Martedì, 17 Maggio 2016 17:15

Bilancio, Cialente contro D'Alfonso e Lolli: "Forse si fidavano poco di me"

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Sembra essere stata trovata l'intesa sul bilancio di previsione del Comune dell'Aquila.

A margine della visita di questa mattina del premier Matteo Renzi per la firma del Masterplan, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ha rassicurato Massimo Cialente sul fatto che i trasferimenti arriveranno. L'impegno verrà formalizzato in una lettera che il primo cittadino riceverà nei prossimi giorni.

Quel che resta da capire è di che entità sarà la cifra che il Governo è disposto a garantire. Quasi sicuramente sarà più bassa dei 24 milioni di euro inizialmente chiesti dal Comune e più vicina al quantum stabilito dall'Usra (18,9 milioni).

C'è molta incertezza anche sulla tempistica e sulle modalità con cui arriverà il provvedimento. Quel che è certo è che non farà in tempo a vedere la luce prima del 25 maggio, ultimo giorno utile, per il consiglio comunale, per approvare il bilancio, pena il commissariamento dell'ente.

La soluzione tampone concertata da Governo e Comune è la seguente: il consiglio approverà, la settimana prossima, un bilancio “monco” (o a zero, come lo ha definito l'assessore Cocciante) in attesa che il Governo vari il pacchetto legislativo (probabile che alla fine sarà il decreto Enti locali calendarizzato a metà giugno) che conterrà anche la norma salva-L'Aquila.   

“Non sappiamo se sarà nel decreto Enti locali” afferma Cialente “l'importante è che arrivi la lettera ufficiale del Governo con su scritto: 'Ti diamo i soldi e ti diamo questa cifra'. Per me va bene perché ho una responsabilità di fronte al consiglio comunale che dovrà votare temporaneamente un bilancio che è impensabile per la vita di una città. Però adesso se non altro stiamo discutendo solo della cifra”.

Il veleno, però, sta nella coda e Cialente, incassate le rassicurazioni del Governo, non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “La trattativa è stata un suk. L'Usra ha chiuso a 18,9 milioni l'analisi che aveva ordinato la De Micheli. La Regione dice addirittura che sono di più. Forse D'Alfonso e Lolli si fidavano poco di me. Per me va bene anche chiudere a 18 perché voglio far vedere che noi non ci stiamo marciando. Certo, rinunciare a 500 mila euro al mese è tanto. Sotto i 18 milioni, però, non possiamo andare”.

Cialente ne ha anche per i dirigenti comunali. Secondo il primo cittadino, se si è giunti a sfiorare il commissariamento sul bilancio, è perché, nell'autunno scorso, i dirigenti tirarono troppo la corda sul rinnovo dei contratti dei precari. Come risultato, nella legge di Stabilità non vennero stanziati i fondi, sempre garantiti invece negli anni precedenti, per compensare le minori entrate e le maggiori spese dovute al terremoto: “Gli errori in politica si pagano” dice Cialente “Continuo a pensare che la storia dei precari sia stata un plateale errore in cui sono incorsi i dirigenti della mia amministrazione. Purtroppo la riforma Bassanini ha combinato uno dei danni peggiori degli ultimi anni perché a comandare sono i dirigenti ma gli avvisi di garanzia arrivano ai sindaci”.

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