Martedì, 17 Gennaio 2017 12:21

Cialente non si nasconde: auspica una coalizione 'ulivista' e Lolli candidato

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L'aveva chiarito ieri, commentando il risultato del Governance Poll che gli attribuisce ancora un 56% dei consensi: "Il risultato, molto lusinghiero e di cui sono grato ai miei concittadini, non appartiene solo a me; a mio avviso è legato, dopo dieci anni, al grande lavoro compiuto, in condizioni di difficoltà estreme, dall'intera coalizione ulivista di centro sinistra, dagli assessori e dai consiglieri comunali che, in questi anni, hanno governato con me la città".

Un'indicazione politica chiara.

Aveva aggiunto, poi, che "l'analisi del risultato può essere utile anche ai fini del dibattito che si sta sviluppando nel centrosinistra in vista delle elezioni amministrative. In molti, sono preoccupati di segnare il più possibile una discontinuità rispetto a questi dieci anni di governo, forse per avallare soluzioni inattese e altrimenti poco giustificabili. Non credo però che la maggioranza dei cittadini non apprezzi l'alleanza ulivista di centrosinistra, né che rigetti tutto ciò che in questi dieci anni di lavoro disumano abbiamo realizzato o comunque messo in cantiere".

Massimo Cialente ha preso posizione con chiarezza, nel merito del dibattito emerso in seno al centrosinistra cittadino. "Ogni rinnovo di legislatura impone un contestuale aggiornamento del programma politico e strategico - riconosce - preservando, però, quanto vi è stato di positivo". Come a dire che sarebbe un errore pensare ad una discontinuità con la sua amministrazione e che il perimetro della coalizione non può certo prescindere dalla vocazione 'ulivista' preservata in questi anni; concetti ribaditi stamane, nel 'mattino' di Radio L'Aquila 1. "Dove c'è Ulivo si vince", ha ribadito Cialente; "vi si riconoscono, infatti, i cattolici democratici, i moderati, e così gli elettori di sinistra".

Continuità dunque, e coalizione ulivista: in questo senso, il sindaco uscente vede come successore Giovanni Lolli, e non lo nasconde affatto. "Abbiamo molte risorse, tanti giovani preparati che ancora devono farsi però: in Giunta siede Emanuela Di Giovambattista, che è giovanissima ma bravissima, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Stefano Palumboè altrettanto bravo, e così il segretario cittadino, Stefano Albano; c'è poi la generazione dei cinquantenni, e penso a Carlo Benedetti e Americo Di Benedetto. In seno al Partito Democratico vedo risorse straordinarie, come nel centrosinistra, allargando lo sguardo. Alla luce della mia esperienza, però, credo che servirebbe una figura come quella di Giovanni Lolli".

Per due motivi, spiega Cialente ai microfoni di Radio L'Aquila 1: "Innanzitutto, serve una figura politica 'forte', capace di dare del 'tu' ai livelli nazionali e di garantire ai più giovani di crescere; e poi, Lolli è l'unico che può essere sostituito nel suo incarico attuale. Al contrario, Pierpaolo Pietrucci non potrebbe essere sostituito e, al momento, perdere un consigliere regionale sarebbe un problema; con questo meccanismo elettorale, infatti, l'assise si compone di super consiglieri comunali che badano soltanto agli interessi del proprio collegio: c'è un consigliere espressione della Marsica, un altro della Valle Peligna, un altro ancora di Sulmona e così via, dal vastese a Lanciano. Non c'è nessuno - eccetto Lolli - che mostri la capacità di uno sguardo regionale: messa così, perdere il Consigliere espressione dell'aquilano sarebbe rischioso; Lolli, invece, potrebbe essere sostituito, seppure stia svolgendo un incarico fondamentale".

Dunque, Cialente ha voluto ricordare - maliziosamente - che rinunciò alla candidatura alle Europee, "seppure avessi sondaggi che mi davano al 40%, con un 22% degli elettori che avrebbe votato sicuramente per me e il 18% che probabilmente l'avrebbe fatto", perché una volta eletto avrebbe dovuto dimettersi entro 30 giorni, lasciando la città commissariata, "e la mia città, il mio impegno venivano prima di tutto".

Più chiaro di così.

Non è mancato uno sguardo al futuro: "Dipenderà dagli aquilani", ha sottolineato Cialente; "sta di fatto che continuerò comunque a fare politica".

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