"Mi sembra che quella di Pierluigi Biondi sia una candidatura autorevole, convincente, autentica, innovativa; una immagine spendibile, la sua, che ha costruito efficacia col ruolo di sindaco, già svolto in un Comune disastrato dal terremoto. Ci sono davvero tutti gli ingredienti per raccontare qualcosa di diverso: mi sento di fare un appello, dunque, a coloro i quali orbitano nell'area di centrodestra, anche in ragione del fatto che Pierluigi, ne sono sicuro, pescherà consensi in modo trasversale, oltre gli steccati tradizionali".
Parole di Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati e braccio destro della presidente Giorgia Meloni, intervenuto all'evento di lancio della candidatura dell'ex sindaco di Villa Sant'Angelo, 'Benvenuto, presente'. In platea, c'erano anche il coordinatore regionale del partito Etel Sigismondi e l'ex assessore regionale Giandonato Morra, oltre ai rappresentanti locali di Fdi-An; e poi, erano presenti diversi esponenti di Forza Italia: il capogruppo in Consiglio comunale e vice segretario regionale Guido Quintino Liris, candidato dei forzisti alle amministrative di giugno, il coordinatore comunale Stefano Morelli, l'ex consigliere regionale Luca Ricciuti, l'ex assessora provinciale Ersilia Lancia, la consigliera territoriale Sabrina Di Cosimo, oltre ai giovani del partito. Sebbene annunciati, non erano in sala il presidente regionale Nazario Pagano e l'onorevole Fabrizio Di Stefano: sta di fatto che la presenza dei forzisti aquilani, e di Liris, in particolare, seduto in prima fila e tra i primi ad abbracciare Biondi, ad evento concluso, non ha fatto altro che confermare l'accordo stretto tra i due 'vecchi' amici; sia l'uno o l'altro, il candidato sindaco, non mancherà il sostegno dell'alleato.
A deciderlo, sarà il così detto 'tavolo romano', l'interlocuzione - cioé - tra le segreterie nazionali dei partiti di centrodestra.
Come conferma l'appello di Rampelli, Fratelli d'Italia proverà a 'strappare' la candidatura su L'Aquila ma non è detto che riuscirà ad ottenerla: il sostegno alla discesa in campo di Biondi, infatti, potrebbe creare spaccature in seno a Forza Italia, se è vero che alcuni esponenti del partito non vedrebbe di buon occhio l'ex sindaco di Villa Sant'Angelo. Non solo. Come ha ribadito Emanuele Imprudente, segretario provinciale di Ncs, anche Matteo Salvini punta sul capoluogo di Regione, considerato pure i tre consiglieri che siedono nell'assise del Capoluogo, che potrebbe davvero rappresentare una sorta di porta al Sud per il leader della Lega Nord; e d'altra parte, le forze civiche - Riscatto popolare e L'Aquila futura - resterebbero tagliate fuori da una scelta assunta a Roma.
Dunque, la proposta di primarie di coalizione che Ncs chiede da mesi, col sostegno proprio di L'Aquila futura, formazione che fa riferimento a Roberto e Salvatore Santangelo; una richiesta che sta facendo breccia anche in seno al movimento ispirato dall'ex manager Asl Giancarlo Silveri, che, ai microfoni di NewsTown, ha ribadito la necessità di "regole e metodi condivisi": sebbene Silveri non gradisca le primarie, e ha tenuto a sottolinearlo, dovessero servire a "segnare un punto fermo" in seno alla coalizione di centrodestra parteciperebbe anche lui.
Apertura colta immeditamente dai salviniani: "La fusione a freddo tra forze politiche non è la risposta ai tanti problemi della città; sono talmente variegati che c'è la necessità di dare una svolta seria e responsabile al governo comunale, per riaccendere la speranza nel futuro che il malgoverno del PD, in questi lunghi anni, ha spento", ha sottolineato Imprudente. "Solo una coalizione politica costruita su una piena condivisione di un programma rivoluzionario e allo stesso tempo realizzabile, di metodi e regole chiare sommate all'individuazione di criteri oggettivi per la scelta del candidato sindaco, potrà essere all'altezza della sfida al ruolo di guida del capoluogo".
"Condividiamo molto delle dichiarazioni rilasciate ieri da Giancarlo Silveri - ha aggiunto il segretario provinciale di Ncs - ed apprezziamo la sua apertura a ragionare sul metodo da applicare per la condivisione di programmi, idee e individuazione del candidato sindaco, segno evidente che ci sono le basi per la costruzione di una aggregazione civico politica alternativa al PD. Finalmente si inizia a costruire; da lunedì, vogliamo iniziare un percorso di confronto proprio sulle bozze del programma con Riscatto Popolare e L'Aquila Futura. Ci auguriamo che nei prossimi giorni anche gli amici di Forza Italia e Fratelli d'Italia si aprano ad un confronto di condivisione di programmi, metodi, regole e ad un criterio di scelta dal basso del candidato sindaco"
Al momento, Forza Italia e Fratelli d'Italia - pur evocando l'unità della coalizione - non intendono fare passi avanti verso le primarie - "a sinistra, stanno facendo parecchi danni, e non vogliamo in alcun modo replicare il brutto spettacolo", ha dichiarato a NewsTown Stefano Morelli - demandando la scelta alle segreterie nazionali sebbene significherebbe, oramai è chiaro, la spaccatura del centrodestra. E non c'è una proposta alternativa, sul tavolo.
Per questo, potrebbero creare qualche imbarazzo le dichiarazioni di Fabio Rampelli che, ai nostri microfoni, ha ribadito come Fdi-An sia "storicamente favorevole alle primarie", a patto che possano essere gestite "nella regolarità e nel rispetto della volontà dei cittadini". Ed in effetti, nei giorni scorsi il capogruppo a Montecitorio ha depositato un disegno di legge di riforma elettorale che prevede, appunto, elezioni primarie, "come le voleva Berlusconi" ci ha spiegato: "normate per legge, così che non possano essere manipolabili dai vecchi marpioni della politica". Quindi, l'apertura su L'Aquila: "Se possono essere uno strumento di facilitazione di un accordo tra più partiti, movimenti e liste civiche, che riescano a sedersi intorno ad un tavolo e trovare regole condivise, si potrebbe provare a perseguire - anche qui - la strada delle primarie".
Non c'è molto tempo, però; e pare proprio non ce ne sia nemmeno la volontà.