esistente e sulle attività della concessionaria Toto Spa che, ricordiamo, in zona Bussi, proprio dove avrebbero voluto far sbucare la nuova galleria di cui si è parlato, nel 2009 fece dei sondaggi geologici spinti in falda profondi ben 300 metri, a nostro avviso senza la prescritta procedura di V.I.A., perché voleva realizzare una megacava di calcare. Ovviamente bisognerà tenere alta l'attenzione perché se ci sono stati tali movimenti, seppur unilaterali, nei cassetti rimangono sogni miliardari che qualcuno per profitto vorrebbe far diventare realtà a discapito delle tasche degli abruzzesi e dell'ambiente appenninico".
Cesare Ramadori, ad Strada dei Parchi: “Ci siamo mossi rispettando le norme”
In merito a quanto diffuso del Forum H20 alla stampa sul progetto di messa in sicurezza delle Autostrade A24 e A25, Strada dei Parchi, concessionaria delle Autostrade A24 e A25, intende chiarire quanto segue:
Il Piano Economico Finanziario, così come previsto all’art. 11 della convenzione vigente, deve essere aggiornato/revisionato alla scadenza di ogni periodo regolatorio (dic. 2013) in particolare l’art, 11.10 della citata Convenzione recita testualmente:
11.10 in presenza di un nuovo programma d’investimenti ovvero di eventi straordinari, cause di forza maggiore, che determinano un’alterazione dell’equilibrio economico finanziario, la parte che intende attivare la procedura di revisione ne darà comunicazione per iscritto all’altra con l’esatta indicazione (i) dei presupposti e delle ragioni che comporterebbero un’alterazione dell’equilibrio del Piano Economico Finanziario, nonché (ii) della propria proposta per addivenire al nuovo equilibrio del Piano". L’altra parte dovrà comunicare per iscritto le proprie determinazioni in merito alla richiesta di revisione entro 30 (trenta) giorni dalla ricezione della stessa. Le Parti dovranno trovare un accordo nei successivi 60 (sessanta) giorni:”
L’evento straordinario che ha determinato la necessità di attivare la procedura di revisione è stato, purtroppo, l’evento sismico che ha colpito l’Abruzzo ad aprile 2009.
Infatti, in data 24/12/2012 il Governo ha promulgato la legge n. 228 (legge di stabilità del 2013) che, all’art. 1 comma 183, recita testualmente:
“In considerazione della classificazione delle Autostrade A24 e A25 quali opere strategiche per le finalità di protezione civile per effetto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 ottobre 2003 e successive modificazioni e della conseguente esigenza di procedere all’adeguamento delle stesse alla normativa vigente per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei viadotti sulla base dei contenuti delle OPCM n. 3274 del 2003 e n. 3316 del 2003 e successive modificazioni, per l’adeguamento degli impianti di sicurezza in galleria a norma del decreto legislativo 5 ottobre 2006, n. 264. e successive modificazioni per l’adeguamento alla normativa in materia di impatto ambientale e per lavori di manutenzione straordinaria delle dette autostrade, nonché per la realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009, ove i maggiori oneri per gli investimenti per la realizzazione dei citati interventi siano di entità tale da non permettere il permanere e/o il raggiungimento delle condizioni di equilibrio del piano economico finanziario di concessione nel periodo di durata della concessione stessa, il Governo, fatta salva la preventiva verifica presso la Commissione europea della compatibilità comunitaria, rinegozia con la società concessionaria le condizioni della concessione anche al fine di evitare un incremento delle tariffe non sostenibile per l’utenza”.
- In data 21/03/2013 con nota prot. 2641 il MIT ha richiesto al Concessionario di aggiornare il Piano Economico Finanziario.
