Mercoledì, 20 Luglio 2016 13:00

L'Aquila, polemiche su 'Incontro per la Costituzione' con Fina. Benedetti: "Non è un comizio per il Sì, ma confronto visioni diverse"

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Sta facendo molto discutere, a sinistra, il confronto sulla riforma costituzionale promosso, a L'Aquila, da Michele Fina, coordinatore regionale dell'associazione 'Rifare l'Italia', corrente democrat.

Appuntamento fissato per domani, nella sala del Consiglio comunale, alle ore 18.

"I diversi comitati stanno promuovendo iniziative per sensibilizzare sulle ragioni del Si e del No - ha sottolineato Fina - ma sono pochi gli incontri e i confronti tra le diverse opinioni, alla ricerca di una visione comune".

La presenza dell'ex assessore provinciale, oggi a Roma come consigliere del guardasigilli Andrea Orlando, tuttavia, dichiaramente schierato per il Si, ha fatto intendere si trattasse di un Comizio più che di un incontro. Dunque, le polemiche di chi, a sinistra schierato per il No, ha lamentato l'assenza di attivisti dei Comitati che, sul territorio, fanno informazione perché si comprendano le ragioni di chi si oppone alla riforma Boschi.

Intorno al tavolo, in effetti, siederanno, oltre a Fina, il senatore Stefano Esposito, vice presidente della commissione Lavori pubblici e dirigente nazionale del Partito democratico, il capogruppo dem in Consiglio comunale, Stefano Palumbo, oltre al consigliere comunale di minoranza, Raffaele Daniele, e il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti.

"Con Fina e il progetto 'Rifare l'Italia' abbiamo stretto un rapporto solido, negli ultimi tempi", ha svelato a NewsTown Benedetti. "Mi ha chiesto di tenere questo incontro per la costituzione, e mi è sembrata un'importante occasione di confronto. Non capisco le polemiche: non si tratta di un incontro dei Comitati per il Si, e non è scritto da nessuna parte che l'appuntamento di domani sia incentrato sulle ragioni di chi è favorevole alla riforma".

Anzi. Benedetti non ha cambiato idea, e resta convinto della fondatezza delle argomentazioni di chi voterà No. "Sono per il No, sia chiaro. Certo, mi scocciano un poco i 'compagni di cordata' ma la sinistra di vocazione comunista si rende conto di dove sta: purtroppo, nel Comitato per il No conta come un passeretto dentro un Tir". Il presidente del Consiglio comunale è favorevole all'abolizione del Senato: "il problema - sottolinea - è la legge elettorale. Il combinato disposto tra l'Italicum e la riforma darebbe vita ad una sola camera di nominati. Ecco perché servirebbe un sistema elettorale proporzionale, come accade in Germania".

Benedetti è per il No, insomma, ma spera in una mediazione possibile "prima dell'appuntamento referendario". In questo senso, "appuntamenti come quello di domani - ribadisce - sono importanti per confrontarsi e raccogliere anche altri pareri".

E sulle polemiche a sinistra, dei Comitati per il No, "non è che si possano invitare tutti" sottolinea, "e magari, intorno al tavolo, ci sarà gente che rappresenta qualcosa in seno alla sinistra cittadina", rivendica.

Non si può nascondere, tuttavia, che le polemiche siano una prima 'spia' delle tensioni che potrebbero scatenarsi in seno al Partito Democratico e, più in generale, alla sinistra, in particolare a L'Aquila, con il progetto ulivista che si vorrrebbe tutelare e difendere. "Per me, il dibattito sulla riforma è un bene", spiega Benedetti. "Farà chiarezza, infatti, sui pesi politici dentro il Pd e sulla direzione politica che il partito intende assumere. Sono problemi positivi, se si affrontano nella giusta maniera. Per essere chiari: non credo che il Movimento 5 Stelle sia una alternativa credibile alla crisi del sistema dei partiti, dunque la soluzione andrà cercata con il confronto e il dibattito".

Ultima modifica il Giovedì, 21 Luglio 2016 12:05

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