Aria di burrasca, in seno al centrosinistra.
Invece di chiarirsi, gli scenari politici - infatti - si complicano di ora in ora, con effetti che, al momento, sono difficili da prevedere.
Sulle colonne del quotidiano 'Il Centro', il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ha 'ufficializzato' la volontà di scendere in campo, in vista delle amministrative. "Tutto spinge nella mia direzione", si è lasciato sfuggire, sull'onda del sondaggio Ipsos svolto nei giorni scorsi e che il Partito Democratico, ai livelli cittadini e regionali, ha però negato di aver commissionato.
Stando alle indiscrezioni del quotidiano d'Abruzzo, Pietrucci sarebbe risultato "il più votato", il "candidato ideale" del centrosinistra; per questo, si starebbe lavorando alla sua investitura, con Americo Di Benedetto che accetterebbe la poltrona di vice sindaco e l'incarico, da centinaia di migliaia di euro, all'Ersi, l'Ente regionale per il servizio idrico integrato. Voce che nei corridoi della politica circola da mesi e che ha trovato linfa alla pubblicazione del bando, con tempi piuttosto sospetti, in effetti.
"In questa fase, propendo per l’unione piuttosto che per la concorrenza", ha sottolineato il consigliere regionale; "è necessario assumersi responsabilità a tutti i livelli. Occorrono generosità e disponibilità, anche a costo di rinunciare a posizioni di privilegio e laute indennità, per il bene collettivo. Vivo la politica con spirito di sacrificio: il ruolo di sindaco dell’Aquila è strategico. Bisogna dare respiro a un progetto decennale, di lungo corso. Gli eventi delle ultime settimane confermano quanto il nostro territorio abbia bisogno di una guida salda. L’Aquila non è una città tra le tante dove si andrà a votare".
"Dobbiamo operare tutti con coesione e senso di responsabilità ed evitare divisioni", l'appello. Che non è stato raccolto, però, dal presidente della Gran Sasso Acqua; Di Benedetto che, qualche giorno fa, aveva ribadito ai nostri microfoni la richiesta di primarie vere, ha chiarito a 'Il Messaggero' che non intende rispondere al bando, aggiungendo che è interessato soltanto a "verificare se vi siano le condizioni per governare la città attraverso la scelta democratica delle primarie, unica via di uscita - ha sottolineato, di nuovo - in un momento così delicato".
"Mi rammarica questo tipo di dibattito - ha proseguito Di Benedetto - ridurre il tutto ad interpretazioni di tipo utilitaristico: è una offesa per la città". D'altra parte, sarebbe davvero difficile da spiegare - anche e soprattutto agli elettori di centrosinistra - un passo indietro così repentineo, innanzi alla possibilità di ottenere un incarico da migliaia di euro e comunque a tempo, tra l'altro, rinunciando alla richiesta di poter scendere in campo come candidato sindaco della città.
Ed in effetti, il presidente della GSA ha scritto sulla pagina Facebook personale che "ciò che è riportato su 'Il Centro' è totalmente privo di fondamento".
Mettendo il dito nella piaga aperta dall'articolo, in aggiunta: "Leggo di un proclamato sondaggio", ha sottolineato; ebbene, "il sondaggio non si dichiara, se si dichiara si pubblica e, soprattutto, se si fa spendendo il nome di persone, si condividono con le stesse le domande ed il profilo del sondaggio, prima di farlo. Questo è l'ABC della politica", l'affondo. "Non per ultimo, a posteriori, andrebbero analizzate attentamente le domande ed il campione. Ergo, per quanto mi consta, il risultato più volte menzionato, ma non dato, per me è inesistente".
Più chiaro di così.
Il post facebook ha avuto i significativi likes - oramai, la politica si interpreta anche in questo modo, purtroppo - dalla senatrice Stefania Pezzopane e dal sindaco Massimo Cialente che ha inteso ribadire come vi sia "un preoccupante abbandono di ogni regola, da Roma alla periferia. Attenti - l'avvertimento - così si rompe il giocattolo".
Anche il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti è intervenuto: "In effetti, piacerebbe anche a me leggere il risultato del sondaggio", ha sottolineato ironico. E l'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano si è lasciato andare ad un commento sibillino: "La pazienza ha un limite - ha scritto - oggi ampiamente superato". Ancor più duro Maurizio Capri che, ai microfoni di Abruzzoweb, ha dichiarato: "Apprendo dai media che sembrerebbe raggiunto l'accordo per la candidatura di Pietrucci: la cosa mi lascia stupito, per l'ennesima volta. Non comprendo in quale luogo si sia presa la decisione. E la cosa più grave - ha aggiunto - è che sarebbe frutto di un accordo con Di Benedetto. A questo punto, ritengo sia inutile partecipare alla riunione che si terrà mercoledì".
