Venerdì, 14 Ottobre 2016 10:03

Ctp, un anno dopo. Aplcv: "La partecipazione? Facciamola al bar"

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Un anno fa nascevano i Consigli Territoriali di Partecipazione (CTP).

A ricordarlo, ed in effetti è più che necessario, è il gruppo consiliare di Appello per L'Aquila che vogliamo. "Evidenziammo subito - si legge nella nota - la necessità di integrare il Regolamento approvato dal Consiglio comunale con misure improntate alla trasparenza e al coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini residenti: un tentativo di recuperare il tiepido interesse già manifestato con la scarsa affluenza alle urne elettorali. Per costruire una partecipazione informata e attiva, del resto, non è sufficiente calare dall’alto organismi che di partecipativo hanno solo il nome. La sostanza si misura dall’attenzione dei cittadini alla discussione dei problemi collettivi e soprattutto dalla capacità di incidere nelle sorti della comunità".

Per questo, Aplcv aveva chiesto innanzitutto che a scadenze fisse e almeno mensili le sedute venissero convocate in forma aperta, "ossia con possibilità di intervento da parte delle cittadine e dei cittadini, per la discussione di proposte e istanze da rivolgere agli organi comunali. Davamo per scontato, poi, che convocazioni, sedute e verbali delle stesse venissero resi pubblici. Un eccesso di fiducia, evidentemente".

Nel mese di dicembre, con un ordine del giorno presentato al CTP L’Aquila centro, che lo ha approvato all’unanimità, il gruppo è tornato a chiedere l’ovvio: facilitare la presenza delle cittadine e dei cittadini ai lavori dei CTP, dando adeguata e tempestiva comunicazione delle sedute, "a cominciare dal sito istituzionale del Comune dell’Aquila. Condizione necessaria e tuttavia non ancora sufficiente a favorire l'interesse della popolazione e il coinvolgimento sulle problematiche del nostro territorio. Per coltivare e diffondere le pratiche della partecipazione sarebbe infatti essenziale che tali attività prevedessero dei meccanismi di feedback: la cittadinanza attiva, consapevole e “partecipativa” riesce ad incidere nelle decisioni? E in che misura? Le proposte, magari in conflitto con le idee dell’Amministrazione, vengono discusse? E come e quanto vengono accolte? Insomma i CTP in quanto istituti partecipativi previsti dall'Amministrazione funzionano oppure no?".

Risposte non sono arrivate. Anzi. "Ad oggi, a un anno dall’elezione dei CTP, sul sito del Comune dell’Aquila non c’è traccia delle convocazioni e dei verbali delle sedute, reperibili nella migliore delle ipotesi, sui social network. Figuriamoci se è dato sapere quali e quante iniziative vengono proposte ed eventualmente accolte! Ai cittadini più curiosi, se e quando capita l’occasione, non rimane che affidarsi ai racconti o all’interessamento del consigliere vicino di casa, nel solco dei più tradizionali rapporti personalistici. Per la serie, la partecipazione?! Facciamola al bar".

 

Ultima modifica il Venerdì, 14 Ottobre 2016 10:15

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