"L'obbiettivo di Forza Italia per L'Aquila è quello di una coalizione 'civico-politica' alternativa all'attuale amministrazione comunale guidata dal PD e da una sinistra retrograda. Le azioni messe in campo soprattutto nell'ultimo periodo si sono intensificate e mirano proprio a questo".
A dichiararlo è il coordinatore comunale dei forzisti, Stefano Morelli, che, a ventiquattro ore dalla conferenza stampa di Giancarlo Silveri, apre all'ex manager Asl: "Seguiamo con grande interesse l'iniziativa proposta, che è in linea con gli obiettivi e le finalità di Forza Italia; naturalmente, da qui a breve sarà necessario elaborare un programma che potrà dare concretezza all'azione politica e quindi una rinnovata speranza per L'Aquila, oggi ripiegata su sé stessa anche a causa del terremoto. Purtuttavia appaiono evidenti le responsabilità, da parte di chi ci ha governato, in termini di mancate occasioni: di lavoro per i giovani, di condizioni favorevoli per gli studenti, per gli anziani ed in generale per tutte le famiglie. Per tutti coloro che per necessità o per passione, con coraggio, hanno scelto di restare".
Dunque, svela Morelli, "gli impegni dei prossimi giorni saranno la definizione del programma e l'individuazione del miglior candidato Sindaco per attuarlo".
A dire che è condivisa l'idea di una coalizione 'civico-politica' larga - anche per mettere all'angolo i 'salviniani' che, da tempo, chiedono primarie di coalizione che le altre forze di centrodestra, però, non concederanno - capace di tenere insieme Forza Italia, Fratelli d'Italia, Nuovo Centro Destra, Udc, e altre esperienze civiche, ma non è detto (ancora) che il candidato sindaco sarà lo stesso Silveri: resta in corsa, infatti, anche Pierluigi Biondi che, giusto ieri, ha polemizzato per mezzo stampa col manager Asl che aveva definito la sua candidatura di 'nicchia'.
Biondi è forte del sostegno di Fratelli d'Italia e mantiene legami ben saldi con influenti esponenti di Forza Italia; ha già chiarito, però, che se i forzisti dovessero puntare su Silveri, si presenterebbe, comunque, da candidato sindaco di una coalizione di destra. Insomma, i giochi sono tutt'altro che fatti: difficile credere, però, che il centrodestra cittadino possa davvero presentarsi con tre candidati; significherebbe condannarsi alla sconfitta.