Il Consiglio comunale dell'Aquila è tornato a riunirsi stamane, nell’Aula Consiliare 'Tullio De Rubeis'.
All’ordine del giorno, la discussione sulle proposte deliberative riguardanti l’adeguamento delle tariffe Tari (Tassa sui rifiuti urbani), la variazione di assestamento generale e la salvaguardia di Bilancio, relativamente all’esercizio finanziario 2016.
Con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra - 18 si, 7 no - si è arrivati finalmente all'approvazione del bilancio vero e proprio, seppure alla fine di agosto, con l'ennesimo, colpevole, ritardo: l'assestamento, infatti, modifica il documento finanziario lacrime e sangue che la Giunta aveva istruito in attesa del sospirato e sofferto trasferimento dei fondi attesi dal Governo a compensazione delle maggiori spese e delle minori entrate supportate dal Comune dell'Aquila nel post-terremoto.
Ricorderete il lungo tiro alla fune con il Governo Renzi per reperire le risorse necessarie a chiudere il documento finanziario: per la prima volta, l'esecutivo non aveva apposto neppure un euro a compensazione delle maggiori spese e delle minori entrate sopportate dal Comune dell'Aquila nel post-terremoto. All'ultimo respiro, si arrivò all'approvazione del previsionale, un bilancio tecnico, lacrime e sangue come detto, con la promessa dell'esecutivo che sarebbero arrivati 16 milioni (8 in meno dei 24 richiesti) col Decreto Enti locali. Con l'assestamento, venne spiegato allora, sarebbe stato varato il bilancio 'vero e proprio', con il decreto che, nel frattempo, avrebbe completato l'iter di approvazione.
Il decreto, in effetti, è stato approvato, e i 16 milioni garantiti, ma il diavolo, si sa, si nasconde nei dettagli. Alla pubblicazione dell'atto in Gazzetta ufficiale, ecco la sorpresa: nessuno si accorge che all'articolo 3, nero su bianco, viene scritto che il contributo è destinato "al ristoro per le entrate tributarie delle tasse per la raccolta di rifiuti solidi urbani afferenti agli esercizi precedenti al 2016".
E' il termine precedenti a scatenare un putiferio. Una semplice parolina, infatti, rende impossibile, per l'amministrazione, coprire con i soldi del Governo la spesa per il contratto di servizio con Asm da 14.5 milioni di euro, di cui 3, appunto, sarebbero dovuti provenire dalle risorse assicurate dall'esecutivo.
Lo sbaglio poteva significare un ulteriore aumento della Tari del 27%: un vero e proprio salasso per gli aquilani, per le famiglie e, in particolare, per gli esercizi commerciali, considerato che la tassa è stata già aumentata del 23%. Per evitarlo, è iniziata un'altra battaglia politica per emendare l'articolo 3: dunque, in fase di conversione del Decreto alla Camera è stato approvato l'emedamento istruito dal deputato Antonio Castricone (Pd) che ha chiesto e ottenuto venissero definitivamente soppresse le parole "afferenti agli esercizi precedenti al 2016".
Non c'era il tempo tecnico, però, per l'ulteriore, e necessario, passaggio in Senato che ha votato la conversione del Decreto oltre i termini stabiliti per approntare eventuali adeguamenti alla Tari. Così, per evitare un ulteriore inasprimento della tariffa sui rifiuti, la maggioranza aveva deciso di far mancare il numero legale al Consiglio comunale del 29 luglio scorso.
Ecco dunque la diffida, l'ennesima, del Prefetto Francesco Alecci, pervenuta il 3 agosto, che ha imposto al Consiglio, pena lo scioglimento, di votare l'assestamento di bilancio entro e non oltre i venti giorni dalla notifica. Giusto il tempo necessario alla conversione definitiva del Decreto Enti locali emendato e alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, con il Consiglio comunale che è stato riconvocato stamane per la sospirata approvazione dell'assestamento, il bilancio vero e proprio, come detto.
Sono stati approvati, altresì, una serie di emendamenti. In particolare, tre proposte di modifica, a firma del sindaco Massimo Cialente, sono finalizzate, rispettivamente, all’acquisizione di un fondo regionale di 9 milioni di euro da destinare ad attività di sostegno e assistenza sociale in favore di categorie svantaggiate, alla previsione di uno stanziamento di complessivi 7 milioni 125mila euro per l’esercizio 2016, e di 5 milioni 835mila euro per quello successivo, da destinare all’attività turistica e al rilancio del Centro turistico del Gran Sasso, e la destinazione di una somma di 33mila 328 euro, proveniente dall’Amministrazione dei beni separati di uso civico di Collebrincioni, da destinare, per volontà della stessa Asbuc, al ripristino del bosco di San Giuliano, a seguito dell’incendio che a suo tempo lo aveva danneggiato.
Un emendamento a firma del consigliere Ettore Di Cesare (Appello per L’Aquila che vogliamo) prevede di destinare, invece, circa 47mila euro al cosiddetto “Baratto Amministrativo”, grazie al quale è possibile, per cittadini in condizione di comprovata difficoltà economica e impossibilitati al pagamento di tributi, compensare tale morosità con lo svolgimento, a titolo gratuito, di lavori di manutenzione ordinaria, sfalcio dell’erba e cura del decoro urbano, in favore della collettività.
Ulteriori emendamenti, a firma del consigliere Stefano Palumbo (capogruppo Pd), prevedono lo stanziamento di complessivi circa 500mila euro da destinare a spese per arbitraggi e risarcimenti (200mila euro), Perdonanza Celestinina (80mila euro), fornitura e posa in opera di palchi (180mila euro), rimborsi per spese legali sostenute dai dipendenti (50mila euro). Previsti, inoltre, stanziamenti di 1 milione 468mila euro per demolizioni e rimozioni di macerie e di 1 milione 170mila euro per attività di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma, oltre a un incremento di 178mila 506euro per l’annualità 2016, e di altrettanti per le due successive annualità, per sostenere la collaborazione tra Comune dell’Aquila, Ufficio speciale per la Ricostruzione (Usra) e Servizio elaborazione dati (Sed) finalizzata alla sviluppo delle Banche Dati.
In apertura dei lavori, il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti è intervenuto per ringraziare i promotori di una donazione in favore del Comitato Perdonanza. "Desidero rivolgere un sentito ringraziamento – ha dichiarato Benedetti – ad Alessandra, Giorgio e Riccardo Lopardi. Grazie alla loro sensibilità e generosità abbiamo infatti ricevuto un contributo, per noi preziosissimo, che sarà destinato a supportare le iniziative che, nell’ambito della Perdonanza Celestiniana, vedono un coinvolgimento del Consiglio comunale. Un atto spontaneo e significativo, quello della famiglia Lopardi, che dimostra un attaccamento encomiabile alla nostra città e alla sua principale manifestazione”.