- Dopo una serie di interlocuzioni con il MIT, a partire dall’Ottobre 2013 il Concessionario ha predisposto una serie di Piani Finanziari riconducibili principalmente a due differenti criteri di interpretazione della citata Legge 228 del 2012:
a) Il Mit ritiene di dover effettuare gli adeguamenti richiesti dalla citata legge rimanendo sull’attuale tracciato delle Autostrade A24 ed A25;
b) Strada dei Parchi ritiene invece che sia necessario anche mettere in sicurezza il tracciato autostradale che, essendo stato progettato negli anni 60, è oggi fuori norma dal punto di vista delle caratteristiche geometriche (raggi di curvatura planimetrici, pendenze trasversali, pendenze longitudinali etc.) ed inoltre, ai fini di una migliore percorribilità per l’utenza, è necessario abbassare la quota di valico e, soprattutto, ai fini della sicurezza in caso di eventi sismici, realizzare la parte dei nuovi tracciati in galleria.
Tutto quanto sopra può essere ottenuto solamente attraverso la realizzazione di alcune varianti al tracciato attuale.
- Nella riunione dell’8/10/2015, alla presenza della Regione Lazio e Abruzzo, è stato rappresentato il Progetto con le varianti.
Stante quanto sopra la Società Concessionaria ritiene di avere sempre agito rispettando Norme e Regolamenti, e soprattutto, in assoluta trasparenza nei rapporti con il MIT al quale tutti i Piani Finanziari sono stati consegnati con lettere ufficiali.
Acerbo: "Del Rio boccia le gallerie di Toto: ma D'Alfonso non lo sapeva?"
La risposta del Ministero alla richiesta di informazioni da parte del Forum H2O deve far riflettere. Luciano D'Alfonso non è solo "damo di compagnia" della famiglia Toto ma anche dirigente ANAS quindi esperto della materia. Possibile che non era a conoscenza delle cose scritte dal ministero?
Perchè insieme al suo factotum Camillo D'Alessandro ha sponsorizzato un progetto che Toto non aveva neanche il diritto di presentare?
Che dire poi del sottosegretario Nencini che è venuto in Abruzzo a promettere attenzione e i deputati PD che hanno presentato un'interrogazione per caldeggiarlo?
E' forte la sensazione che il ministro Del Rio non abbia intenzione di far passare questa cosa e che gli amici di Toto stiano facendo di tutto per fargli cambiare idea.
Ovviamente la mia domanda su D'Alfonso è retorica: come ho spiegato in campagna elettorale le relazioni economico-amicali-affettive che legano D'Alfonso alla famiglia Toto e che sovente li vedono insieme non solo nelle vacanze ma anche nelle aule giudiziarie in qualsiasi paese civile avrebbero consigliato di tenerlo lontano dalla guida della Regione.
E' lecito sospettare che D'Alfonso userà tutte le sue relazioni - compresa quella con il Presidente Renzi - per far cambiare idea al Ministero.
Di sicuro i 30 km di tunnel a Toto l'Abruzzo non li ha mai chiesti visto che non ce n'è traccia nella programmazione regionale e neanche l'amico presidente in campagna elettorale ne aveva fatto menzione.
Questo progetto serve soltanto a Toto per garantirsi un mega appalto da 5,7 mld e l'allungamento della concessione.
De Crescentiis: "Bene stop dal Ministero. Progetto va archiviato"
"La lapidaria risposta del Ministero dei Trasporti alla richiesta di chiarimenti del Forum dell'Acqua sul progetto di variante del tracciato autostradale A25 presentato da Strada dei Parchi, con la quale, a firma del dirigente Migliorino, viene messo nero su bianco che la società concessionaria non ha titolo istituzionale per analizzare problematiche di modifiche del tracciato, e che le attività intraprese devono considerarsi iniziative unilaterali, non corredate da alcun mandato da parte dello stesso Ministero, fa finalmente chiarezza sulla vicenda e conferma le ragioni della battaglia che stiamo avanti come rappresentanti dei comuni della Valle Peligna e dell'Alto Sangro".
Lo afferma il primo cittadino di Pratola Peligna Antonio De Crescentiis, in prima linea, insieme ad altri 29 sindaci del comprensorio, contro la realizzazione della variante che, dannosa sotto molti aspetti, penalizzerebbe gravemente un territorio già gravemente colpito e in forte sofferenza, senza garantire alcuna sicurezza agli automobilisti in caso di terremoto, e con un fortissimo impatto ambientale per i territori coinvolti.
