Venerdì, 29 Luglio 2016 16:56

Rocca di Mezzo, il Consiglio dice sì ai 22mila mq di villette sulla piana

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Il Consiglio comunale di Rocca di Mezzo (L'Aquila) dice sì alla mega lottizzazione destinata all'edilizia residenziale che nelle scorse settimane ha infiammato la polemica sull'Altopiano delle Rocche, anticipata da old.news-town.it più di un mese fa [leggi l'articolo].

Il piano di lottizzazione dovrebbe essere realizzato in località Prato della Madonna, ai piedi di Colle Ciaccio, di fatto sulla piana, non lontano dalle "prata", nome noto agli abitanti dei comuni delle Rocche. Le abitazioni, che comprendono un'estensione di 22mila metri quadri e una cubatura di circa 9mila metri cubi, dovrebbero essere realizzate da imprenditori originari del foggiano, proprietari dei terreni sui quali si dovrebbe edificare.

Stamane, in un Consiglio comunale piuttosto teso, hanno votato a favore del progetto il sindaco Mauro Di Ciccio, i due assessori-consiglieri Lucio Benedetti e Lino Scoccia, si sono astenuti i consiglieri della maggioranza - ma ex opposizione [leggi l'articolo] - Francesco Benedetti e Leucio Benedetti. Unico a votare contro, il consigliere di opposizione ed ex sindaco Emilio Nusca. Assente al momento del voto, invece, l'altro consigliere di opposizione Giuseppe Argentieri, il quale ha fatto verbalizzare il suo "rifiuto al voto", perché a suo dire si sarebbe dovuto convocare prima un "consiglio straordinario aperto alla cittadinanza e alle associazioni ambientaliste".

Il parere favorevole dell'assise scaturisce, secondo quanto spiegato dalla giunta, anche dalle eventuali richieste di risarcimento da parte dei proprietari dei terreni, che graverebbero sulle casse comunali. La volontà politica dell'amministrazione comunale più importante dell'altopiano, dunque, è quella di permettere la costruzione delle villette.

Assolutamente legittimo dal punto di vista procedurale, perché la lottizzazione è prevista nel Piano di fabbricazione - l'unico attuale strumento di regolazione urbanistica di cui è dotato il Comune, non essendo mai stato approvato il Piano regolatore generale (Prg) - e nel 2014 ha passato il vaglio della Valutazione di impatto ambientale (Via).

Nonostante il voto favorevole dell'amministrazione Di Ciccio, però, sono tanti e spinosi gli ostacoli che dovranno superare i sostenitori del progetto: il Parco regionale Sirente Velino, infatti, ha dato parere negativo (in quanto incompatibile con le norme transitorie di salvaguardia). E' inoltre aperta poi una infrazione europea sulla lottizzazione, che interverrebbe anche sulla eventuale autorizzazione paesaggistica, alla quale viene subordinato a cascata anche il nulla osta della Soprintendenza.

Ma, come abbiamo già sottolineato nel giugno scorso, il vero problema - politico, ancor prima che tecnico - è l'adozione del nuovo prg a Rocca di Mezzo. L'attuale Piano di fabbricazione è di fatto "fuori legge" da decenni (ossia da quando è stata approvata la legge sui prg) e regola l'urbanistica di un luogo bellissimo, turistico e "ambito", in modo del tutto inadeguato e obsoleto.

Il nuovo piano regolatore, infatti, che già dalla legislatura di Nusca (con lo stesso Di Ciccio vice sindaco) escluderebbe tutte le nuove lottizzazioni, compresi i 22mila mq ai piedi di Colle Ciaccio. Solo che, al momento, non è adottato: scritto dall'urbanista aquilano Marcello Vittorini su mandato dell'allora sindaco Giovanni Cocciante, nel 2002 fu approvato il suo progetto preliminare, concluso poi nel 2007.

Dal 2007 sono stati persi cinque anni per l'approvazione e l'adozione. Solo nel 2012, l'allora sindaco Nusca, alla scadenza del suo secondo mandato, riuscì a passarlo in Regione e a far nominare l'attuale commissaria ad acta per l'approvazione.

Da allora, il prg "latitante" ha permesso lo "sfruttamento" del Piano di fabbricazione. Come nel caso dell'insediamento approvato, che sarebbe l'unico in quella zona di un altopiano già saturo di case vuote e disabitate.

Ultima modifica il Venerdì, 29 Luglio 2016 17:56

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