"Esprimiamo la nostra condivisione e il nostro totale sostegno rispetto alle scelte politiche e di organizzazione della Festa dell'Unità. Il successo delle prime due giornate della festa ne conferma la bontà. Si è trattato di un successo eclatante di pubblico e partecipazione, ma anche una chiara dimostrazione della possibilità di discutere e approfondire temi al centro del dibattito pubblico nazionale, come la prevenzione e la ricostruzione, temi su cui la nostra città tanto ha imparato e su cui è un dovere civile reclamare spazio e ascolto dai decisori nazionali".
Si apre così una nota congiunta degli esponenti nazionali, regionali e cittadini del Partito Democratico dell'Aquila. A rappresentare la risposta dei democrat alle polemiche degli ultimi giorni, alimentate, in particolare, dalle burrascose esternazioni del Presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti.
"Dal dibattito della prima giornata della Festa sono emerse indicazioni importanti sulle misure da intraprendere: misure di carattere pubblico ma anche fiscale, come la replica dello strumento degli ecobonus per la messa in sicurezza delle abitazioni dai terremoti", viene sottolineato nella nota. "Nella giornata di ieri si è parlato invece di associazionismo, solidarietà, partecipazione, con un confronto tra l’esperienza aquilana del post – sisma con quella marchigiana e laziale".
Gli esponenti democrat si dicono certi che la scelta dei temi, "peraltro avvalorata dal riconoscimento del Pd dell'evento al rango nazionale", segni un "importante e necessario salto di qualità: ci siamo accorti nelle scorse settimane, dopo il terribile sisma che ha colpito il Centro Italia, quanto il nostro sforzo, nel post sisma aquilano, sia percepito sul palcoscenico nazionale in maniera distorta, associato esclusivamente alle contraddizioni causate dall'imposizione della realizzazione del Progetto Case. Questo dipende evidentemente anche da una certa abitudine e coazione del nostro discorso politico al basso cabotaggio, alla impellenze personali e locali, alla cura esclusiva delle piccole ambizioni personali e del presenzialismo senza costrutto. Una tendenza che dobbiamo invertire".
E in queste parole sta la risposta alle affermazioni di Benedetti che, in effetti, non ha sottoscritto la nota, come prevedibile. Non solo. La sensazione è che il documento rappresenti, anche e soprattutto, un attestato pubblico di fiducia verso la giovane classe dirigente del partito, e verso il segretario cittadino Stefano Albano in particolare che, infatti, non è tra i firmatari del documento, in un momento decisivo per la vita politica cittadina.
A firmarlo, invece, la senatrice Stefania Pezzopane, il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il sindaco Massimo Cialente, gli assessori Emanuela Di Giovambattista, Pietro Di Stefano e Maurizio Capri, il capogruppo Pd in Consiglio comunale Stefano Palumbo, il vice capogruppo Tonino De Paulis, i consiglieri Alì Salem, Antonio Nardantonio, Sergio Ianni, Giorgio Spacca, Antonella Santilli, Antonello Bernardi, Alessandro Mucciante, il presidente provinciale del PD L'Aquila Fabio Ranieri, il segretario provinciale GD Mario Schettino, il segretario comunale GD Roberto Moretti.
La replica di Carlo Benedetti
Non ha tardato ad arrivare la replica di Carlo Benedetti, poche righe affidate, ancora una volta, a Facebook.
"Sono contento" scrive il presidente del Consiglio comunale sul suo profilo "che in molti abbiano sentito il dovere di dare ,spontaneamente la fiducia al Segretario cittadino che si e' sentito messo in discussione dalla Stampa cittadina e da molti cittadini normali incuriositi dalla pubblicazione di un mio post".
"Apprezzo anche la liturgia di tipo sovietico che ha accompagnato l'iniziativa che, anche per questo, ritengo lodevole! Sono convinto" conclude Benedetti "anche io che il Festival quest'anno sarà un successo politico ed anche economico giacché il medesimo è,in ultima analisi, uno strumento di finanziamento!".