Una toppa peggiore del buco. Una delibera "raccogliticcia" e pasticciata, fatta in fretta e furia, come dimostra il refuso, ripetuto per ben 5 volte e corretto frettolosamente a penna, che parla del Dea di secondo livello "L'Aquila-Pescara" anzichè L'Aquila-Teramo.
Il giorno dopo l'approvazione - annunciata ieri dal vice presidente della Regione Giovanni Lolli nel corso di un incontro elettorale con il ministro Dario Franceschini - di una delibera di giunta che invididua un altro Dea di secondo livello a L'Aquila-Teramo (oltre a quello di Pescara-Chieti), arriva la controreplica di Pierluigi Biondi e del centrodestra.
E' sulla sanità regionale, dunque, e sull'eterna "lotta" tra aree interne e costa per assicurarsi le risorse maggiori in un settore strategico che si infiamma, a pochi giorni dal voto, la campagna elettorale.
E nel botta e risposta tra Lolli e Biondi si inserisce anche il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, che parla di "allarmismi elettorali" del centrodestra (leggi nota sotto).
"La delibera 295" afferma Biondi "ha tutta l'aria di essere una 'ripresa dejju lattaro'. E' una delibera fatta di corsa, come dimostra l'errore, ripetuto cinque volte e corretto a penna, della dicitura "L'Aquila-Pescara". Lolli poi ieri non ha nemmeno partecipato alla riunione di giunta mentre era presente quando si è votata la delibera 271 del 23 maggio".
Al di là degli aspetti formali e procedurali, comunque, secondo Biondi è nei contenuti che la delibera si dimostra deficitaria: "Il documento si limita a istituire una commissione per lo studio di fattibilità per la realizzazione di un Dea di secondo livello a L'Aquila-Teramo. Per Pescara-Chieti, invece, l'iter è già a uno stadio avanzato e la commissione, insediata da tempo, già sta lavorando all'integrazione dei due presidi ospedalieri".
Secondo Biondi, la delibera del 23 maggio è "irrispettosa" nei confronti dell'Aquila e del suo ospedale perché non tiene conto né del recente passato né del presente. Il San Salvatore, afferma Biondi, dopo il terremoto è dovuto ripartire praticamente da zero, dai malati curati nelle tende o sui marcipiedi. Ciononostante, il nosocomoio aquilano in poco tempo è riuscito a tornare su livelli di assistenza di assoluta eccellenza, come dimostrano i dati sulla mobilità attiva, la migliore di tutta la regione, con pazienti che vengono a farsi curare qui soprattutto dal Lazio.
Che l'attuale maggioranza regionale voglia declassare il San Salvatore lo dimostrano, secondo Biondi, anche altre circostanze: il Masterplan, che, mentre prevede investimenti per nuovi ospedali a Sulmona e Avezzano, taglia completamente fuori L'Aquila; la vicenda della centrale unica del 118, inizialmente destinata a L'Aquila - tanto da essere stata finanziata con i 5 milioni della delibera 197 e i 2,1 milioni donati dall'Emilia Romagna - e poi spostata a Chieti; la realizzazione del centro di eccellenza e innovazione "Abruzzo vista" sempre a Chieti, nonostante L'Aquila abbia una scuola di Oculistica di eccellenza e una banca degli occhi.
Sulla centrale unica del 118, il centrodestra minaccia di portare le carte all'Anac e alla Corte dei Conti, "per vedere se ci sono dei profili di illegittimità e di resppnsabilità rispetto a risorse già stanziate; senza contare che l'Emilia quei soldi li ha raccolti non per la sanità abruzzese ma per le popolazioni terremotate".
"Noi" afferma Biondi "chiediamo che la giunta regionale, prima delle elezioni, prenda l'impegno per realizzare un Dea di secondo livello a L'Aquila. In Abruzzo ci sono i requisiti per avere due Dea di secondo livello, le zone interne non possono essere paragonate alle zone costiere. Quello dell'Aquila può diventare l'ospedale di riferimento per tutto il Centro Italia. Lo è già stato ma lo deve diventare ancora di più. Per questo l'ospedale deve anche essere migliorato e riqualificato".
"Su tutto questo" afferma Biondi "vorremmo conoscere anche l'opinione di Americo Di Benedetto, che finora sulla sanità aquilana non ha ancora detto una parola".
Pietrucci: "Da centrodestra allarmismi elettorali, ecco gli atti"
"Riguardo alle dichiarazioni di candidati ed esponenti politici del centrodestra aquilano (da Teramo non sono giunte segnalazioni) su provvedimenti sulla sanità regionale, provvedimenti che starebbero penalizzando la nostra città, elenco delibere utili a dissipare preoccupazioni e allarmismi".
A farlo è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. "Sulla questione del Dea di secondo livello L’Aquila - Teramo, come in parte già chiarito dal vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, si specifica che la procedura non solo è avviata ma è in anticipo rispetto ai tempi previsti. Nel piano di riqualificazione del sistema sanitario della Giunta regionale (delibera numero 505 26 luglio 2016) era infatti stabilito che lo studio di fattibilità al riguardo sarebbe stato predisposto entro il dicembre del 2018. Ieri la Giunta regionale ha approvato la delibera numero 295 che dà il via libera allo studio e, di fatto, alla procedura".
Ugualmente regolare, e suffragata da atti, è la procedura in corso sulla centrale operativa del 118 all’Aquila. "La delibera numero 197 del 18 aprile scorso, già inviata al Ministero della Salute, dispone la realizzazione della centrale operativa del 118 e del parcheggio adiacente, per un costo complessivo di 6,3 milioni di euro".
Nell’ambito del processo di riorganizzazione della sanità regionale quindi, L’Aquila e l’Ospedale San Salvatore non sono sottoposte ad alcuna spoliazione, "che mi sarei del resto ben guardato dal consentire" assicura Pietrucci. "Al di fuori dei comprensibili toni e delle – diciamo così – forzature da campagna elettorale, ci tengo perciò a tranquillizzare gli esponenti del centrodestra cittadino ma soprattutto gli aquilani. Chi vigila da sempre, non solo in campagna elettorale, c’è. Gridare “al lupo al lupo” su ogni questione rende poco efficaci battaglie necessarie su argomenti centrali: si mina la credibilità. Vale la pena sottolineare gli aspetti meritori, come ad esempio, solo poche settimane fa, il conferimento alla Asl L’Aquila/Avezzano/Sulmona di sette nuove ambulanze tra cui quelle adibite al trasporto materno assistito e all’emergenza neonatale; la salvaguardia di tutte le Uoc; la firma dopo 21 anni del protocollo con l’Università sui reparti convenzionati".
"Da parte mia - ha concluso il consigliere democrat - fermi restando il rispetto e la stima per gli avversari politici, continuo a fare appello all’unità della città. L’Aquila, specialmente in questa fase storica, sugli argomenti dirimenti non ha bisogno di spaccarsi, anzi occorrerebbe sui temi fondamentali di interesse per la città un’azione coesa che oltrepassi gli steccati politici. Rivolgo in questo senso un appello all’unità su due obiettivi che considero strategici per L’Aquila: la realizzazione nella nostra città di un ospedale nuovo e antisismico e il collegamento ferroviario diretto con Roma".