Corre sul web la polemica sull'incontro organizzato da CasaPound a palazzo Fibbioni intitolato Sergio Ramelli - Quando uccidere un fascista non era reato. Si tratta della presentazione di una graphic novel sul giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano nel 1975.
Quello che ha scatenato la polemica sui social network è che, per la prima volta, Casapound organizza un incontro nella sede del Comune dell'Aquila, situata nel centro storico del capoluogo abruzzese.
A quanto si apprende, essendo la sala "Cesare Rivera" di Palazzo Fibbioni a disposizione delle associazioni, l'ente comunale non avrebbe potuto negare l'autorizzazione ad occuparla, perché si tratterebbe di una "semplice" presentazione di un libro, peraltro in un evento che non gode del patrocinio del Comune.
Ma sono in tanti, in queste ore, a porsi la domanda se sia o meno legittimo che un'organizzazione nella quale i militanti si autodefiniscono "fascisti del terzo millennio" occupi lo spazio di un ente pubblico per un incontro.
I motivi che hanno spinto Casapound a "uscire" dalla sede di viale della Croce Rossa sono presto detti. Innanzitutto, alle ultime elezioni comunali ha presentato per la prima volta una propria candidata alla carica di sindaco (Claudia Pagliariccio, presente oggi nella lista degli interventi, ha ottenuto l'1,2% dei consensi).
Ma una spinta, anche non esplicita, nel chiedere la sala comunale deriva anche dal fatto che la nuova amministrazione guidata da Pierluigi Biondi sia fortemente collocata a destra, per le simpatie mai negate dallo stesso sindaco (iscritto a Casapound fino all'anno scorso), per la composizione del consiglio comunale - è di oggi anche la polemica su alcune frasi sul Fascismo scritte dal neo vice-presidente della Commissione Bilancio, Daniele D'Angelo (che ha definito il fascismo "uno stile di vita") - e per il su citato clima generale nell'opinione pubblica.
Già nel pomeriggio a reagire è stata la Coalizione Sociale, che esprime all'opposizione Carla Cimoroni in Consiglio comunale, seguita dal centrosinistra aquilano, dalla senatrice Stefania Pezzopane e dall'Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi).
Coalizione sociale: "Fatto intollerabile, Biondi ha giurato sulla costituzione antifascista"
La prima forza politica a stigmatizzare l'evento è stata Coalizione Sociale, presente all'opposizione in consiglio comunale: "Casapound L'Aquila organizzerà nelle prossime ore un incontro nella sede comunale di palazzo Fibbioni, nel centro storico della città. L'organizzazione è composta da persone che si autodefiniscono “fascisti del terzo millennio“, e fomenta esplicitamente l’odio razziale", si legge sul sito web del gruppo civico.
"E' intollerabile - scrive il gruppo della consigliera Carla Cimoroni - che un soggetto del genere 'entri' nella casa comunale, con la presunzione di intavolare una discussione 'culturale' che sa di squallido revisionismo. Il sindaco dell'Aquila, che ha giurato solo pochi giorni fa sulla Costituzione antifascista dell’Italia repubblicana, non si esprime sui valori che Casapound osteggia, addirittura dentro una sala del Comune?".
"Il clima nel Paese, e in parte anche in città, è inquietante, perché la crisi economica e sociale sta portando ad un’intolleranza diffusa nei confronti dell'altro. Per questo non bisogna lasciare margini a chi agisce in maniera strumentale e demagogica. Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine dell’Aquila ad esprimersi e organizzarsi nella pratica antifascista, considerando anche il vuoto colpevolmente ereditato, negli ultimi anni, da parte della politica e dentro le istituzioni", conclude la Coalizione Sociale.
Le fa eco Andrea Petrelli del Partito comunista italiano: "Un segnale pericoloso e negativo per chi ha a cuore la democrazia, situazioni come queste innescano un meccanismo (già, quel meccanismo che il sindaco Biondi doveva rompere ma in realtà sta già dimostrando di peggiorare) di avallo ai movimenti neofascisti che va assolutamente contrastato".
