Sabato, 16 Luglio 2016 22:14

Cantieri dell'Immaginario, malumori nel Pd: "Frazioni tagliate fuori"

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I Cantieri dell'Immaginario non piacciono a una parte del Partito Democratico aquilano.

"Sempre le stesse facce e fuori le mura niente" scrivono i consiglieri comunali Tonino De Paolis, Antonio Nardantonio, Ali Salem e Sergio Ianni, che criticano la scelta, fatta dall'amministrazione, di far svolgere tutti gli spettacoli e gli eventi del cartellone nel centro storico dell'Aquila tagliando fuori le frazioni. 

"Un bel cartellone, non c'è che dire, quello dei Cantieri dell'Immaginario" scrivono i consiglieri in una nota congiunta. "Siamo così giunti alla quinta edizione".

"Sono aumentati i costi ma la musica è quasi sempre la stessa" prosegue la nota "stesse facce, stesse piazze o quasi. Per fortuna che qualcuno si è accorto che c'è anche qualche cortile in più da poter utilizzare, ma fuori le mura niente. Eppure ci sarebbero  delle bellissime location da utilizzare: Parco della Villa di Paganica, area archeologica di Amiternum, area archeologica di Forcona, Pineta di Roio, solo per citarne qualcuna".

"Noi" affermano i quattro "siamo tra quelli che hanno sostenuto con determinazione la scelta di ricostruire il centro storico, di far svolgere le manifestazioni culturali più importanti in centro, di riportare gli uffici in centro, ma oggi dobbiamo poter avere la capacità di programmare per un territorio più ampio, più grande".

"Chi programma le attività culturali, evidentemente, ha una visione limitata del territorio" si legge ancora "ma anche di quello che succede all'interno di esso e nei suo borghi, dove ci sono decine e decine di associazioni che organizzano belle cose e non solo feste e sagre, tutte finanziate esclusivamente con soldi privati. Ci sono poi, belle manifestazioni culturali e sportive che si svolgono nei territori e che non vengono sostenute con soldi pubblici".

"Spesso è vero che le risorse a disposizione sono scarse" concludono i consiglieri "ma magari si potrebbero sostenere queste iniziative offrendo servizi e curando maggiormente il territorio. Chiediamo ai detentori della programmazione culturale di svolgere lo sguardo anche oltre, visto che si spendono soldi che sono di tutti". 

Ultima modifica il Lunedì, 18 Luglio 2016 00:42

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