Sembrava sul punto di ricucirsi la spaccatura tra il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti e il segretario del Pd cittadino Stefano Albano.
Da programma della Festa dell'Unità, Benedetti avrebbe dovuto aprire il dibattito sullo sviluppo della città territorio. Si è tentato di convincerlo fino all'ultimo a partecipare, "ho ricevuto diverse chiamate" ha confermato il Presidente del Consiglio a NewsTown, ma non si è presentato al Parco del Castello, "non è proprio il momento".
E' chiaro che la polemica delle ultime ore ha lasciato ferite che sarà difficile far rimarginare, tanto da aver spinto gli esponenti democrat aquilani, dalla senatrice Stefania Pezzopane al vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, dal sindaco Massimo Cialente al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, passando per assessori e consiglieri comunali, a firmare una sorta di 'atto di fiducia' verso il segretario cittadino.
Un documento - quello diffuso dal Pd - che sembra chiudere le porte del partito 'in faccia' al Presidente del Consiglio comunale. In realtà, si è trattato di un atto necessario a ricomporre i pezzi, in un momento così importante, a qualche mese dalla campagna elettorale per le amministrative del 2017. I problemi, però, ci sono, sul tavolo di una discussione che il Pd dovrà affrontare nelle prossime settimane: non è un mistero per nessuno, lo scriviamo da tempo, che gli attuali uomini di governo, e non solo Benedetti, vorrebbero una continuità dell'azione amministrativa che significherebbe la conferma, se non la promozione in altri ruoli, per chi, in questi dieci anni, ha dato fiato e gambe alle Giunte di centrosinistra. Al contrario, la giovane classe dirigente del partito lavora, da tempo, per un rinnovamento necessario, nella continuità di una coalizione che si vorrebbe comunque ben ancorata entro il perimetro del centrosinistra se non più estesa, alle forze civiche che la città ha saputo esprimere in questi anni. A dire che l'affondo di Benedetti, a qualche ora dall'apertura della Festa dell'Unità, l'ultima dell'era Cialente, non ha sorpreso e, tra l'altro, non è la prima volta che il Presidente del Consiglio comunale si lascia andare ad esternazioni che sanno di chiari messaggi politici al partito. Difficile immaginare sarà l'ultima.
Un documento necessario, dicevamo: sta di fatto che il malumore di Benedetti per la gestione della festa è di altri, in seno al partito, seppure tutti abbiano inteso firmarlo. E' percepibile, tuttavia, l'imbarazzo di alcuni, e il tentativo, di altri, di ricomporre la spaccatura, almeno agli occhi dell'opinione pubblica.
"E' un momento un po' complicato", ha riconosciuto ai nostri microfoni il vice capogruppo Pd in Consiglio comunale, Tonino De Paolis. "La Festa è stato un appuntamento importante, si è fatto un buon lavoro ma come ho avuto già modo di dire al segretario Albano si poteva coinvogere meglio il gruppo consiliare e il partito nel suo complesso. Qualche errore è stato fatto: alcune perplessità di Benedetti sono condivise. Il Presidente del Consiglio comunale sbaglia, però, a porre problemi personali che non dovrebbero esistere in seno ad un partito come il nostro".
Ci sono differenze politiche, sottolinea De Paolis, "ma è anche giusto ci siano. Il gruppo ha rinnovato il suo impegno sul lavoro portato avanti in questi anni: si è discusso di ricostruzione, in questi giorni, di prevenzione del rischio sismico, di centro storico, problemi importanti su cui abbiamo lavorato tantissimo, a cominciare proprio da Benedetti cui, come gruppo Pd, rinnoviamo la stima e la fiducia. Sulle differenze politiche, faremo un confronto all'interno del partito e avremo modo di chiarirci".
"Vorrei sottolineare l'importanza della festa, innanzitutto", ha aggiunto l'assessore Maurizio Capri. "In questi giorni, si è parlato di tutto meno che di un appuntamento molto partecipato che è andato benissimo. La questione Benedetti non esiste: si sta creando più che altro a livello mediatico", ha provato a spiegare Capri, in modo davvero poco credibile.
"Ci sono stati contrasti ma non legati a questioni sostanziali: mi sono sembrati, piuttosto, malintesi sull'organizzazione della festa, sui temi da portare in discussione. Benedetti forse lamenta un mancato coinvolgimento sui contenuti dell'appuntamento: non si è trattato di una esclusione, però. E' il partito ad essere preposto a queste scelte, altri, me compreso, hanno impegni d'amministrazione. Mi auguro che nelle prossime ore ci sia l'opportunità di chiarire questi aspetti, scindendo i ruoli e le responsabilità del partito da quelli degli amministratori".