"Riteniamo che il “Si” al referendum, per un modello di sviluppo energetico non più basato sul “fossile”, debba essere sostenuto con impegno da tutte le forze organizzate e da tutti i movimenti che pongono le ragioni della tutela ambientale e della cosiddetta green economy al centro dei loro programmi e della loro azione politica".
A scriverlo, in una nota, sono i consiglieri comunali dell'Aquila Enrico Perilli (capogruppo Rifondazione comunista) e Giustino Masciocco (capogruppo Sel)
"A pochi giorni dal voto per il referendum del 17 aprile" affermano i consiglieri "contro le trivellazioni in mare senza limite di tempo, da più parti si susseguono appelli al voto".
"Riteniamo" scrivono Masciocco e Perilli "che il “Sì” al referendum, per un modello di sviluppo energetico non più basato sul “fossile”, debba essere sostenuto con impegno da tutte le forze organizzate e da tutti i movimenti che pongono le ragioni della tutela ambientale e della cosiddetta green economy al centro dei loro programmi e della loro azione politica".
"La recente inchiesta giudiziaria che ha comportato le dimissioni della Ministra Guidi" proseguono i due consiglieri "svela un rapporto opaco tra il Governo Renzi ed il “mondo del petrolio”. Chiediamo al Pd aquilano, con il quale siamo alleati in una coalizione progressista, di schierarsi apertamente e per il Sì, di rompere gli indugi ed avere il coraggio di andare contro le direttive e gli “interessi” del Governo Renzi; coraggio e discontinuità che il PD locale ha dimostrato già in passato su altri temi".
"Lunedì in Consiglio Comunale" concludono Perilli e Masciocco "chiederemo anche al Presidente D’Alfonso, dopo aver sostenuto il referendum e poi essersi tirato indietro, di esprimersi finalmente sul tema. La chiarezza nei confronti dei cittadini amministrati prima e, poi, degli alleati, è ad una settimana dal voto non più rinviabile".