Lavoreremo all'unità della coalizione fino all'ultimo momento utile.
Lo dicono gli esponenti di Forza Italia, e così i maggiorenti di Fratelli d'Italia e di Noi con Salvini; lo dicono 'in coro', sebbene non mostrino alcuna intenzione di fare un passo indietro, rispetto alle posizioni assunte. Dunque, la decisione sul possibile candidato sindaco è stata demandata ai livelli nazionali, alle interlocuzioni tra le segreterie dei partiti del centrodestra. Si spera, così, di risolvere l'impasse; il 'tavolo romano', però - non parliamo di un vero e proprio tavolo, piuttosto delle relazioni tra leader nazionali - potrebbe anche non offrire soluzioni, ai livelli locali.
Proviamo a spiegarvi perché.
"Ho convocato per lunedì prossimo il comitato comunale", annuncia a NewsTown il coordinatore cittadino di Forza Italia, Stefano Morelli; "formalizzeremo la candidatura di Guido Quintino Liris e, così, prenderà il via la nostra campagna elettorale, con proposte programmatiche e soluzioni ai problemi della città, degli aquilani".
"Fino all'ultimo, però - aggiunge il coordinatore comunale dei forzisti - lavoreremo all'unità della coalizione. E' necessario entrare nel merito degli argomenti che ci uniscono, ragionare sul progetto di città che vogliamo, da qui ai prossimi dieci anni, più che discutere del metodo di selezione del candidato sindaco che non appassiona affatto il nostro elettorato. Sono sicuro che troveremmo una sintesi con estrema facilità".
E tuttavia è proprio il 'metodo' di selezione del candidato a dividere, al momento. "Siamo impegnati ad allargare la coalizione oltre i confini dell'attuale centrodestra", ribatte Morelli; a quanto si apprende, i forzisti starebbero ragionando con Ncd e Udc che avrebbero manifestato interesse per la candidatura di Liris e non vorrebbero, però, le primarie. "Anche Pierluigi Biondi e Giancarlo Silveri hanno ribadito di non volerle fare. D'altra parte, a sinistra le primarie stanno facendo parecchi danni, e non vogliamo in alcun modo replicare il brutto spettacolo. Come aveva già chiarito Silvio Berlusconi mesi fa, se - e quando - verranno disciplinate per legge, e ben venga la proposta di legge proposta alla Camera da Fratelli d'Italia in questo senso, le prenderemo in considerazione".
Niente primarie dunque, almeno per le prossime amministrative. "Una sintesi si troverà", se ne dice convinto il coordinatore comunale di Forza Italia; "a Roma sono state recepite le indicazioni territoriali, si sta lavorando. Dovesse arrivare l'indicazione di candidatura per un esponente di un altro partito, penso a Biondi, non avremmo difficoltà a sostenerlo: sono ancora tutti in campo, anche Silveri che sarebbe un ottimo candidato per la città, ma siamo convinti che Liris abbia qualcosa in più".
Morelli chiarisce ai nostri microfoni che Forza Italia manterrà "quel profilo di responsabilità che l'ha sempre contraddistinta nei rapporti coi partiti tradizionali e non"; da lunedì, però, "si volta pagina: non intendiamo più partecipare al totonomi, non ci appassiona. Parleremo di proposte programmatiche, concrete, per risolvere i problemi della città: ce lo chiedono i cittadini".
Il nodo resta, tuttavia. E non servirà, a scioglierlo, una possibile candidatura di profilo tecnico, fuori dai partiti, come proposto, tra gli altri, da Annamaria Bonanni di Rivoluzione Cristiana: "Se ci fosse una candidatura di prestigio, non riconducibile ai tradizionali partiti, la prenderemmo certamente in considerazione - risponde Morelli - valutando la presa che potrebbe avere sull'elettorato e sulle forze politiche di coalizione, sebbene per Forza Italia il candidato migliore resti comunque Guido Liris".
Su una candidatura tecnica, Pierluigi Biondi è ancor più chiaro: "Le missioni salvifiche dei tecnici non è che abbiano mai portato grandi risultati", chiarisce a NewsTown. "Che poi, non è che io sia un politico a tempo pieno, svolgo un'altra professione".
