Venerdì 22 luglio gli sportelli Equitalia di Avezzano e L'Aquila saranno chiusi nelle prime ore della mattinata per un'assemblea sindacale programmata dalle ore 8 alle ore 10.30.
A comunicarlo è Luca Copersini, della segreteria provinciale della Fisac Cgil.
"In questa fase" afferma il sindacato "è fondamentale per i lavoratori Equitalia far capire all'esterno che non sono loro il nemico, che anche chiudendo Equitalia l'attività di riscossione dovrà comunque essere effettuata, probabilmente con costi ancora maggiori rispetti a quelli attuali".
Di seguito, un documento congiunto firmato dai tre sindacati confederali - Cgil, Uil Cisl - dall'Ugl e dalla Fiba sull'ipotesi, ventilata dal governo, di "chiudere" Equitalia entro il 2018.
Le Organizzazioni Sindacali del settore riscossione tributi, in rappresentanza di tutte le lavoratrici ed i lavoratori delle società del Gruppo Equitalia e di Riscossione Sicilia, che giorno dopo giorno svolgono con coscienza, rettitudine, abnegazione e professionalità il proprio difficile compito nel totale rispetto di norme emanate dal Parlamento Italiano, dichiarano tutto il loro sdegno nel dover continuare ad ascoltare le inesattezze che troppo spesso provengono e vengono divulgate da politici che hanno fatto del populismo il proprio cavallo di battaglia, solo ed esclusivamente a vantaggio di uno spregiudicato arrivismo politico volto alla mera conquista di falsi consensi, poltrone e potere.
È necessario che gli Italiani sappiano che Equitalia oggi opera per lo Stato, e secondo le norme dettate dalle leggi dello Stato per consentire, con i risultati del lavoro dei propri dipendenti, non l'arricchimento privato, ma la raccolta di risorse per finanziare servizi a favore dell'intera collettività. I cittadini devono sapere che, comunque si chiami, occorrerà sempre un ente che svolga questa funzione, e che unendolo, così come da più parti si ipotizza, all' Agenzia delle Entrate, si creerebbe veramente il temuto mostro.
Mantenere la funzione della riscossione distinta dall’attività dagli Enti accertatori consente, oggi, la giusta contrapposizione e terzietà dell’agente a puro vantaggio dei contribuenti.
Il rapporto con il cittadino, già oggi di costante ricerca di corretta informazione e, se possibile, condivisione può essere ulteriormente migliorato, ma per farlo è sufficiente cambiare le regole che governano l'attività di riscossione, ovvero le leggi dello Stato, e consentire un maggiore accesso alle banche dati degli Enti Impositori; certamente non serve, invece distruggere una struttura specializzata e dotata di saperi che ne hanno garantito fino ad ora il funzionamento e risultati in termini di volume di riscossioni.
Se si vuol continuare a riscuotere con giustizia ed equità bisogna trovare modalità diverse per trattare chi è veramente in difficoltà da chi invece evade per scelta e/o professione.
Questa è la proposta del Sindacato che rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori di questo delicato quanto indispensabile servizio alla collettività; la scorsa estate tale proposta è già stata portata all’attenzione delle istituzioni attraverso audizioni presso le Commissioni Finanze dei due rami del Parlamento.
Riteniamo pericolose quanto sbagliate chiacchiere e semplicistici proclami elettorali le posizioni che indicano la sempre più prossima chiusura di Equitalia: una realtà che si fa carico di riscuotere tributi e contributi che non pochi concittadini, sebbene non in condizioni di difficoltà economica “dimenticano “ di pagare spontaneamente dovrà comunque sempre esistere.
Temiamo una riforma che potrebbe creare il “vero mostro” per i cittadini–contribuenti, e nel contempo non risolvere il vero problema del nostro Paese, e cioè quello di un sistema fiscale cieco e incisivo con le fasce più deboli e remissivo ed incerto con i poteri forti.
Questa ipotesi i dipendenti di Equitalia e Riscossione Sicilia non la vogliono e non la accetteranno mai, lottando fino in fondo per far luce e verità sul loro vero ruolo e sui tanti falsi luoghi comuni che, in maniera più o meno consapevole, vengono quasi quotidianamente riproposti.
Continuiamo a batterci con l’obiettivo che il legislatore possa agire al meglio, con consapevolezza, lucidità e sensibilità verso i più deboli e, insieme, lungimiranza rispetto alle esigenze dell’Italia e degli Italiani tutti.