Martedì, 16 Maggio 2017 14:11

Sottoservizi, possibili danni a palazzi del centro. Biondi: “Fare chiarezza”

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"Chiarezza sui sottoservizi" è quanto reclama Pierluigi Biondi, candidato sindaco del centrodestra al Comune dell’Aquila in merito alla notizia di una nuova chiusura del corso stretto per effettuare dei sondaggi.

"Stamattina, sono stato allertato da alcuni commercianti della zona che reclamavano un frettoloso preavviso di poche ore e grandi disagi per chi faticosamente sta cercando di risollevarsi con le loro attività, tra l’altro trovandomi in zona ho potuto constatare di persona la situazione", ha spiegato.

"Da informazioni assunte presso la struttura tecnica della Gran Sasso Acqua – ha aggiunto Biondi - ho saputo che si tratta di un intervento della società assegnataria della commessa pubblica per verificare eventuali danni cagionati ai palazzi prospicienti a seguito della segnalazione di alcuni proprietari".

Della vicenda, ci eravamo occupati qualche mese fa: come svelato da NewsTown [Leggi l'approfondimento], i tecnici di due aggregati del centro storico - su Corso Vittorio Emanuele, al corso stretto per intendersi - di cui sono enti esponenziali il Consorzio 'Filomusi Guelfi' e il Consorzio 'Cavalieri di Malta', hanno evidenziato problematiche ed interferenze serie a seguito della realizzazione del tunnel dei sottoservizi. In particolare, sul primo aggregato - sul quale i lavori strutturali sono ancora in corso - si sarebbe verificato un aggravamento delle condizioni generali, sull'altro invece - sul quale le opere di riparazione strutturale prospicienti Corso Vittorio Emanuele sono concluse per la parte strutturale - sarebbero comparse lesioni sia alle strutture verticali che alle strutture orizzontali del piano terra, segno evidente - così si legge in una relazione firmata dai tecnici - di uno "scivolamento del piano fondale".

Ora, l'intervento della Asse Centrale Scarl per la verifica dei presunti danni.

"A questo punto credo sia giusto che la Gsa renda pubblici i risultati di questi sondaggi per capire se effettivamente le lavorazioni siano state effettuate non a regola d’arte e sgomberare il campo da dubbi in ordine a eventuali danni futuri ad altri edifici già restaurati interessati dall’opera e, soprattutto, in ordine a potenziali comportamenti omertosi stante la inopportuna doppia veste, già inutilmente denunciata, di candidato sindaco del centrosinistra e di presidente della stazione appaltante di Americo Di Benedetto", ha concluso Biondi.

Ultima modifica il Domenica, 07 Aprile 2019 11:37

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