"Non è più tempo di accordi e scambi nelle segrete stanze, di sondaggi e primarie fasulle. La gente non ci crede più".
Parole di Annamaria Bonanni, già esponente di Forza Italia, coordinatrice regionale di Rivoluzione Cristiana, movimento politico che fa riferimento a Gianfranco Rotondi; "la politica deve raccogliere intorno a sé il meglio della città - ha aggiunto - tutte quelle risorse che per troppo tempo si sono tenute alla larga per la presenza di loschi figuri. La politica deve scegliere un nome credibile, forte, pulito".
Nelle settimane passate, Rivoluzione Cristiana aveva messo sul tavolo l'ipotesi Guido Bertolaso che, in realtà, non ha mai preso in considerazione la possibilità di candidarsi a sindaco dell'Aquila; oggi propone, invece, "una persona nuova, che non conosca i meccanismi della vecchia politica: sicuramente, non ne sarebbe contaminata. La citta vuole che sia preparata ma modesta, perché si circonderà delle migliori professionalità".
Identikit che, in realtà, ha già un nome e cognome: Annalisa Di Stefano, commercialista aquilana; è la proposta che il movimento di Rotondi metterà sul tavolo romano. Ricordate che giorni fa si era sparsa la voce di una possibile candidata donna, in seno al centrodestra?
In realtà, non c'è alcuna possibilità che Di Stefano possa essere candidata; il motivo, è presto detto: si sta tentando di chiudere sulla candidatura di Pierluigi Biondi che verrebbe sostenuto da Forza Italia e Fratelli d'Italia.
L'ex sindaco di Villa Sant'Angelo ha messo in moto la 'macchina', venerdì lancerà il suo 'Benvenuto Presente', ha già logo, addetto stampa, ed una squadra di comunicatori al lavoro. D'altra parte, il rapporto d'amicizia con Guido Quintino Liris è datato e nient'affatto incrinato: anzi, si sta lavorando ad un 'ticket' che - come avevamo già anticipato - significherebbe la scalata a Forza Italia con l'obiettivo di vincere le elezioni o, comunque, di portare in Consiglio comunale un gruppo compatto d'opposizione per pensare, poi, alle Politiche e alle Regionali. Con Biondi candidato sindaco, infatti, Guido Quintino Liris e Alessandro Piccinini correrebbero alla carica di consiglieri con Sabrina Di Cosimo e Ersilia Lancia - c'è la possibilità della doppia preferenza di genere, alle amministrative - con ottime chance di essere eletti 'di gruppo'. A quel punto, l'attuale capogruppo forzista potrebbe ambire ad un posto in Consiglio regionale.
Non è un caso che proprio Liris, ai microfoni di Abruzzoweb, abbia spiegato che "quando ci si appassiona dai 14 anni al gioco della politica, ascoltando la gente e senza avere macchie, qualsiasi ambizione è legittima; a volte, si può riporre la propria disponibilità per altre battaglie, ma non si tira mai indietro la gamba quando il gioco si fa duro, e oggi siamo in un momento cruciale".
Si può riporre la propria disponibilità per altre battaglia, ma non si tira indietro la gamba, appunto: Liris è il nome che Forza Italia terrà sul tavolo fino all'ultimo momento, e non potrebbe essere altrimenti, per evitare spaccature e fughe in avanti, ma in realtà il progetto è un altro, e porta alla candidatura di Biondi; l'ex sindaco di Villa Sant'Angelo avrebbe convinto anche il coordinatore comunale forzista, Stefano Morelli, e il 'facilitatore' - così si è definito ai nostri microfoni - Vito Domenici che, infatti, ha sottolineato a NewsTown come Biondi sia "persona apprezzabilissima, politicamente molto preparata. Ha fatto il sindaco e l'ha fatto con dignità - ha sottolineato - ha agito in prima persona in una fase delicata come la ricostruzione senza neanche un'ombra e con un'efficacia riconosciuta da tutti. La sua è stata un'esperienza validissima".
Riguardo ai rapporti con i movimenti di estrema destra, CasaPound e Sovranità, Domenici ha inteso ribadire come le stesse forze politiche correranno con un loro candidato; ed è vero: a quanto si apprende, infatti, convergeranno sulla giovane Claudia Pagliariccio. E' chiaro, però, che se Biondi riuscisse ad arrivare al ballottaggio, verrebbe sostenuto anche dalla destra estrema.
E non si creda possa rappresentare un problema la posizione di Fratelli d'Italia che, a leggere lo statuto, dovrebbe condividre l'idea 'salviniana' di primarie per la scelta dei candidati. E' vero - come ha 'maliziosamente' sottolineato in una nota Roberto Santangelo di 'L'Aquila futura' - che nei giorni scorsi il partito, per bocca dei suoi leader Giorgia Meloni e Fabio Rampelli, ha mosso passi in avanti importanti per normare le primarie a livello nazionale, presentando alla Camera dei Deputati una proposta di legge per istituzionalizzarne il percorso; e d'altra parte, giunto all'Aquila per un'iniziativa referendaria lo stesso Rampelli aveva parlato di primarie. E' vero anche, però, che - ufficialmente almeno - Biondi non sarà il candidato di Fratelli d'Italia ma verrà sostenuto, invece, dal partito della fiamma e da Forza Italia.
Un artifizio studiato per evitare le primarie che, in seno al centrodestra, non si faranno. Anche per questo, l'evocata unità non verrà trovata e in giugno, al primo turno, potrebbero esserci almeno due candidati d'area: Biondi, come detto, e Luigi D'Eramo che correrà con 'i salviniani. Resta l'incognita Giancarlo Silveri, silente in queste ore, che a giorni dovrebbe manifestare i suoi intendimenti.