Sul Consiglio Comunale di questa mattina sono intervenute le Consigliere e i Consiglieri di opposizione con una nota firma di Alessandro Tomassoni, Stefano Palumbo, Paolo Romano, Lorenzo Rotellini, Elia Serpetti, Stefano Albano, Simona Giannangeli, Stefania Pezzopane, Emanuela Iorio, Eva Fascetti e Enrico Verini, all'interno della quale mettono in discussione l'imparzialità del presidente dell'Assise civica Roberto Santangelo.
Di seguito riportiamo il comunicato:
"Nel corso della seduta di insediamento del nuovo consiglio comunale, Roberto Santangelo aveva chiesto sostegno alla sua candidatura a Presidente anche alle forze di opposizione garantendo il ruolo super partes: fu votato all’unanimità.
Oggi la sua imparzialità è venuta miseramente meno con l'ammissione, in spregio al regolamento comunale, di un ordine del giorno presentato in aula e spacciato per urgente, ma sulla stessa tematica di quello presentato dall’opposizione sul tema della movida e già iscritto tra i punti da discutere.
Una decisione inaccettabile nel metodo, perché crea un precedente pericoloso e perché assunta al solo scopo di consentire alle forze di governo di coprire la propria inconsistenza e calpestare il lavoro promosso sull'argomento dal centrosinistra attraverso ben 4 sedute di terza commissione.
Una decisione inaccettabile nel merito perché non apporta nulla alla discussione, se non lo stralcio di un ritorno alle regole per la movida notturna.
Dobbiamo desumere che sulla movida in centro storico vi siano dunque interessi da proteggere che non collimano con il rispetto delle regole presenti; deve essere però chiaro che non ci si può nascondere più dietro la retorica della rinascita della città: essa non passa dal solo centro storico cittadino, ma anche da quello delle frazioni e dovrebbe garantire una vivibilità diurna fatta di servizi che al momento sono inesistenti e una notturna di regole certe per tutti.
Quello che avevamo presentato oggi è un pacchetto di proposte serie, concrete e costruttive, costruito grazie alla fase di ascolto in commissione di tutti i portatori d'interesse e volto alla tutela dei loro diritti, indistintamente.
Oggi siamo stati costretti ad abbandonare l’aula e trasformare l'ordine del giorno che si sarebbe dovuto discutere in una richiesta di consiglio comunale straordinario e aperto, in modo che tutta la città possa misurare la superficialità e l’arroganza con la quale l'amministrazione Biondi affronta problemi sollevati dai cittadini: problemi mai affrontati.
Se la maggioranza pensa di mortificare l'attività di opposizione con la supponenza e le prove muscolari, otterrà solo un inasprimento dei toni e un'intensificazione delle iniziative che, a questo punto, necessariamente dovremmo mettere in campo."