Giovedì, 22 Giugno 2017 03:02

Tordera e Paolucci: "A L'Aquila nuovo ospedale e Dea secondo livello"

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L’Aquila avrà un nuovo ospedale, costruito con la procedura del project financing, e un Dea di secondo livello in connessione con Teramo.

Sono queste le principali novità emerse da un incontro sulla sanità voluto dal candidato sindaco del centrosinistra, Americo Di Benedetto. Incontro al quale hanno partecipato il manager della Asl 1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona Rinaldo Tordera e l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. Presente anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Seduti tra il pubblico, invece, il prorettore dell’Università dell’Aquila, il radiologo Carlo Masciocchi;  il sindaco uscente Massimo Cialente, anche lui medico ospedaliero; il primario di Riabilitazione Giorgio Spacca (candidato con Articolo 1); la dottoressa Laura Natali (Medicina ospedaliera), più altri professionisti del mondo della sanità.

“Sull’Aquila” ha detto Paolucci “c’è una disponibilità di investimenti significativa, che si aggira sui 90 milioni di euro”, comprensivi anche del project financing. Dopo un primo progetto, scartato, ne è stato depositato un altro, sul quale però né Tordera né Paolucci sono voluti entrare nel merito. “Al momento il progetto” ha detto il manager “è al vaglio del Rup. Io non l’ho ancora visto nel dettaglio ma da quel che ho letto contiene molti elementi di natura sanitaria”. Nemmeno Paolucci si è voluto sbottonare: “Se dicessi qualsiasi cosa chiunque potrebbe fare delle dietrologie. Al di là dell’istruttoria specifica, a me interessa sottolineare che questa città e questo territorio meritano questo investimento e lo avranno”.

Paolucci ha respinto anche le accuse, mosse nei giorni scorsi da Piegluigi Biondi e dalla coalizione di centrodestra che lo sostiene, secondo le quali ci sarebbe un tentativo di declassamento dell’ospedale dell’Aquila a vantaggio di quello di Pescara-Chieti, con quest’ultimo destinato a diventare Dea di secondo livello e quello dell’Aquila a rimanere un ospedaletto di provincia.

“Non c’è città in cui ci sia un ospedale che non abbia detto di sentirsi declassata, vuol dire che la nostra programmazione è stata equilibrata” ha ironizzato Paolucci, che nel merito ha replicato: “Mi sembrano polemiche elettorali. I numeri dicono che in base al nuovo piano di riorganizzazione L’Aquila ha 30 Uoc e 26 Uosl; Chieti 29 e 15; Pescara 35 e 20; Teramo 29 e 5. Riguardo il Dea di secondo livello, il tema è stato ampiamente dibattuto e risolto un anno fa, nel piano di riqualificazione, datato giugno 2016, approvato anche dal ministero. Lì siamo riusciti a far passare una proposta non contemplata dal decreto Lorenzin, quello delle connessioni funzionali tra i quattro ospedali regionali”.

In sostanza, secondo tale piano l’Abruzzo avrà due Dea di secondo livello “diffusi”, L’Aquila-Teramo e Pescara-Chieti, che nasceranno mediante la messa in comune delle specializzazioni degli attuali quattro nosocomi, nessuno dei quali è attrezzato con tutti e tre i percorsi tempo-dipendenti (ictus, politrauma e cardiovascolare) che un Dea di secondo livello deve possedere.

Nel futuro, ha detto Paolucci, i pazienti, a seconda del tipo di patologia o trauma, saranno “smistati” dalla centrale del 118 direttamente a uno dei quattro presidi ospedalieri.

Tra le altre novità annunciate da Paolucci c’è anche la stabilizzazione del personale nelle quattro Asl e un nuovo investimento sulla radioterapia che riguarderà il San Salvatore dell’Aquila.

Anche Tordera – presente alll’incontro in qualità di manager, “anche se la mia sensibilità vicina a quella del centrosinistra non è un mistero per nessuno” - ha sottolineato il “nuovo corso” intrapreso dalla sanità provinciale: “In quindici mesi di lavoro, abbiamo chiuso i protocolli d’intesa per le convenzioni con l’università, una cosa che non accadeva da 20 anni, e abbiamo iniziato a impostare una riorganizzazione dell'azienda che, per molti aspetti, quando sono subentrato, era ancora divisa in quattro parti (L’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, ndr)”. Una stilettata, quest’ultima, rivolta a Giancarlo Silveri, l’ex direttore generale della Asl candidatosi a sindaco con la lista Riscatto popolare. Proprio Silveri, che per anni è stato il nemico pubblico numero uno di Cialente e di tutto il centrosinistra per le sue scelte sulla sanità aquilana, dopo aver tentato invano un apparentamento con Pierluigi Biondi, si schiererà, al ballottaggio, con Americo Di Benedetto e la coalizione che lo sostiene.   

“La priorità, per il futuro” ha dichiarato Tordera “sarà fare nuove assunzioni. Servono medici giovani con una nuova mentalità, perché abbiamo un personale con una età media molto alta e nei prossimi anni ci saranno molti pensionamenti”.

Riguardo il project financing, il manager, come detto, ha affermato di non aver letto e analizzato, nel dettaglio, la nuova proposta depositata ma di averla solo scorsa velocemente: "Il documento è al vaglio del Rup". Un nuovo ospedale all’Aquila è necessario, ha osservato Tordera, perché quello attuale ha costi di gestione troppo alti, è antieconomico e poco funzionale.

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