Lunedì, 24 Gennaio 2022 11:57

Sottoservizi, ultima parola al Consiglio: le carte in mano al presidente Tinari

di 

Come previsto nella seduta dello scorso 21 dicembre della quinta commissione consiliare "Garanzia e Controllo", gli atti relativi al primo e secondo stralcio dei lavori di realizzazione dei sottoservizi sono stati inoltrati alla Presidenza del Consiglio comunale.

A darne notizia è il presidente della commissione Giustino Masciocco che sottolinea come la trasmissione sia accompagnata dalla richiesta di indizione di un Consiglio comunale, "allo scopo di permettere all’Aula una compiuta valutazione della documentazione esaminata in più di una seduta dalla quinta commissione".

Allegata c'è anche la bozza di una nuova convenzione per regolamentare gli accordi con la Gran Sasso Acqua, qualora l’Aula decidesse di portare a termine le opere previste, redatta dai consiglieri Paolo Romano (Italia viva) Americo Di Benedetto (Il Passo possibile) con la fattiva collaborazione di Ferdinando Colantoni (Fratelli d'Italia); la bozza di convenzione, così come la relazione prodotta dalla commissione e inviata al presidente Tinari, sono state fatte proprie da tutti i componenti. "Il mio auspicio - ha sottolineato Masciocco - è che l’Assemblea venga convocata il prima possibile, onde uscire repentinamente da questa fase di stallo amministrativo".

Qui puoi leggere l'intera relazione

Qui puoi leggere la bozza di convenzione

Per superare lo stallo sulla realizzazione dei sottoservizi, la maxi opera pubblica da 80 milioni di euro suddivisa, come noto, in due stralci, il primo, sull'asse centrale, in fase di completamento e il secondo spacchettato, invece, in cinque lotti funzionali, la stazione appaltante Gran Sasso Acqua ha posto alcune condizioni precise:

  • istituire una conferenza dei servizi dedicata in seno al Comune dell’Aquila che, "seduta istante", possa rilasciare le autorizzazioni necessarie ai lavori in 24/48 ore;
  • dare subito il lasciapassare a 2iReteGas per realizzare una nuova condotta in viale della Croce Rossa, così da sbloccare almeno il quinto lotto del secondo stralcio;
  • rivedere i tempi contrattuali per la chiusura dei cantieri;
  • rifinanziare l’opera per affrontare le criticità sopravvenute, ed in particolare l’istallazione dei bypass necessari ad assicurare i servizi ai cittadini e ai commercianti che vivono e lavorano nelle aree di cantiere.

La linea dettata dalla GSA è arrivata a valle di una interlocuzione tra il presidente Alessandro Piccinini e il consigliere regionale e comunale Americo Di Benedetto, già presidente della partecipata per 11 anni; una interlocuzione che, di fatto, ha ‘scavalcato’ la Giunta comunale che, fino ad oggi, si è incredibilmente sottratta al confronto sul destino dei sottoservizi.

Il motivo è presto detto: l’inerzia dell’amministrazione attiva, in questi anni, ha complicato, invece che facilitare, l’esecuzione delle opere, fino a costringere il presidente della GSA, insediatosi poco più di un anno e mezzo fa, a stralciare il velo di silenzio, a svelare le criticità che si sono annidate intorno alla maxi opera pubblica e che hanno portato l'azienda partecipata a mettere in chiaro che, se non interverranno le modifiche indicate, non si potranno portare a compimento i lavori. Anzi, si è arrivati ad ipotizzare di riprogettare completamente le opere da realizzare, riducendo la costruzione dei sottoservizi a una mera 'polifora depotenziata' tale da comportare un semplice scavo in una limitata porzione della strada e da minimizzare i disagi di circolazione e le interferenze e le tempistiche dei riallacci delle utenze (gas, energia elettrica, acqua, fognatura).

Significherebbe percorrere la via della risoluzione dei contratti d’appalto sottoscritti con le imprese aggiudicatarie dei lavori tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, con il rischio di generare pretese in relazione al mancato utile.

