Martedì, 11 Aprile 2017 13:27

Primarie di centrosinistra, Perilli: "Si chiude un'epoca". Poi, l'appello alle forze di sinistra: "Ora o mai più"

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"Fatte in questo modo, senza alcun controllo, le primarie si espongono a degenerazioni".

A dirlo è il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio comunale, Enrico Perilli, che commenta amaro il risultato delle primarie della coalizione civico progressista, sebbene Prc non abbia partecipato alle consultazioni.

"Un pezzo di città, dalla vecchia Dc reazionaria alla destra moderata, non avendo un candidato forte per rompere l'egemonia della sinistra al governo, si è orientato su Americo Di Benedetto, estraneo ad una tradizione che viene da lontano, dal Pci passando per il Pds e i Ds, e che ha espresso la classe dirigente in questi anni", ha spiegato.

Perilli è convinto si sia chiusa una fase: "non c'è più l'Ulivo, non c'è più la classe dirigente che ha governato fino ad oggi". E la prima 'vittima' sarà il Piano regolatore - ha aggiunto il capogruppo di Rifondazione comunista - "che risponde ad una cultura marcatamente di sinistra e progressista: visto l'attivismo di imprenditori e costruttori alle primarie, andrà a finire nel cestino".

Dunque, Perilli ha inteso lanciare un appello - l'ennesimo - alle forze di sinistra, "ad Appello per L'Aquila che vogliamo, a Territorio Collettivo, ad Articolo 1 e pure a Nicola Trifuoggi", per costruire un'alternativa credibile alla candidatura del Partito Democratico: "ora o mai più", il monito.

Ultima modifica il Mercoledì, 12 Aprile 2017 12:55

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