Anpi: "Un affronto"
"E' grave che la prima iniziativa pubblica che la sala Rivera di Palazzo Fibbioni ospita dopo le elezioni amministrative sia un'iniziativa organizzata da formazione apertamente fascista, che rivendica le peggiori tradizioni della destra italiana e non distingue storicamente tra chi ha combattuto per la libertà e chi invece solidarizzava e collaborava con l'occupante nazifascista".
A dirlo a NewsTown è Fulvio Angelini dell'Anpi, l'associazione nazionale partigiani.
"L'autorizzazione del comune" afferma Angelini "non si giudtifica nemmeno con l'argomento della presentazione, ovvero il libro su un giovane neofascista vittima della violenza degli anni di piombo. La manifestazione si sarebbe potuta svcolgere in qalunque altro posto pubblico ma non nella casa comunale dell'Aquila, che è città dei nove martiri e non merita questi affronti".
La condanna del centrosinistra aquilano
Oltre a Carla Cimoroni, anche gli altri consiglieri comunali di minoranza - Americo Di Benedetto, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Emanuela Iorio, Antonio Nardantonio, Elisabetta Vicini, Giustino Masciocco, Lelio De Santis, Angelo Mancini, Paolo Romano, Elia Serpetti - in una nota congiunta stigmatizzano sia l'evento organizzato da CasaPound a palazzo Fibbioni che le frasi scritte su Facebook dal consigliere di maggioranza Daniele D'Angelo.
"Una presentazione organizzata da Casapound a Palazzo Fibbioni, la casa della città" scrivono i consiglieri "un consigliere comunale di maggioranza che sui social afferma che il "fascismo è uno stile di vita...non è un reato". Ci dica subito, il sindaco Pierluigi Biondi, se intende trasformare questa legislatura in un rodeo in cui piuttosto che dedicarsi a risolvere i problemi della città, a fare programmi, a costruire visioni e a cercare il confronto e se serve la collaborazione sui temi e sulle azioni, intende dare consapevolmente spazio alle provocazioni e ai nostalgismi, nella pericolosa illusione di ridare fiato e spazio a sentimenti e posizioni che la nostra Costituzione mette al bando. L'Aquila non ha bisogno di illegalità e di neofascismi, L'Aquila non ha bisogno di tensione ideologica. È il momento, adesso, di cogliere le opportunità di rinascita dopo una lunga fase di lotta e sofferenze; una rinascita appunto, non un nuovo medioevo culturale. Concedere Palazzo Fibbioni a Casapound per un evento di chiara matrice neofascista è stato sotto tutti questi aspetti per questo sindaco e questa amministrazione un errore grave, che condanniamo senza indugio".
Critica anche Rifondazione comunista: "La compiacente accoglienza istituzionale all'Aquila dei fascisti del terzo millenio" commenta in una nota la segreteria provinciale del partito "accompagnata ad immprovvide dichiarazioni di qualche consigliere comunale ratteggiano un pericoloso profilo della nuova amministrazione comunale. L storia d'Italia è unitaria e le sole divisioni dipendono dal rifiuto degli eredi politici del fascismo di riconoscere le enormi responsabilità di un regime reazionario, imperialista e razzista, che tolse al paese la librtà trascinandolo in una guerra nefasta. Rifondazione comunista si unisce a quanti, nella condivisione dei valori fondamentali della Costituzione, si oppongono al risorgere di fermenti politici giudicati dalla storia senza possibilità di appello".
Stefania Pezzopane: "Pronta a ogni iniziativa per fermare questa isterica invasione fascistoide"
"L'Aquila è una città democratica dove si celebrano i 9 martiri aquilani, Onna e Filetto e le altre stragi del fascismo e del nazismo".
A scriverlo, in una nota, è la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
"Io sono pronta ad ogni iniziativa, contro questa isterica invasione fascistoide. E spero che tutti a sinistra capiscano la posta in gioco. Dobbiamo, senza se e senza ma, indignarci e pretendere dall'amministrazione comunale ogni distanza da apologie fasciste".