In questi giorni di 'Festa dell'Unità', "affrontiamo temi che sono diventati finalmente prioritari, nell'agenda politica del Governo e del Parlamento. Prevenzione, antismica, terremoti: vogliamo mettere a frutto la nostra esperienza per tentare di dare un sostegno alle nuove situazioni che si sono, purtroppo, determinate, evitando si ripetano gli errori commessi qui a L'Aquila".
A dirlo è la senatrice democrat Stefania Pezzopane che rilancia, ai nostri microfoni, il messaggio che la Festa aquilana vorrebbe veicolare: non esistono modelli di ricostruzione, esistono tuttavia delle buone prassi che possono contribuire alla stesura, attesa da tempo, di un testo unico per la gestione delle calamità naturali. "E' necessario adeguare la normativa nazionale - aggiunge - per non ritrovarci sempre all'anno zero, sempre impreparati, come se questo Paese non avesse già dovuto sopportare dei terremoti, in passato".
All'indomani del sisma del 24 agosto scorso, il premier Matteo Renzi ha lanciato la proposta di un grande piano pluriennale di messa in sicurezza del territorio, "una scommessa non per i prossimi mesi ma per i prossimi anni - ha spiegato Renzi - un lavoro che non deve dare risultati domattina ma che rappresenti un'opera di vera prevenzione e serietà". Una scommessa infrastrutturale "che tenga insieme interventi sulle scuole, bonifiche, banda larga, dissesto idrogeologico, periferie, impianti sportivi, tutto articolato insieme per un progetto complessivo che abbia linee guida chiare e una regia di insieme".
"In Parlamento, stiamo mettendo mano al provvedimento 'Casa Italia'", sottolinea Pezzopane. "E' chiaro che il progetto interesserà più generazioni, come ha chiarito anche Renzo Piano in una recente intervista. Prendiamo atto che nessun Governo l'ha fatto, prima d'ora: serviranno due o tre generazioni, ma se mai si inizia mai avremo un Paese in sicurezza".
Pezzopane, però, annuncia possibili misure già in Legge di Stabilità: "Stiamo ragionando su una sorta di 'Sisma Bonus', parallelo all'Eco Bonus che è andato molto bene, per agevolare i singoli privati ad intervenire sull'adeguamento sismico delle abitazioni". Si parla di un contributo a fondo perduto del Governo fino al 50% delle spese sostenute. "Sicuramente lieviterebbero i costi di ristrutturazione, dovesse il singolo cittadino decidere di procedere all'adeguament: è vero anche, però, che troppo spesso le famiglie preferiscono un abbellimento estetito dell'abitazione, magari un terrazzo piuttosto che una vasca idromassaggio, senza pensare che, in caso di calamità, la casa potrebbe trasformarsi in una tomba".
E' una questione culturale, ribadisce Pezzopane, "e il Governo può e deve fare la sua parte sostenendo le spese d'adeguamento sismico, come già accaduto con l'Eco Bonus per l'efficientamento energetico".
La senatrice del Partito Democratico non si sottrae, poi, alle polemiche delle ultime ore, alimentate da chi, come Alexandra Coppola - responsabile regionale dell'organizzazione del Pd e componente della direzione nazionale -, ha lamentato l'assenza di un dibattito, in seno alla 'Festa dell'Unità' dell'Aquila, sulle ragioni del Referendum Costituzionale. "Non c'è festa regionale o nazionale che io conosca senza uno straccio di dibattito sul referendum", l'affondo di Coppola. "Anche solo un confronto tra le ragioni del 'Si' o del 'No'. Niente. E non dite che ci sono solo iniziative sulla ricostruzione perché non è così: c'è anche il meritorio incontro sulla memoria storica e sulla resistenza. Uno spazietto per parlare di questo piccolo ed insignificante appuntamento del referendum costituzionale si poteva trovare", ha aggiunto.
"Personalmente, quando si è tenuta la riunione organizzativa per decidere i temi della Festa dell'Unità, ho chiesto ci fosse anche un confronto sul referendum", chiarisce Pezzopane. "Ne sto facendo moltissimi, anche e soprattutto con persone che la pensano diversamente da me. Essendo una festa nazionale su prevenzione del rischio sismico e sicurezza, tuttavia, i giovani dirigenti del partito - cui forniamo degli input, ma che poi agiscono in autonomia - hanno preferito escludere l'argomento. Approfitto dei vostri microfoni per annunciare, comunque, che abbiamo già fissato per i primi di ottobre un incontro con il senatore Pietro Ichino sulle ragioni del Si".
Non è un mistero che il referendum molto dirà, a livello locale, sulle elezioni amministrative della primavera 2017. La coalizione di centrosinistra, infatti, potrebbe frantumarsi, divisa tra le piazze del no e del si, e anche dentro il Pd potrebbero consumarsi spaccature inattese. "Mi auguro proprio di no: rispetto moltissimo, e ascolto con attenzione, gli esponenti del 'No'. E mi auguro che loro facciano lo stesso. Abbiamo posizioni diverse all'interno del centrosinistra e addirittura in seno al Pd ci sono persone che voteranno contro la riforma, questo non esclude però che si possa stare in una stessa casa, in una stessa stanza di lavoro progettuale per L'Aquila. Guardo al referendum con molta serenità: se poi si vogliono necessariamente accentuare i toni di scontro, per altre ragioni, chiunque dovesse enfatizzare le differenze se ne assumerà la responsabilità. Il referendum chiamerà gli elettori ad esprimersi su una riforma votata dal Parlamento: il progetto per L'Aquila non viene certo meno per una differenziazione sul voto costituzionale".
Pezzopane ribadisce, quindi, l'intenzione di proseguire l'esperienza parlamentare, tirandosi fuori dalla corsa alla candidatura in vista delle amministrative. "Mi sono messa a disposizione del Partito Democratico per aiutare ad individuare una soluzione unitaria, forte, vincente, che possa consentire di proseguire il buon lavoro fatto da Massimo Cialente e dalla sua squadra, innovando allo stesso tempo, creando nuove aspettative, nuove speranze in città e nella nostra comunità. E' un lavoro di supporto, lo faccio con molta serenità: visto che non sono in gioco, ho chiesto di farmi giocare per tutti".