Venerdì, 19 Maggio 2017 17:37

Cimoroni: "Di Benedetto fa una vergognosa campagna elettorale con l'acqua pubblica"

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"Vergognoso e squalificante dell'intelligenza degli aquilani e delle aquilane".

Così Carla Cimoroni, candidata sindaca per lo schieramento Coalizione sociale alle elezioni comunali dell'11 giugno, definisce, in una nota, un incontro sulla potabilità dell'acqua pubblica organizzato dagli Usi civici di Paganica, il cui presidente, Ferandno Galletti, è candidato consigliere in una delle liste che sostengono Americo Di Benedetto, presidente della Gran Sasso Acqua (ente gestore del ciclo idrico dell'Aquila) e candidato sindaco del centrosinistra, anch'egli presente al dibattito.

La nota

"Scriviamo a pochi minuti dall'inizio di un'assemblea pubblica, a Paganica, sulla potabilità delle acque nel nostro territorio. L'iniziativa è promossa dall'Amministrazione separata dei Beni di uso civico di Paganica e San Gregorio. Intervengono da programma Fernando Galletti, in qualità di presidente degli Usi civici di Paganica e San Gregorio, ma anche candidato alle elezioni di giugno, nelle liste a sostegno di Americo Di Benedetto. Interviene ovviamente anche quest'ultimo, presidente della Gran Sasso Acqua e contemporaneamente candidato sindaco per la coalizione di centro. Tutto questo è vergognoso e squalificante dell'intelligenza degli aquilani e delle aquilane".

"Ora è più chiaro perché abbiamo chiesto, già settimane fa, a Di Benedetto di dimettersi da presidente della Gran Sasso Acqua? Non gli basta già l'accumulo di ruoli che ha, in quanto referente della maggiore stazione pubblica appaltante della ricostruzione e come presidente del comitato promotore di banca? Un candidato sindaco non può essere il presidente della società che gestisce la nostra acqua, ossia il bene comune più prezioso che abbiamo. Servono altre giustificazioni spiegazioni per le dimissioni?".

"L'informazione sulla qualità della nostra acqua, tra l'altro negli ultimi giorni assolutamente intempestiva, non può essere strumentalizzata a fini di consenso e propaganda politici. Ne va della credibilità attendibilità dell'informazione stessa. Ne va della fiducia delle cittadine e dei cittadini nelle Istituzioni".

"Acqua bene comune" non vuol dire solo che la gestione deve essere pubblica e avulsa da logiche di profitto, ma anche che deve essere sottratta a interessi di parte. L'unico interesse deve essere quello delle cittadine e dei cittadini! Sabato a Teramo ci sarà un'iniziativa promossa dall'Osservatorio indipendente sull'acqua del Gran Sasso, a cui hanno già aderito tante associazioni del territorio, per fare luce sulle vicende che hanno portato a vietare, il 9 maggio scorso, l'uso potabile dell'acqua proveniente dal Gran Sasso in gran parte della Provincia. Si tratta di un incontro che prevede, opportunamente, anche la presenza degli enti di controllo, Asl e Arta che avranno modo, insieme al gestore Ruzzo Spa, di rispondere anche a eventuali critiche sulla tempestività e modalità dei prelievi e sulla possibilità di accedere alle informazioni in maniera continua e trasparente".

"Di Benedetto, invece, con buona pace del conflitto d'interessi, se la canta e se la suona da solo, da candidato sindaco".

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