"La coalizione di centrosinistra è tenuta insieme dall’esercizio del potere, noi del centrodestra, invece, siamo uniti da idee, programmi e sensibilità comuni, che porranno rimedio ai disastri targati Pd, di cui Di Benedetto rappresenta la continuità".
Atmosfera all'americana, spille e magliette col volto stilizzato del candidato, luci soffuse e neon blue ad 'incorniciare' sul palco Pierluigi Biondi che, innanzi ad un Ridotto del Teatro comunale pieno, ha presentato le liste ed i candidati che sosterranno la coalizione di centrodestra alle elezioni amministrative dell’11 giugno. "Evidentemente, le aquilane e gli aquilani aspettavano che il centrodestra ritrovasse, finalmente, l’unità; ci scusiamo per il ritardo", le parole di Biondi. "Ci stiamo facendo carico di una responsabilità importante che si chiama servizio alla comunità: d’altra parte, l’uomo è un animale politico, diceva Aristotele. Stasera, per il prossimo mese, e ancora per i prossimi 5 anni, sapremo dimostrare che fare politica significa porsi a servizio della comunità, non d’interessi personali". Passando dal tributo a Francesco Guccini – "sono qui nei pensieri le strade di ieri, e tornano visi e dolori e stagioni, amori e mattoni che parlano”, la citazione del brano Piccola città – al pensiero di Ezra Pound, "la classe politica, fino ad ora, ha fatto da maggiordomo ad alcune famiglie", il candidato del centrodestra unito ha messo da parte gli abiti istituzionali vestiti fino ad ora e parlato alla pancia oltre che alla testa dei suoi elettori, attaccando il centrosinistra la governo. "Il granello che inceppa il meccanismo", lo slogan: "capziosamente, alcuni dato l’interpretazione che avremmo inceppato la ricostruzione; intendiamo combattere, invece, il sistema di potere targato Partito Democratico”.
"E si è visto, plasticamente, alla presentazione delle liste", l'affondo; "hanno tentato di ammantare di rinnovamento un percorso in perfetta continuità con l’amministrazione uscente, tant’è vero che verranno ricandidati 7 assessori su 8 e la stragrande maggioranza dei consiglieri; per non parlare dei presidenti delle partecipate che, rinnovati dal sindaco uscente per 3 anni a pochi giorni dalla scadenza del mandato candidano i figli nelle liste del Pd (chiaro il riferimento ad Agostino Del Re, ndr), per non dire del candidato sindaco che non ha ancora lasciato la poltrona di presidente della Gran Sasso Acqua e che, scopriamo oggi, è anche presidente del comitato promotore una banca: un conflitto d’interessi enorme, che offende l’intelligenza degli aquilani. Abbiamo chiesto un passo indietro, ha risposto che la sua presenza è indispensabile: questa è la loro logica, quella dell’attaccamento al potere ed alle poltrone in maniera tentacolare".
Al contrario, le liste di centrodestra "non sono tenute insieme da sistemi di potere, bensì da un programma comune e condiviso; sono orgogliosamente colorate di rosa grazie alle 110 candidate, donne forti e determinate a non lasciare il futuro dei loro figli in mano a un centrosinistra arrogante e incapace. L’età media è di 42 anni, e ci sono persone che hanno tutte le carte in regola per governare bene e meglio di quanto fatto finora".
"Con quale faccia il Pd, nel presentare la lista, afferma che la priorità del centrosinistra sarà la ricostruzione delle scuole? Dove sono stati in questi otto anni?", si è domandato.
"Ci sono temi aperti, come la mancata rinascita delle frazioni, il blocco della ricostruzione pubblica, una mobilità da rivedere completamente, per non parlare dei fondi ancora fermi per la ricostruzione delle scuole, per i quali Cialente ed i suoi hanno sempre individuato altri colpevoli: ora questo o l’altro Governo, ora il codice degli appalti. È arrivato il momento che qualcuno dica loro che devono assumersi la responsabilità di ciò che hanno, o meglio non hanno fatto. Così com’è arrivato il momento che venga fatta chiarezza sui sottoservizi, e sugli eventuali danni che questi starebbero arrecando ai palazzi appena restaurati".
Biondi ha sottolineato come non abbia sentito arrivare alcuna proposta dal centrosinistra per la città del futuro: "noi siamo diversi", ha rivendicato; "abbiamo un’Agenda per una città accogliente, e non un semplice programma elettorale, che si fonda su quattro pilastri: ricostruzione, identità, inclusione e crescita. Sono mesi che parliamo delle nostre proposte, la città le sta ascoltando e apprezzando".
Dopo oltre un’ora di discorso, il candidato sindaco di centrodestra ha concluso la serata chiamando sul palco i rappresentanti dei partiti e delle liste che lo sosterranno ricordando che "il 2 giugno 1424, dopo l’assedio di Braccio da Montone, un giovane in quella che oggi è via delle Bone Novelle lanciava il grido ‘Braccio è caduto’. L’11 giugno potremo dare un’altra buona notizia, liberando L’Aquila da questo centrosinistra incapace".