Mercoledì, 16 Novembre 2016 16:12

Vertenza Intecs, Palumbo: "Città e politica indifferenti"

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"Preoccupa l’indifferenza con cui la città e gran parte della politica sembra accettare la perdita di un importante centro di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Ict, come se non fosse chiaro a tutti che il rilancio economico della nostra città non può che passare dalla valorizzazione dei settori ad alto contenuto tecnologico, dall’innovazione dei processi e dalla ricerca".

Stefano Palumbo, capogruppo del Partito democratico al consiglio comunale dell'Aquila, commenta così, in una nota, la notizia del licenziamento di 70 dei 98 dipendenti della sede aquilana della Intecs.

"La Intecs" afferma Palumbo "apre una procedura di licenziamento collettivo per 70 lavoratori della sede aquilana,  già da 2 anni in regime di cassa integrazione straordinaria, mentre assume nelle sedi di Napoli, Roma, Pisa e Milano. E’ una scelta aziendale chiarissima seppur difficile da comprendere, essendo proprio L’Aquila l’unica realtà in grado di garantire incentivi legati al rilancio economico post-sisma, e che rappresenta purtroppo l’atto finale di un lento e graduale processo di depauperamento del polo elettronico aquilano, una volta vero volano economico della città".

"Occuparsi del destino di 70 famiglie" prosegue Palumbo "rappresenta ora la priorità assoluta e in tal senso l’accordo siglato dalle organizzazioni sindacali con la Regione per il recupero dei lavoratori di Intecs all'interno delle imprese attratte dal 4% dei fondi della ricostruzione destinati alle attività produttive è un primo passo importante; preoccupa tuttavia l’indifferenza con cui la città e gran parte della politica sembra accettare la perdita di un importante centro di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’Ict, come se non fosse chiaro a tutti che il rilancio economico della nostra città non può che passare dalla valorizzazione dei settori ad alto contenuto tecnologico, dall’innovazione dei processi e dalla ricerca.

"Le condizioni di svantaggio strutturale stratificatesi nel tempo nel sud del paese" continua la nota "e che nella nostra città sono aggravate dalle difficoltà legate al post sisma, possono essere superate solo investendo sul capitale umano, salvaguardando le competenze esistenti e formando nuove professionalità. E’ l’unica strada per affrontare le sfide e le opportunità della quarta rivoluzione industriale, la cosiddetta industria 4.0, quella dell’internet delle cose e dei big data, un tema su cui il governo punta di investire circa 13 mld nell’arco di 7 anni e i cui effetti non saranno limitati all’economia digitale, ma produrranno un effetto moltiplicatore anche sull’economia locale e quindi sul mercato del lavoro. Oggi" conclude Palumbo "a rischio non sono solo 70 posti di lavori, ma un importante pezzo di questo puzzle".

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