Nella nota il Ministero ricorda, infatti, che la legge di stabilità del 2013 aveva previsto l'adeguamento del tracciato autostradale esistente della A24 e A25 a causa del rischio sismico e delle ordinanze di protezione civile seguenti al sisma del 6 aprile 2009, e che le varianti ipotizzate dalla società Concessionaria non sono ricomprese nelle attività di progettazione affidatele sulla base della convenzione vigente.
Il Ministero subordina la discussione di qualsiasi proposta di variante ad un incarico di progettazione preliminare, ad oggi inesistente – sottolinea De Crescentiis – e, in ogni caso, ogni eventuale progetto di modifica potrà essere redatto solo dopo aver coinvolto gli enti territoriali interessati.
"Dobbiamo garantire la sicurezza del tracciato esistente – aggiunge De Crescentiis – anche in considerazione dell'allarme lanciato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, attraverso il responsabile della sede dell'Aquila, Fabrizio Galadini, cha ha evidenziato come la variante autostradale attraverserebbe da una a tre faglie attive e sismogenetiche, quelle del Fucino, della media Valle dell'Aterno – Valle Subequana e del Morrone e che, in caso di attivazione delle stesse, con terremoti di magnitudo pari alla massima attesa, l'opera, in gran parte galleria, sarebbe inutilizzabile e, peggio, potrebbe diventare una trappola mortale per gli automobilisti che si trovassero ad attraversarla, anche perché impraticabile per i soccorsi.
Se queste informazioni le leggiamo insieme a quelle che riguardano i danni incalcolabili che subirebbero, con la perforazione, il bacino imbrifero del Gran Sasso e le altre falde freatiche, all'impatto ambientale per il territorio, a quello economico, devastante, che subirebbero i territori della Valle Peligna e dell'Alto Sangro, le attività economiche e industriali e quelle legate al turismo, ci rendiamo conto che l'opera sarebbe un vero e proprio scempio che va fermato ad ogni costo.
Bene, dunque, lo stop arrivato dal Ministero. Ora l'impegno delle Istituzioni deve essere quello di far archiviare definitivamente il progetto e sollecitare l'avvio della messa in sicurezza del tracciato autostradale esistente. Da parte nostra, continueremo il nostro lavoro in attesa dell'audizione presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le competenti Commissioni Parlamentari".
D'Alessandro: "Regione parte attiva su messa in sicurezza"
"La Regione Abruzzo detta le condizioni per dire sì al progetto di messa in sicurezza della autostrade A24 e A25".
Lo afferma Camillo D'Alessandro, consigliere di maggioranza delegato ai Trasporti.
"La nota del presidente D'Alfonso datata 11 luglio - spiega l'esponente politico - chiarisce definitivamente ciò che vuole mettere la Regione su questa partita, e come sempre lo fa entrando nel merito ed evitando di precostituirsi nei partiti del no o del sì a prescindere. Parte del progetto va modificata, altrimenti lo stesso diventerebbe irricevibile in quanto - come scrive giustamente il presidente - emergono con l'evidenza determinata dalla nota dello stesso governatore 'le irrisolvibili criticità delle scelte progettuali adottate, di distruttivo impatto socio-economico, per le quali si richiede di provvedere alla ricerca di soluzioni alternative' che tengano soprattutto conto delle 'ripercussioni negative al contesto socio-economico del territorio di Sulmona e della Valle Peligna, caratterizzato da una particolarità geografica anche in ragione di un complicato e significativo contesto orografico e ambientale definibile area di confine'".
"Al contrario di chi dice no a prescindere - commenta infine D'Alessandro - noi condividiamo il tema posto dal presidente D'Alfonso circa la scelta progettuale tesa ad evitare l'isolamento del territorio attualmente servito e apprezziamo la scelta strategica di velocizzare il collegamento e di mettere adesso in sicurezza l'infrastruttura senza aspettare la prossima calamità".