L'ex sindaco di Villa Sant'Angelo è convinto che, oramai, a L'Aquila non ci siano le condizioni per sanare le spaccature, "per il muro contro muro che si è creato - in particolare - tra salviniani e Forza Italia". Ecco il senso dell'incontro pubblico organizzato per venerdì prossimo, 'Benvenuto presente': "Ho smesso di guardare a quello che fanno gli altri, inizio ad occuparmi di ciò che devo fare io", spiega, sottolineando come l'evento abbia comunque 'smosso' un poco le acque in seno al centrodestra, se è vero che lunedì i forzisti formalizzeranno la candidatura di Liris, avviando la campagna elettorale.
"Se poi a Roma si troverà una soluzione soddisfacente - aggiunge - siamo disposti a ragionare: l'importante è che arrivi in tempi brevi". Come anticipato nei giorni scorsi, Biondi e Liris non si daranno battaglia: fosse l'uno o l'altro, il candidato, si presenterebbero in 'ticket'. Il problema è rappresentato dalle altre forze di centrodestra.
E torniamo al tavolo romano, al punto di partenza: si spera siano le segreterie nazionali a risolvere l'impasse. Non è detto che ci riusciranno, però: è plausibile immaginare che Forza Italia sostenga il suo capogruppo in Consiglio comunale, e altrettanto plausibile è che Fratelli d'Italia chieda - con forza - la candidatura di Biondi, considerato pure il legame tra l'ex sindaco di Villa Sant'Angelo e Giorgia Meloni che, a L'Aquila, ha legato il suo nome assicurando, a seguito del terremoto, i fondi per il 'miglioramento della vita sociale dei giovani'. Di certo, Matteo Salvini porrà la questione L'Aquila.
A confermarlo a NewsTown è il segretario provinciale di NcS, Emanuele Imprudente. "L'ho sentito al telefono stamane", racconta; "Salvini ha ribadito che l'unità del centrodestra è un valore, va perseguita fino all'ultimo momento. Ha chiarito, però, che la scelta del candidato deve arrivare dal basso, restituendo voce ai cittadini. La sua posizione è la nostra", sottolinea il segretario provinciale. Che aggiunge: "A Roma, sanno bene che Salvini punta molto su L'Aquila, la considera una priorità".
In effetti, il leader di NcS è già stato due volte nell'aquilano, in questi mesi, e ha invitato Luigi D'Eramo sul palco di Pontida per lanciarne la candidatura. E d'altra parte, Ncs - sul territorio - ha una interlocuzione strutturata con 'L'Aquila futura', movimento che fa riferimento a Roberto e Salvatore Santangelo, "e pure con una nascente forza civica: con loro, condividiamo la richiesta di primarie vere, aperte, con regole chiare e trasparenti".
Ecco perché il 'braccio di ferro' potrebbe riproporsi anche al livello nazionale.
Per il momento, resta sullo sfondo Giancarlo Silveri che ha lanciato la proposta civica 'Riscatto popolare'. "Stasera abbiamo una riunione e decideremo cosa fare", svela a NewsTown l'ex manager della Asl. "Avevamo avanzato la proposta di condivisione di un percorso, senza proporre candidature, per mettere in comune un programma in vista delle amministrative: formalmente, non abbiamo ricevuto alcuna risposta", spiega.
In questi mesi, "avevo ragionato con i giovani consiglieri comunali di centrodestra - aggiunge Silveri - invitandoli a correre come se ciascuno di loro dovesse essere il candidato sindaco: poi, la mia proposta, con un sondaggio si sarebbe individuata la personalità più gradita all'elettorato. Non è andata così, purtroppo. Avremmo potuto lavorare insieme ad un programma di governo: ammesso pure si vincessero le elezioni, infatti, servirebbero regole e metodi condivisi. Per essere chiari: se non si è costruita una squadra, se si procede con fusioni a freddo, diventa difficile portare avanti un'azione amministrativa. Invece, si è preferito fare diversamente".
E' la critica di Silveri alle forze di centrodestra: "Le logiche di partito stanno prevalendo sui reali interessi della città. E condividere un percorso solo e soltanto per alimentare le possibilità di vittoria alle elezioni, francamente non ci interessa". Insomma, stasera 'Riscatto popolare' potrebbe anche decidere di correre 'in solitudine': "Considerati gli ultimi accadimenti sì, potrebbe andare così", riconosce Silveri.