Dal 24 al 26 maggio 2016 si terrà Officina L'Aquila, rassegna di restauro e di riqualificazione urbana, un evento promosso e organizzato da Ance Abruzzo e Carsa srl, frutto dell’esperienza delle cinque edizioni del Salone della Ricostruzione, che ha visto ruotare nel capoluogo dell’Abruzzo oltre 10 mila visitatori annuali arrivati da ogni parte d’Italia per visitare una vetrina esclusiva per tutte le tecnologie impiegate nella ricostruzione.
L'evento, però, non si apre sotto i migliori auspici. Stamane, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione a Roma, non a L'Aquila, e ha fatto discutere l'assenza del Comune dell'Aquila. In effetti, l'amministrazione comunale non è stata invitata: al tavolo dei relatori, oltre a Claudio De Albertis, presidente dell'Ance nazionale e padrone di casa, erano seduti Enrico Ricci, presidente di Ance Abruzzo, Roberto Di Vincenzo, presidente di Casra srl, e Paola De Micheli, sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia con delega alla ricostruzione. In realtà, era stato invitato anche il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli che, però, non ha partecipato alla conferenza stampa, impegnato prima a Roma, in un incontro con il sottosegretario alla cultura e, dopo, a L'Aquila, dove ha presenziato ad una riunione con le imprese del territorio per discutere l'annosa vicenda della restituzione delle tasse non versate e ora richieste dall'Europa.
Come è possibile che il Comune dell'Aquila non sia stato invitato? A NewsTown, Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa oltre che della Camerca di Commercio di Chieti, ha spiegato che verrà organizzata una seconda conferenza stampa, a L'Aquila, per presentare l'iniziativa alla città, "e il Comune sarà padrone di casa". Nessun problema, insomma.
Se non fosse che il sindaco Massimo Cialente ha preso malissimo il mancato invito. "Non sapevamo nulla della conferenza stampa convocata stamane a Roma", ha confermato a NewsTown. "Pensavamo di essere coinvolti nell'organizzazione, evidentemente ci sbagliavamo". Dunque, l'affondo: "Non parteciperemo ad alcuna conferenza stampa verrà organizzata in città, e non parteciperemo all'inaugurazione dell'evento: immagino saremo impegnati, quel giorno. E immagino sarà impegnato anche l'Ufficio speciale, al lavoro per istruire le pratiche della ricostruzione".
Cialente ha fornito poi una sua spiegazione, piuttosto preoccupate, a chiarire i motivi del mancato invito a Roma: "Non è piacevole invitare un Comune che sta per essere sciolto, alla presenza di esponenti del Governo che sta portando il Consiglio comunale allo scioglimento. Sarà stata una scelta". Chiaro il riferimento a Paola De Micheli e al mancato trasferimento dei 24 milioni necessari al Comune dell'Aquila per chiudere il bilancio di previsione. "E' una iniziativa di Ance Abruzzo e di una società che fa capo al presidente della Camera di Commercio di Chieti - ha concluso il primo cittadino, tornando all'evento - e il Comune dell'Aquila non parteciperà".
Un incidente diplomatico piuttosto imbarazzante, e sarà difficile rimettere al loro posto i pezzi, in vista dell'inaugurazione del 24 maggio. Tagliare il nastro di un evento dedicato alla ricostruzione della città, assente il Comune e il primo cittadino, sarebbe davvero bizzarro. Così come è stato bizzarro parlare dell'Aquila, stamane, e dei processi di ricostruzione, in assenza dei rappresentanti della politica locale.
Enrico Ricci, presidente di Ance Abruzzo, ha provato a gettare acqua sul fuoco della polemica: "Mi dispiace molto se qualcuno è rimasto offeso dal mancato invito. L'idea di organizzare una conferenza stampa a Roma e l'altra a L'Aquila può aver ingenerato qualche incomprensione. Non c'era alcuna volontà di mancare di rispetto al Comune dell'Aquila, non ce n'era davvero motivo - ha aggiunto Ricci, in palese difficoltà - se è stato compiuto un errore, è stato fatto in buona fede".
Se le acque torneranno tranquille, saprà dirlo solo il tempo. Certo è che l'inaugurazione è vicina, mancano meno di venti giorni al taglio del nastro di 'Officina L'Aquila' e, come detto, non si è partiti con il piede giusto.
Ma cosa si è detto stamane? Che L'Aquila resta una priorità del governo, senza il minimo accenno alle problematiche che la città sta vivendo in queste ore, proprio per la 'disattenzione' dell'Esecutivo. "Le cose sono cambiate e gli aquilani se ne sono accorti – ha dichiarato Paola De Micheli – abbiamo stanziato per la ricostruzione privata, in questi due anni, 2 miliardi di euro, garantendo finalmente continuità nei pagamenti e quindi nella riconsegna dei lavori dei cantieri. Che significa, poi, dare concretamente alle persone la possibilità di rientrare nelle proprie case. Per la ricostruzione privata il governo ha stanziato invece 2.5 miliardi di euro. Sono tremila i cantieri aperti dall'inizio del mio lavoro. Ringrazio chi ha voluto 'Officina L'Aquila', alla quale io parteciperò nella prima giornata, dimostrando così anche la vicinanza fisica del governo con la città e tutto il suo cratere, perché sarà una grande occasione per dimostrare che L'Aquila non è solo un cantiere edile, ma fucina di sviluppo economico, cantiere di idee. Il mio più grande orgoglio, infatti, è essere riusciti a ottenere che le risorse del 4% dei fondi destinati alla ricostruzione andassero allo sviluppo economico del territorio colpito dal sisma. Ora, con le certezze raggiunte nel precedente biennio, siamo pronti ad affrontare i prossimi due anni".
De Micheli, insomma, tornerà all'Aquila il 24 maggio, tra la prima seduta del Consiglio comunale convocata per lunedì 23, all'ordine del giorno l'approvazione dei bilanci consuntivi 2015 e previsionale 2016, e la seconda che, per uno strano gioco del destino, dovrebbe riunirsi il 25, se - come probabile - i bilanci non saranno approvati in prima convocazione.
Se in questi giorni il Governo Renzi riuscirà a trovare il modo di garantire i fondi che il Comune dell'Aquila ha chiesto per i mancati introiti e le maggiori spese legate al post-sisma, la visita di Paola De Micheli sarà l'ennesima passerella sorridente di un esponente del Governo, a riportare il sereno dopo settimane di burrasca. Altrimenti, la visita della sottosegretaria con delega alla ricostruzione potrebbe davvero raccontare lo strappo tra il Governo e la città. Con conseguenze politiche devastanti, per il Partito Democratico.