A tre settimane dal 30 aprile, giorno delle primarie del Partito Democratico per la scelta del segretario nazionale, è stata presentata ieri a Roma la lista della provincia dell'Aquila per la mozione Renzi. I quattro nomi in lista per l'Assemblea Nazionale sono: Stefania Pezzopane (capolista), Antonio de Crescentiis, Lorenza Panei e Mario Mazzetti.
"Le primarie del Partito Democratico rappresentano il lato più bello della politica, quello che coinvolge tutti i cittadini", hanno sottolineato. "Scenderemo in strada, tra la gente, attraverso una serie di appuntamenti che verranno comunicati con largo anticipo a tutta la nostra provincia, per ascoltare quello che le persone hanno da dire, ancor prima di fare proposte e dare soluzioni. Il primo compito della politica deve essere l'ascolto e questo sarà il nostro primo passo in questo mese di campagna per le primarie. Questa deve essere e sarà la campagna in cui tutti coloro che vogliono sostenere la mozione Renzi saranno protagonisti".
Nei prossimi giorni, verrà presentata anche la lista provinciale per la mozione Orlando: in campo ci saranno Michele Fina (capolista), Emanuela Di Giovambattista, Stefano Albano e Simona Fasciani.
In Assemblea nazionale, alla provincia dell'Aquila spetteranno 4 posti: verranno assegnati in proporzione ai voti che prenderanno sul territorio le mozioni; favorito è Renzi, considerato pure l'andamento del voto nei circoli del territorio: la mozione Orlando punta comunque ad ottenere due seggi. In seno alla mozione, però, c'è maretta: il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, non avrebbe gradito l'esclusione e pure in provincia di Pescara ci sarebbero dei problemi nella composizione della lista.
Cialente: "Si apre una questione nazionale: ne parlino Orlando e Cuperlo
"Non c'è alcuna maretta: piuttosto, il problema è politico".
Ai microfoni di NewsTown, il sindaco Massimo Cialente spiega la tensione delle ultime ore, per la presentazione della lista in provincia dell'Aquila a sostegno della mozione Orlando. "Sto con SinistraDem, con Gianni Cuperlo, e siamo animali strani. Pur essendo la componente più a sinistra in seno al partito, infatti, abbiamo appoggiato il referendum del 4 dicembre: ci piace parlare di cose più che di persone. Pur avendo pensato di presentare una mozione a sostegno di Cuperlo segretario, abbiamo deciso di andare su Andrea Orlando. E posso dire che Cuperlo ha rifiutato il Ministero della Pubblica Istruzione offerto da Gentiloni per motivi di coerenza politica. Siamo fatti così. Ebbene, Cuperlo aveva chiesto alcuni capolista di SinistraDem in determinate provincie Italiane: tra le altre, aveva chiesto L'Aquila, come segnale politico; stiamo ponendo il tema della vulnerabilità degli edifici strategici, il tema della paralisi delle Opere pubbliche, e su questi argomenti ho incentrato il mio intervento a Napoli, in fase di discussione programmatica della mozione Orlando. Si è preferito fare diversamente: Michele Fina ha chiarito che doveva essere lui, a fare da capolista. E così è andata".
Cialente svela che, fino a sabato pomeriggio, era in piedi l'ipotesi di costruire una lista Dem in provincia dell'Aquila, in contrapposizione alla lista Orlando, e con il sindaco uscente capolista. "Saremmo andati alla conta", spiega. Ha deciso di non farlo, però: "La priorità sono le elezioni amministrative: avessi deciso di fare una lista Dem, fino al 30 aprile avrei messo un altro fattore di tensione in una campagna elettorale già complicata".
"C'è un brutto clima", aggiunge Cialente; "basta sfogliare i giornali, leggere le discussioni sui social: se continuiamo così per altri 3 o 4 giorni, rischiamo di minare il grande risultato delle primarie, deludendo oltre 10mila mila persone. Ospite di una trasmissione televisiva, il segretario comunale Stefano Albano ha lamentato il mancato impegno diretto mio e della senatrice Pezzopane su uno dei due candidati alle primarie; al contrario, sono convinto che ci sia bisogno di tenere insieme il Partito, in questo momento".
Cialente torna, dunque, sulla lista provinciale a sostegno della mozione Orlando: "La mia presenza avrebbe rappresentato un'attenzione per L'Aquila, anche per questo avevo chiesto - eventualmente - di mettere almeno capolista Albano; Renzi, l'attenzione l'ha mostrata con Pezzopane capolista".
Ora, "non è più un problema mio - conclude il sindaco uscente - figuriamoci se ho bisogno di stare in Assemblea nazionale"; il problema è d'altro respiro, "dovranno confrontarsi Orlando e Cuperlo: si apre, infatti, una questione sul ruolo, sullo spazio politico di SinistraDem in seno al partito. Per quel che mi riguarda, ho una battaglia da combattere sulla vulnerabilità degli edifici pubblici e, se sarà, lo farò da semplice cittadino. Purtroppo, c'è chi ha senso di responsabilità e chi, invece, continua a contarsi".