In realtà, non sarebbe stato raggiunto alcun accordo: non è un mistero - lo scriviamo da giorni - che la segreteria del Partito Democratico abbia deciso di puntare sul nome di Pietrucci, considerato pure il passo indietro di Giovanni Lolli, ma è stretta dalla richiesta, pressante, di primarie, che arriva da Di Benedetto e da altre correnti del partito; Pietrucci, però, le primarie non vorrebbe farle, e si sta tentando dunque di trovare una strada per evitarle. Strada strettissima e difficile da praticare, senza spaccature sanguinose. Ed infatti, a qualche ora dalla pubblicazione dell'articolo su 'Il Centro', Pietrucci ha inteso chiarire che "non è deciso nulla. Esistono gli organismi dirigenti e lì, in assoluta serenità, faremo la discussione".
Ecco perché la riunione di mercoledì potrebbe assumere una valenza straordinariamente importante.
Albano: "Non è stato ancora deciso nulla, le scelte passeranno dal tavolo di coalizione"
"Pietrucci ha dato la sua disponibilità a 'scendere in campo', come altri esponenti del Partito Democratico, d'altra parte: per fortuna, abbiamo tante personalità che possono svolgere il ruolo di Sindaco egregiamente".
Prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche divampate stamane, il segretario dei democratici Stefano Albano. Al microfono di NewsTown, ribadisce che "non è stata ancora presa alcuna decisione", tentando di tranquillizzare, così, "coloro che si stanno agitando".
Albano sottolinea come la città stia vivendo un momento estremamente difficile, "e siamo mobilitati - ai vari livelli - per far fronte alle difficoltà, innescate dalle scosse del 18 gennaio scorso; difficoltà che - spiega - cambieranno anche il tipo di campagna elettorale che ci troveremo dinanzi, e la proposta con cui il Partito Democratico l'affronterà. Siamo concentrati su questo - ribadisce il segretario democrat - e sulla costruzione di una coalizione che tenga dentro le forze con cui abbiamo governato in questi anni e che, anzi, possa allargare il suo perimetro. E ci stiamo riuscendo", chiarisce.
"Il quadro nazionale è estremamente complesso, col rischio di una scissione del partito che avrebbe ripercussioni anche ai livelli locali; inoltre, l'emergenza che stiamo affrontando in città si combina con i dati, drammatici, sulla crescente poverà tra i cittadini. Per questo, il primo obiettivo è tenere insieme la coalizione e allargarla, con un patto progressista che possa dare risposte concrete ai problemi. Ripeto: ci stiamo riuscendo, abbiamo lo stesso perimetro degli anni scorsi - eccetto Rifondazione comunista, che sta sviluppando una riflessione interna - oltre a forze civiche, di centro come di sinistra, che stanno valutando di poter costruire con noi un programma di governo. Chiusa la coalizione, si ragionerà sul profilo del candidato adatto a dargli un volto: sia chiaro, non decideremo da soli ma con le forze in campo; ho convocato in settimana gli organismi di partito e, subito dopo, convocherò il tavolo di coalizione".
Come sceglierlo, il candidato? "Anche su questo, decideremo con le forze di coalizione: valuteremo se fare le primarie, oppure no. Tempo ce n'è: nel 2012, organizzamo le primarie il 4 di marzo e si votava il 6 maggio. E sulle prossime amministrative, abbiamo notizia che si voterà a giugno, dunque...".
Dunque, l'ipotesi primarie non è affatto esclusa. Infine, il segretario dei democratici non si sottrae a precisa domanda sul presunto sondaggio che avrebbe 'incoronato' Pietrucci: "La Ipsos ha fatto una serie di interviste telefoniche ma il Pd aquilano non ha commissionato alcun sondaggio: non ho notizie, insomma, e comunque non penso possa essere un sondaggio a determinare la linea politica del centrosinistra".
Pezzopane: "Si proceda ad organizzare le primarie"
"Penso che il Pd possa vantare diversi possibili candidati alla carica di Sindaco: per scegliere dunque, oltre alle discussioni interne, è bene che si proceda ad organizzare le primarie".
A dirlo è la senatrice Stefania Pezzopane che, ai microfoni di NewsTown, ricorda come si è proceduto con le primarie in entrambe le competizioni che hanno visto candidato il sindaco uscente, Massimo Cialente.
"Le primarie darebbero maggiore forza al candidato", aggiunge Pezzopane. Che ribadisce: "Il Pd non ha chiuso né sulle candidature né sul percorso da portare avanti per costruire un progetto che possa dar forza alla coalizione. Per me, andrà bene il candidato che sceglieremo insieme: abbiamo sempre giocato di gruppo, e lo faremo anche stavolta".