Dunque, si è arrivati alla stesura della relazione che, come detto, è stata inviata al Presidente del Consiglio comunale con la bozza di una nuova convenzione. Ora, l'ultima parola spetterà alla massima assise civica che dovrà assumersi la responsabilità di dare l'indirizzo di portare avanti la realizzazione dei sottoservizi così come previsto o di riprogettare completamente la maxi opera pubblica. 

Appendice: le proposte contenute nella relazione

"Il Consiglio comunale deve deliberare i criteri di indirizzo dell’amministrazione ed i vincoli attuativi per la realizzazione dei nuovi sottoservizi. Quindi assumere formalmente una posizione ferma, decisa e prospettica ad un’opera innovativa, unica nel panorama italiano".

Si legge nelle conclusioni della relazione adottata dalla Commissione.

"Bisogna realizzare il maggior numero di chilometri di smart tunnel dove è possibile, sicuramente sull’anello esterno costituito da via XX Settembre, viale Croce Rossa e via Strinella; modificare dove è necessario modificare, mantenendo la situazione contrattuale ad oggi esistente a meno della rideterminazione dei tempi e dei costi. La collaborazione con le imprese deve vertere ad un maggior pragmatismo nei tempi realizzativi".

Pertanto - leggiamo ancora dalla relazione - "in base alle considerazioni sopra citate, il Consiglio comunale dovrebbe pronunciarsi su quattro assi principali:

1. L’istituzione di una conferenza di servizi permanente (Struttura di Missione Sottoservizi), quale struttura dedicata alla realizzazione delle reti dei sottoservizi, in grado di rilasciare i nulla osta seduta istante ogni qualvolta ce ne sia bisogno nell’arco delle 24 ore; partecipata da soggetti delegati ad assumere decisioni definitive. Al fine di rendere possibile la realizzazione dell’opera è fondamentale rendere più celere il rilascio delle autorizzazioni e delle concessioni necessarie ai sensi di legge. Appare pertanto necessaria la creazione di una struttura di missione composta da personale specializzato del comune, della Gran Sasso Acqua S.p.A. e della Ditta appaltatrice, specificamente destinata a questo scopo. Sarà necessario predisporre un attento cronoprogramma delle concessioni e delle autorizzazioni che sia il più possibile sovrapponibile al cronoprogramma dei lavori. Il costo di detta struttura ricadrà all’interno del finanziamento pubblico tra le somme a disposizione della stazione appaltante;

2. Approvare un nuovo schema di convenzione tra Comune e GSA per la realizzazione dei sottoservizi che sia improntato sulla leale collaborazione tra i due soggetti coinvolti e sulla ricerca dell’efficacia e dell’efficienza;

3. Dare l’indirizzo di rivedere tutti i progetti con l’obiettivo di individuare le migliori soluzioni delle interferenze, sostituire l’installazione del tunnel con sistemi meno invasivi laddove necessario, rideterminare economicamente e cronologicamente i contratti esistenti;

4. Dare l’indirizzo di stralciare dai contratti le strade che per loro natura o particolarità non consentono la realizzazione degli interventi nei tempi e nei costi di contratto;

5. L’autorizzazione alla variante di viale della Croce Rossa proposta da 2iReteGas, così da dare la possibilità alla GSA di poter studiare con la ditta aggiudicataria la soluzione tecnica in grado di far iniziare velocemente i lavori del lotto 5;

6. La richiesta di maggiori risorse nei canali di finanziamento dedicati della Struttura Tecnica di Missione SISMA 2009 per le criticità relative all’interferenze quali costi aggiuntivi dovuti alla realizzazione dell’opera infrastrutturale e alla realizzazione nella zona ovest della città del cosiddetto 3° Stralcio;

7. La verifica della disponibilità da parte delle ditte alla modifica dei tempi contrattuali, che altrimenti, anche a fronte delle problematiche riscontrate nel 1° Stralcio, risultano difficili da rispettare;

8. Dare l’indirizzo di mantenere la previsione dello Smart Tunnel lungo le viabilità principali e almeno sull’anello esterno costituito da Via XX Settembre, Viale Croce Rossa, Via Strinella.

 

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 24 Gennaio 2022 15:23

Articoli correlati (da tag)

Chiudi