Pochi giorni ancora e gli aquilani conosceranno tutti i componenti delle liste che si presenteranno, in appoggio ai vari candidati sindaco, alle elezioni comunali dell’11 giugno.
Anche se c’è ancora qualche nome in bilico, i giochi all’interno delle coalizioni sembrano essere più o meno fatti.
Ad avere il maggior numero di liste saranno Pierluigi Biondi, con sette, e Americo Di Benedetto, a sostegno del quale correranno quasi sicuramente nove liste.
Una compagine, quella che appoggerà il candidato del centrosinistra, molto larga ed eterogenea, che terrà dentro ex e post democristiani, socialisti, fuoriusciti del Pd ed ex Sel confluiti in Articolo 1, diversi transfughi del centrodestra e forze civiche. A occhio non sarà facile per Di Benedetto, qualora fosse lui a vincere, far andare tutti d’accordo.
Una delle liste civiche che faranno parte della coalizione di centrosinistra L’Aquila sicurezza lavoro, composta da candidati provenienti dal mondo delle professioni, dell’imprenditoria e del commercio politicamente alle prime armi ma anche da nomi molto più navigati come quelli di Angelo Mancini (candidato sindaco nel 2012 con l’Idv e consigliere comunale di opposizione uscente) e Pierluigi Pezzopane (ex assessore nel primo mandato Cialente). Coordinatore e, in qualche modo, organizzatore della lista è Enrico Verini (ex consigliere comunale, anche lui candidato sindaco nel 2012 per Fli), che però non è candidato.
Verini, Mancini e Pezzopane sono tre politici esperti che, in questi ultimi cinque anni, sono stati molto critici verso la giunta e il sindaco uscente, nei confronti dei quali non hanno risparmiato attacchi anche duri: Mancini dai banchi dell’opposizione, Verini e Pezzopane attraverso dichiarazioni e sfoghi apparsi soprattutto sui social.
Nessun imbarazzo e nessuna dissonanza nell’appoggiare un candidato che, rispetto all’esperienza politico-amministrativa del centrosinistra degli ultimi dieci anni, si pone comunque in continuità?
“Se ci fossimo guardati indietro, avremmo trovato mille motivi per lasciar perdere” afferma Verini “invece ciascuno di noi è animato dalla voglia di guardare avanti. Non ci siamo soffermati sulla valutazione del pregresso. Vogliamo, vista la situazione attuale, mettere a disposizione le nostre competenze, ciascuno nel proprio piccolo, per migliorarla”.
Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdámmoce 'o ppassato insomma, anche se poi è lo stesso Verini a sottolineare di appoggiare Di Benedetto più “per rapporti personali che politici” e che “questa lista che non ha una chiara indicazione politica: alla parola politica preferiamo la parola amministrazione”.
A livello di contenuti, è Angelo Mancini, che invece ci tiene a sottolineare la sua appartenenza, seppur eterodossa, al centrosinistra, a elencare i punti che costituiranno il programma: “Bisogna sbloccare la situazione della ricostruzione pubblica, a cominciare dalle scuole e dalla sede unica comunale, due interventi per i quali il comune ha in cassa, rispettivamente, 48 e 35 milioni. Realizzando la sede unica, oltre a dare un punto di riferimento ai cittadini, risparmieremmo 1,2 milioni di euro di fitti che potremmo destinare ad altri interventi, specie nel sociale”.
“Occorre” continua Mancini “rimettere mano all’organizzazione delle aziende partecipate, aumentare l’organico dei vigili urbani, rimasti attualmente in 50, attraverso un concorso per posizioni a tempo indeterminato, cosa che potremmo fare sfruttando la territorializzazione delle procedure concorsuali previste dall’articolo 51 del decreto legge 150, un principio sfruttato in altre regioni ma non all’Aquila, dove, per volontà di Barca, si fece il concorsone Ripam, con il risultato che molti vincitori di quel concorso sono già andati via”.
Altro settore dove bisognerà intervenire, secondo Mancini, è quello delle tasse: “Imu, Tari e Tasi sono ai massimi livelli consentiti dalla legge, un’anomalia. Non è possibile avere un’Imu all’8,6 per mille e una Tasi al 2,5 per mille. Così come non è possibile continuare, da anni, a dare all’Asm sempre la stessa cifra per il servizio di raccolta della spazzatura perché la differenziata è ferma al 30%”.
In attesa di conoscere la lista definitiva, ecco i nomi di altri candidati: Carlo Fonzi, Francesca Stecca, Marilena Ranieri, Giuliano Tomassi, Ilaria Fabiocchi, Pierluigi Lomarco, Gabrielle Chelli, Nicoletta Colaneri, Gianpaolo Paolucci.