Martedì, 06 Giugno 2017 17:35

Progetto Case, Cimoroni: "Vergognoso scaricabarile tra le coalizioni, chiedano scusa agli aquilani"

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E' un attacco a tutto campo, sia alla coalizione di Americo Di Benedetto che a quella di Pierluigi Biondi, quello della Coalizione Sociale che candida a sindaca Carla Cimoroni.

L'argomento, caldo in queste ore a causa dello sgombero dell'ennesima palazzina, è quello legato al presente e futuro delle diciannove aree del Progetto Case.

Stamane un'intervista de Il Centro all'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha scatenato la rabbia del sindaco uscente Massimo Cialente e una conferenza stampa dell'ex assessore e oggi candidato con Di Benedetto, Lelio De Santis [leggi l'articolo].

Cimoroni attacca duramente, parlando di "vergognoso scaricabarile" e di responsabilità sia di Bertolaso che dell'amministrazione Cialente. Infine propone, come già successo sulle pagine di questo giornale, uno studio di microzonazione approfondito per capire quali edifici vanno conservati e quali abbattuti.

La nota completa 

E' vergognoso lo scaricabarile tra le coalizioni di destra e di centro sul disastro del Progetto Case. Un'operazione che all'epoca fu concordata con un patto tra le parti, con tanto di sorrisi e consegna delle chiavi, e che per molti suoi aspetti, a partire dalle localizzazioni, ha determinato il vero e proprio “urbificio” che oggi è sotto gli occhi di tutti.

Una città esplosa, dilatata all'inverosimile, con scarsissima densità urbana in cui è complicatissimo offrire servizi pubblici, con un decadimento vertiginoso della nostra qualità della vita. Alcuni, tra cui molti di noi, già in quel lontano 2009 avevano avvertito con forza di questi rischi. Avevano proposto soluzioni alternative, più economiche, sostenibili e praticabili. Puntualmente ignorate.

Oggi, a pochi giorni dal voto, è francamente insopportabile sentire tutti i responsabili sparlare a proposito. Bertolaso addossa le responsabilità al Comune per la mancata manutenzione, quando quasi la metà degli isolatori installati non sono a norma, molte delle ditte costruttici sono incredibilmente fallite, ci sono processi in corso che coinvolgono personale della Protezione civile.

E' semplicemente ridicolo pensare che dopo quattro anni siano crollati balconi per la mancata manutenzione. Molte di quelle case costosissime, molto di più delle definitive che si stanno ricostruendo, sono state costruite male, questa è la semplice verità. Ma in quale Paese dopo sette anni dalla costruzione oltre il 10% degli appartamenti risulta inagibile? E' semplicemente scandaloso, la destra dovrebbe fare ammenda e assumersi le proprie responsabilità, altro che storie. Quei progetti erano nel cassetto da tempo, altrimenti nessuno avrebbe costruito all'Aquila, per esempio, condomini con le scale e tubature esterne che ovviamente ghiacciano l'inverno. Bertolaso dovrebbe chiedere scusa per tutto quello che è successo prima del terremoto e dopo, per aver utilizzato la nostra tragedia per coprire lo scandalo del G8, che si sarebbe dovuto tenere alla Maddalena.

L'amministrazione uscente, con in testa Cialente e il codazzo di tanti candidati nelle liste della coalizione di centro, poi ha inanellato una serie di contraddizioni uniche: dapprima indicò alla Protezione civile le aree sul quale costruire le Case, stando ben attenta a non calpestare i terreni dei potenti locali. Nel 2011 dichiarò che quella scelta fu fatta addirittura per “riqualificare le frazioni”, l'anno successivo acquisì al patrimonio comunale quegli appartamenti senza uno straccio di documentazione sullo stato, sulle polizze assicurative, sugli impianti. A scatola vuota, nonostante in consiglio comunale fummo durissimi nell'affermare che si stava compiendo un errore fatale. Poi sono stati inseriti nei preliminari del Piano Regolatore, per poi affermare recentemente che andranno tutte demolite, mentre nei nuovi quartieri-dormitorio non ci sono servizi. Un atteggiamento illogico e schizofrenico, che continuano a pagare gli aquilani.

Da tempo proponiamo uno studio serio sulle condizioni degli alloggi, piastra per piastra, appartamento per appartamento, per individuare dati alla mano quali edifici dovranno essere abbattuti e quali sono le aree che potranno essere fruite in futuro, mirando a ricucire le aree Case nella pianificazione urbanistica della città, ed in base a potenziali funzioni, ad esempio, come l'uso turistico o per gli studenti universitari a basso reddito.

Al gioco dello squallido scaricabarile non abbiamo mai giocato, e mai lo faremo. Gli aquilani e le aquilane, nell'urna, dovranno tenere conto di chi sono le responsabilità di questo disastro.

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